MESSAGGERO ONLINE: CASO VISCO, IL PM: «IL VICEMINISTRO HA VIOLATO LA LEGGE: PRESSIONI INDEBITE SU COMANDANTE GDF»

giovedì 20 settembre 2007

ROMA (20 settembre) - Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco ha violato «specifiche norme di legge», in quanto non è sua competenza intervenire in materia di trasferimento di ufficiali delle Fiamme gialle. È quanto si legge nella richiesta di archiviazione dell'indagine sul viceministro, nei cui confronti erano stati ipotizzati i reati di tentato abuso d'ufficio e minacce aggravate a pubblico ufficiale. La procura di Roma censura insomma il comportamento di Visco definendo «illegittima» la sua condotta, ma «non illecita» sotto il profilo della rilevanza penale.

«Il quadro normativo che disciplina il trasferimento degli ufficiali della Guardia di finanza - è detto ancora nel provvedimento - è estremamente chiaro: in materia il viceministro non ha alcun potere. Il potere decisionale in materia di impiego è attribuito da una norma primaria al comandante generale. Potrebbe apparire paradossale ma non lo è: il viceministro con delega sulla Guardia di finanza ha più "poteri" nei confronti del comandante generale che non sul singolo ufficiale appartenente al corpo». I magistrati romani sottolineano che è l'articolo 4 della legge 189/1959 che prevede il potere esclusivo del comandante generale in materia di trasferimenti.

«È pacifico che il viceministro Visco abbia tentato di ottenere il trasferimento dei quattro ufficiali della guardia di finanza ordinando o cercando di imporre al comandante generale di provvedere in tal senso o comunque esercitando pressioni indebite sullo stesso», si legge ancora nella richiesta di archiviazione.


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