RIORDINO: PERCHE' COSI'?

mercoledì 14 febbraio 2001

Abbiamo ricevuto dal signor E. O. la lettera che di seguito integralmente pubblichiamo.

 

 

“““Lo schema di decreto legislativo approvato il 19 gennaio scorso dal Consiglio dei Ministri (pubblicato da FICIESSE)  di correzione e integrazione al D. Lgs 196/95, secondo il mio semplice parere è a dir poco umiliante.

 

Dico subito che nel provvedimento non vi è una risposta adeguata non solo sulla parte economica ma anche sul fronte giuridico. Noto che si è volto lo sguardo, come da sempre avviene in famiglia, verso l’alto piuttosto che riassettare la base ( ruolo ispettori categoria sottufficiali)  che da decenni è la “SPINA DORSALE” o la “COLONNA PORTANTE” del Corpo. Questi appellativi non fanno più presa; si ragiona in termini economici e di aspirazione di carriera; si chiede la  tutela dei diritti del sottufficiale, silenzioso, operoso lavoratore.

 

Sono consapevole che il COCER purtroppo non è riuscito a portare fino in fondo le rivendicazioni, questo perché il suo ruolo è stato come al solito svuotato di ogni spirito propulsivo e plagiato dal vertice. Ma sarebbe stato almeno opportuno informare la base sui motivi dell’abbandono della piattaforma contrattuale.  Sono convinto che  bisogna battersi sulla specificità ossia la separazione dall’impiego civile, perché lo status militare è il distinguo da altre istituzioni, così come evidenziato dalla stessa Consulta con la sentenza 449/1999.

 

Da qui battersi per il riconoscimento dell’attività operativa esterna dai compiti amministrativi interni e stabilire la remunerazione giusta sulle ore di straordinario effettuate e non retribuite. Basti tenere ad esempio un comandante di reparto che a fronte di 120 o 150 ore gliene vengono riconosciute a pagamento soltanto 55.

 

Ed allora perché non si legifera in modo che siano retribuite laddove non sia possibile il recupero compensativo delle ore di straordinario effettuate, considerato che un comandante di un reparto non potrà assentarsi per ovvi e intuibili motivi (obiettivi assegnati, etc). Perché non pagare le ore prestate con appositi stanziamenti integrativi oppure attingere da altri fondi di bilancio non utilizzati?

 

Con gratitudine e un sincero augurio per l’alacre associazione.

 

E.O.”””

 


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