DROGA: ARRESTATO CON OVULI A MALPENSA MORDE FINANZIERE - BOLZANO; CHIARIMENTO DURNWALDER CON GDF - DA DOMANI PARCHEGGIO A PAGAMENTO PER FORZE POLIZIA A ROMA - CHIUSA INCHIESTA SU FINTI 007 DEL DSSA, TRA GLI INDAGATI DIECI VERI AGENTI, CC O GDF

martedì 04 settembre 2007

DROGA: ARRESTATO CON OVULI A MALPENSA MORDE FINANZIERE

 

   (ANSA) - MALPENSA (VARESE), 13 AGO - All'hub di Malpensa era soltanto in transito verso Madrid, ma in Italia ha dovuto alla fine restarci, un cittadino del Ghana di 36 anni, che e' stato arrestato dalla Finanza con diversi ovuli di cocaina, occultati in diversi posti. Per di piu' l'uomo, si e' appreso, ha tentato anche di sfuggire al controllo, mettendosi a correre e mordendo al braccio un militare che lo ha fermato.

   L'uomo, ora in carcere accusato di traffico internazionale di stupefacenti, era appena sceso da un volo proveniente da Accra: la Guardia di Finanza lo ha fermato in un primo momento per un controllo al bagaglio, in cui sono stati trovati 9 ovuli. Da li' il tentativo di fuga che, nella concitazione, ha rivelato la presenza di altri 24 ovuli legati alla caviglia: arrestato e portato all'ospedale, gli esami hanno rivelato che il ghanese teneva cocaina anche nello stomaco. In tutto si tratta di quasi un chilo di droga. (ANSA).

 

PROVINCE AUTONOME: BOLZANO; CHIARIMENTO DURNWALDER CON GDF

 

   (ANSA) - BOLZANO, 10 AGO -  ''Abbiamo chiarito le recenti incomprensioni'': e' il commento del presidente della giunta provinciale di Bolzano Luis Durnwalder al termine di un incontro con il comandante provinciale della Guardia di Finanza Domenico Fornabaio. I due hanno parlato dei controlli effettuati nelle ultime settimane dalle fiamme gialle sulle spese dell'amministrazione provinciale.

  Nelle ultime settimane, attorno ai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza sui conti di Alto Adige Marketing, in particolare sui finanziamenti concessi dalla Provincia, erano nate diverse polemiche, spiega una nota dell'amministrazione provinciale. ''Grazie a questo faccia a faccia ci siamo potuti chiarire - spiega Durnwalder - appurando che l'interpretazione data dai media ad alcuni nostri pareri non era stata completamente corretta''.

     Il comandante della Guardia di Finanza ''ha assicurato a Durnwalder che il suo corpo militare non intende interferire nelle decisioni prese a livello politico dalla Provincia, ma che ha semplicemente svolto una delle tante operazioni di controllo cui vengono normalmente sottoposte anche le imprese private''. ''Si tratta di compiti - prosegue il presidente della giunta - che ricadono tra le competenze della Guardia di Finanza, e il comandante Fornabaio ha sottolineato che non era loro intenzione prendere posizioni da un punto di vista politico, fatto che tra l'altro esulerebbe dal loro ruolo''. ''Con l'incontro di oggi - conclude Durnwalder - siamo riusciti a chiarire le recenti incomprensioni, e ad appianare alcune diversita' di vedute, gettando le basi per rafforzare ulteriormente la collaborazione tra Provincia e Guardia di Finanza''. (ANSA).

 

DA DOMANI PARCHEGGIO A PAGAMENTO PER FORZE POLIZIA A ROMA

 

   (ANSA) - ROMA, 31 AGO - Da domani, 1 settembre, i circa 1.500 poliziotti, carabinieri e finanzieri in servizio presso il 'Polo interforze dell'Anagnina', sede di Criminalpol, Direzione investigativa antimafia e Direzione centrale servizi antidroga, a Roma dovranno pagare per parcheggiare la propria autovettura.

   Lo rendono noto, chiedendo la ''revoca della delibera del Municipio X'' con cui e' stato disposto il provvedimento, i sindacati di polizia.

  Il segretario regionale dell'Associazione nazionale funzionari di polizia(Anfp) Enzo Letizia, il responsabile provinciale Silp-Cgil Gianfranco Pacciani, il segretario provinciale Uilps Danilo More hanno scritto una lettera al sindaco di Roma Walter Veltroni, al presidente del Municipio X Sandro Medici e al ministero dell'Interno Dipartimento di Ps.

   ''E' vergognoso - ha dichiarato Letizia - che con una delibera estiva si imponga una tassa di parcheggio alle donne e agli uomini delle forze di polizia in servizio al 'Polo

interforze Anagnina'. Auspico che il sindaco Veltroni, che anche stamani ha espresso la sua fiducia e riconoscimento alle forze dell'ordine, intervenga perche' il Municipio X torni sui suoi passi''.

