CGIL RICORRE AL COMITATO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALI (CEDS) PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI SINDACALI E DI CONTRATTAZIONE AL PERSONALE DELLA GUARDIA DI FINANZA.
Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS) con la sentenza del 4 luglio scorso ha accolto il ricorso del Consiglio Europeo dei Sindacati di Polizia (CESP) dichiarando contraria agli artt. 5 e 6 della Carta Sociale Europea la normativa francese, nella parte in cui vieta ai gendarmi d’oltralpe di costituire o aderire ad associazioni professionali (art. 5 della Carta) e di negoziare le condizioni di lavoro (art. 6 della Carta).
Secondo il Comitato, infatti, la Carta, con riferimento ai Corpi di Polizia, consente solo di imporre limitazioni a tali diritti e non già di vietarli. Sulla scorta di tale importante decisione la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) ha presentato un formale ricorso al Comitato (CEDS) per il riconoscimento degli stessi diritti al personale della Guardia di Finanza, in ragione della sostanziale e connotata tipizzazione del Corpo quale polizia economico-finanziaria.
A nome dell'Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà (Ficiesse), manifesto la più profonda gratitudine alla CGIL per la sensibilità dimostrata sul campo. Alla luce di questo passaggio storico, auspico l’inizio di un percorso affinché la nuova e moderna veste rappresentativa del personale della Guardia di Finanza possa raggiungere, nei tempi e nei modi concertati, la piena facoltà di negoziazione e contrattazione, in ossequio al disposto di cui all’art. 6 della Carta Sociale Europea.
Il Segretario Generale di Ficiesse
Francesco Zavattolo