"C'E' UNA STRATEGIA INTIMIDATORIA CONTRO LE ASSOCIAZIONI." AMID SOSPENDE LE ATTIVITA' MA CONTINUA LA RIVISTA "3D". LA SOLIDARIETA' DI FICIESSE

martedì 11 novembre 2003

L’Associazione per i Militari Democratici (AMID ha sospeso le attività: lo annuncia il comunicato stampa del 4 novembre scorso che pubblichiamo di seguito.

La clamorosa decisione è stata assunta dopo una riflessione sulla evoluzione dell’associazionismo e a causa anche del calo di adesioni “dovuto – come si legge sul sito www.amid.it - al clima di intimidazione e di paura del personale della difesa conseguente alle direttive impartite dal Ministero.

I dirigenti di Amid fanno presente che “recentissimi segnali politici ed istituzionali hanno delineato una pesante strategia intimidatoria e persecutoria nei confronti dei soggetti associativi e dei loro responsabili” e che si è perfino arrivati a “definire l’attività delle associazioni penalmente perseguibile in quanto costituirebbe un non meglio identificato reato di ‘istigazione a minare la coesione delle Forze Armate’”.

Affermazione quest’ultima che – a quanto abbiamo appreso - sarebbe stata proferita da un autorevole magistrato militare intervenuto a un convegno pubblico.

AMID, quindi, sospende la sua attività associativa e il perseguimento delle finalità statutarie “fino a quando in Italia sarà nuovamente consentito il libero associazionismo per tutti i cittadini senza alcuna distinzione la libertà di opinione e di pensiero politico e sociale, l’espressione delle sensibilità sociali di solidarietà, di tutela ed autotutela dei soggetti, la realizzazione di una Unione Europea veramente unita anche sul piano sociale con diritti e doveri uguali per tutti i cittadini europei,  poter contare su una giustizia uguale e garantista per tutti, poter contare su un sistema politico al servizio dei bisogni dei cittadini e dello loro aspettative di progresso ed emancipazione.”

Il sito dell’associzione (www.amid.it) è stato ceduto alla rivista “3D – Difesa, Diritti e Democrazia” che continuerà le pubblicazioni e si farà carico della gestione con riguardo alle convenzioni e ai servizi di consulenza.

Ficiesse esprime agli amici di Amid la sua solidarietà e formula gli auguri più fervidi e affettuosi perché possano riprendere al più presto le loro nobili attività associative.

 

Associazione per i Militari Democratici

COMUNICATO STAMPA

MENTRE CON L’APPROVAZIONE DELLA COSTITUZIONE EUROPEA SI TENDE A GARANTIRE PARI DIRITTI SOCIALI A TUTTI CITTADINI UNIONE, L’ITALIA PRESIDENTE DI TURNO DELLA UE, IMPEDISCE L’ESERCIZIO DEL DIRITTO ASSOCIATIVO AI MILITARI, ORMAI AMPIAMENTE RICONOSCIUTO IN TUTTA EUROPA

Con una serie di circolari e direttive restrittive del Ministero della Difesa e alcune risposte ad interrogazioni di parlamentari sollevate in merito, il Governo italiano ha di fatto vietato il diritto di associazione del personale militare.

Mentre il Governo afferma che l’esercizio del diritto di associazione dei militari può minare la compattezza e l’efficienza delle forze armate, lo stesso esecutivo continua ad inviare contingenti italiani destinati ad operare in contesti multinazionali insieme a personale militare di altri paesi europei che da tempo esercita in varie forme questo diritto.

A questa evidente contraddizione si aggiunge quella di aver designato un Capo di Stato Maggiore italiano, convinto della necessità d’impedire l’associazionismo tra militari, quale Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate europee composte in gran parte da militari che esercitano da tempo il diritto di associazione socio professionale ed in qualche caso il diritto sindacale senza per questo aver minato la compattezza e l’efficienza delle proprie forze armate.

Nella giornata in cui il Paese festeggia le proprie Forze Armate, l’Associazione per i Militari Democratici nel rispetto delle leggi sempre osservate, prende atto che in Italia non esistono più le pur minime condizioni per garantire il corretto esercizio del diritto di associazione.

Questo avviene nonostante il Trattato Costituzionale elaborato dalla Convenzione Europea, art.II -12, stabilisce che “ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione pacifica e di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico”.

Pertanto, in data odierna, l’AMID sospende la sua attività associativa fiduciosa che il processo d’integrazione della UE possa allineare anche l’Italia agli standard democratici più avanzati già esistenti nella gran parte dei paesi europei.

Del presente comunicato viene data ampia diffusione affinché tutti i cittadini possano prendere conoscenza della situazione in atto riguardo al personale delle Forze Armate italiane, chiamate sempre più spesso a ricoprire il delicato ruolo di garante della democrazia, dei diritti umani e di mantenimento della pace anche a rischio della propria vita.

Roma, 4 novembre 2003.


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