   Le tariffe che verranno applicate da domani - ''in una zona fuori dal grande raccordo anulare della Capitale e adiacente a centri commerciali dotati di ampi parcheggi'', ricordano i sindacati - sono di 50 centesimi ogni ora di sosta o frazione e di 1 euro e 50 centesimi per la sosta giornaliera dalle 7 alle 19 tutti i giorni.

   Nella lettera a Veltroni i sindacati di polizia ricordano tra l'altro che ''il decentramento voluto dal Dipartimento della Ps oltre il Gra ha risposto proprio all'esigenza di alleggerire il centro di Roma e le zone ad alta densita' abitativa''. Per questo ''la decisione - che costera' circa 300 euro all'anno ad ognuno operatori di polizia - appare manifestatamente illogica, gravando, come una tassa''.(ANSA).

 

CHIUSA INCHIESTA SU FINTI 007 DEL DSSA, 21 AVVISI

TRA GLI INDAGATI SAYA, SINDOCA E DIECI VERI AGENTI, CC O GDF

 

   (ANSA) - GENOVA, 6 AGO - A conclusione delle indagini sul DSSA (Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo), l'associazione costituita come un servizio segreto parallelo che aveva tra i suoi affiliati anche appartenenti alle vere forze di polizia, il pm genovese Francesca Nanni ha inviato 21 avvisi di fine indagine ad altrettanti indagati tra i quali Gaetano Saya, 51 anni e Riccardo Sindoca, 49 anni, direttore e vicedirettore della struttura.

   Le ipotesi di reato per tutti sono di associazione per delinquere finalizzata a usurpazione di funzioni e, a vario titolo, rivelazioni di segreti d'ufficio e illecito uso di dati riservati tratti dalle banche dati del ministero degli Interni. Dei 21 indagati circa la meta' appartiene alle forze di polizia (polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia penitenziaria). Tra questi figura anche Salvatore Costanzo, sostituto commissario di polizia in quiescenza al quale viene contestato di avere, in concorso con Sindoca, fatto uso di informazioni riservate consultanDo il centro elaborazioni dati del ministero, di avere fatto pedinamenti e per avere usurpato le funzioni pubbliche della polizia giudiziaria. Costanzo, tra l' altro, era stato arrestato a Magenta (Milano) nel luglio 2005 per detenzione di armi.

   Il DSSA, operativo dal marzo 2004, nacque - ha ricostruito il pm Francesca Nanni - a seguito del sanguinoso attentato islamico nelle stazioni ferroviarie di Madrid, con finalita' di monitoraggio e contrasto al terrorismo. Le indagini furono condotte dalla Digos genovese che, nel luglio 2005, compi' perquisizioni in diverse citta' italiane. Furono trovate moltissime carte e 'gadget' come le false palette della polizia (molto simili a quelle vere), i distintivi, le sirene, le placche di riconoscimento e persino gli 'encomi solenni' conferiti agli affiliati del DSSA distintisi per meriti di servizio. Furono notificati gli ordini di carcerazione domiciliare a Saya e Sindoca.

   In Procura si sottolineo' all'epoca che ''le forze di polizia istituzionali non erano assolutamente a conoscenza dell' attivita' dell' organizzazione del DSSA''.

   La sede legale del DSSA era a Roma ma risulto' che, di fatto, l' attivita' si svolgeva in particolar modo a Firenze e a Milano. Alla sua scoperta gli agenti della Digos di Genova giunsero attraverso gli accertamenti compiuti dopo la morte di Fabrizio Quattrocchi, il body guard genovese ucciso in Iraq e che un settimanale web aveva indicato come appartenente al DSSA, circostanza che, pero', fu smentita dagli inquirenti.

   Gli scopi dell' organizzazione erano quelli propri delle forze dell' ordine, cioe' la prevenzione e la sicurezza, la ricerca di latitanti ma particolare riguardo era rivolto alla lotta contro il terrorismo islamico.

   Tra le contestazioni mosse a Saya e Sindoca, in concorso con altri indagati, vi e' quella di essersi impegnati per organizzare il Dipartimento ed accreditarlo presso istituzioni nazionali ed estere per ottenere finanziamenti economici e di avere compiuto sopralluoghi e riprese fotografiche presso una sala di preghiera ad Abbiategrasso e all' aeroporto di Milano-Linate. Il loro scopo era quello di raccogliere informazioni sulla presunta presenza di cellule terroriste in Lombardia e su eventuali carenze di dispositivi di sicurezza presso lo scalo aereo; inoltre di raccogliere informazioni su un possibile attentato a Milano in occasione dell' Epifania. Secondo l' accusa alcuni degli indagati avrebbero svolto indagini sulla presenza in Italia di alcuni gruppi terroristi organizzati in cellule e accertamenti su cittadini stranieri di religione islamica in visita a parenti nel carcere di Rebibbia. (ANSA).


Tua email:   Invia a: