GDF: VARATI NUOVI PATTUGLIATORI - CONTRAFFAZIONI: GDF;D'ARRIGO, TRIPLICATI SEQUESTRI IN 3 ANNI - GDF: RESTAURO MONUMENTO FINANZIERE - RISPARMIO: INTESA BANKITALIA-GDF - FISCO: ACCORDO COMUNE BOLOGNA-GDF

domenica 05 agosto 2007

GUARDIA FINANZA: VARATI NUOVI PATTUGLIATORI

 

   (ANSA) - MARINELLA DI SARZANA (LA SPEZIA), 23 LUG – Sono state varate stamani, alla presenza del comandante generale della Guardia di finanza Cosimo D' Arrigo, due nuove unita' navali realizzate dai cantieri Intermarine - Rodriquez di Sarzana (La Spezia).

   Le due unita' navali, il guardacoste 'G.2000 Buratti' e il pattugliatore 'G.9 Cinus' sono intitolate rispettivamente alla medaglia d' oro brigadiere Mariano Buratti e alla medaglia d' argento al valor civile finanziere Dario Cinus.

   Il pattugliatore Cinus costituisce un ulteriore potenziamento della dotazione organica i mezzi navali della Guardia di finanza e va ad aggiungersi ad un' altra unita' gemella di 35 metri e ai 7 pattugliatori veloci classe 'Do Bartolo' da 35 metri. Il 'G.2000 Buratti' rappresenta invece la prima unita' della nuova serie di Guardacoste da 20 metri in sostituzione delle unita' classe Meattini, in fase di dismissione.

   Il generale D' Arrigo ha sottolineato come l' ammodernamento della flotta della Guardia di finanza sia utile ''per il contrasto efficiente ed efficace contro i traffici illeciti e per la sicurezza del Mediterraneo che riveste un' importanza strategica per tutta l' Europa''. (ANSA).

 

CONTRAFFAZIONI:GDF;D'ARRIGO, TRIPLICATI SEQUESTRI IN 3 ANNI

 

   (ANSA) - ROMA, 30 LUG - Salto in avanti ''di dimensioni esponenziali'' per l'industria del falso: i sequestri di prodotti contraffatti da parte della Guardia di finanza sono triplicati, passando da 34 milioni di pezzi del 2003 a 90 milioni nel 2006. Lo ha riferito il comandante delle Fiamme Gialle, generale Cosimo D'Arrigo, ascoltato dalla commissione Affari costituzionali della Camera.

  Peraltro, il dato dei 90 milioni di pezzi sequestrati, ha aggiunto, ''e' superiore alla somma dei sequestri operati dalle dogane di tutti i Paesi dell'Unione europea nel 2005 (75 milioni di pezzi)''. Si tratta, ha spiegato il generale, ''di cifre che danno l'idea delle dimensioni preoccupanti del mercato del falso che, nel nostro Paese, sta erodendo spazi sempre piu' ampi, provocando danni enormi al sistema economico e sociale'' e facendo correre ''rischi gravi per la salute dei consumatori provocati da medicinali, generi alimentari o ricambi meccanici falsificati e insicuri''.

Di fronte a questa situazione, la Guardia di finanza ha rafforzato i servizi di controllo sul territorio: gli interventi repressivi, ha indicato il comandante del Corpo, sono aumentati del 43% negli ultimi quattro anni, passando da 11.400 del 2003 a 16.300 nel 2006; negli ultimi due anni sono stati poi individuati e chiusi 300 opifici e laboratori clandestini di merce contraffatta, nonche' al sequestro di 2.700 carichi di container, cui si aggiungono 2.100 depositi scoperti in capannoni, magazzini ed appartamenti privati e, a valle, il controllo di oltre 22.300 ambulanti. Sempre negli ultimi due anni sono state verbalizzate 30.000 persone per contraffazione, di cui il 37% italiani, il 21% senegalesi ed il 9,1% cinesi.

   Secondo il generale D'Arrigo, l'attuale normativa penale in materia di contraffazione risulta ''risulta scarsamente efficace e presenta un livello di deterrenza molto relativo''. Per questo motivo, ha fatto sapere, ''sono in corso approfondimenti specifici da parte di un tavolo di lavoro attivato dall'Alto commissario per la lotta alla contraffazione che avanzera' presto al ministro per lo Sviluppo economico specifiche proposte legislative''.(ANSA).

 

 

GDF: RESTAURO MONUMENTO FINANZIERE; D'ARRIGO, E' UN SIMBOLO

 

   (ANSA) - ROMA, 26 LUG - ''Un simbolo per la Guardia di Finanza, un riferimento importante''. Cosi' il Comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D'Arrigo, ha definito il ''Monumento al Finanziere'', il cui primo restauro e' stato completato nel giugno scorso ed oggi ufficialmente consegnato alla citta' di Roma.

   Il monumento fu inaugurato l'8 dicembre del 1930 ed e' opera di Amleto Cataldi. Il restauro e' costato 450 mila euro circa ed e' durato 14 mesi. Il monumento si trova davanti al Comando generale della Guardia di Finanza in Largo XXI Aprile.

Il generale D'Arrigo dopo aver compiuto un giro intorno al monumento accompagnato dal sindaco di Roma, Walter Veltroni, e dal Soprintendente ai Beni Culturali della capitale, Eugenio La Rocca, nel corso di una breve conferenza ha sottolineato il "significato particolare e intimo" che ha quello che ha chiamato "il nostro monumento". Per D'Arrigo l'opera "e' ieri ed oggi l'emblema del finanziere, quel corpo proteso verso la patria e i cittadini".

   Il comandante della Guardia di Finanza ha piu' volte ringraziato il sindaco Veltroni per l'impegno profuso nel restauro.

   Come ha spiegato La Rocca, l'operazione e' stata resa possibile grazie "a un concorso tra ditte e associazioni di imprese che fossero state disposte a finanziare il restauro in cambio di pubblicita'", concorso vinto dall' associazione temporanea di imprese costituita da Ingrande pubblicita', Diana costruzioni e Masterpiece restauri. Il monumento e' stato 'impacchettato' e sulle pareti esterne sono stati esposti messaggi pubblicitari di Poste, Arma, Ministero Beni Culturali, La Sapienza, Save the children. (ANSA).

 

GDF: RESTAURO MONUMENTO FINANZIERE; 20M DI PEPERINO E BRONZO

 

   (ANSA) - ROMA, 26 LUG - "Dove la Patria grandeggia, la Regia Guardia di Finanza, a tutela di ogni confine e' vedetta insonne del territorio e Finanza dello Stato". E' il messaggio dal sapore epico, in cui si riconoscono influenze del Ventennio, che Amleto Cataldi fece scolpire nella pietra di peperino di Viterbo che costituisce il blocco alto venti metri del monumento ai finanzieri caduti per la Patria.

   In origine l'opera era dedicata ai finanzieri caduti nel corso della prima guerra mondiale ma successivamente e' diventato il simbolo di tutti i finanzieri caduti nell'esercizio del loro dovere.

   Cataldi, che e' autore fra l'altro del monumento agli studenti dell' universita' La Sapienza, mori' nel giugno 1930, pochi mesi prima dell' inaugurazione di quanto aveva creato.

   Sulla sommita', a venti metri di altezza, e' posta la statua in bronzo che raffigura la Dea Roma, con l'asta, l'elmo e il globo nella mano sinistra. Lungo la parete del basamento, invece, oltre agli altorilievi con teste di combattenti, ci sono quattro statue di finanzieri in pose differenti (il Combattente, la Scolta, il Soldato, l' Alpino).

   Il restauro compiuto (pulitura, lavaggi, stuccature, ecc.) e' stato integrato dalla sistemazione dell'area verde circostante con la messa in opera di un nuovo marciapiede, nuova pavimentazione e riorganizzazione della aiuole. E' stato anche potenziato l'impianto di illuminazione. (ANSA).

 

RISPARMIO: INTESA BANKITALIA-GDF, COLLABORAZIONE PIU' FORTE

 

   (ANSA) - ROMA, 26 LUG - Il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, e il Comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D'Arrigo, hanno firmato un protocollo d'intesa, attuativo dell'art. 22 della legge sul risparmio, destinato a regolamentare i rapporti di collaborazione tra le due istituzioni.

   L'approvazione del protocollo, spiega una nota della Banca d'Italia, si inserisce nell'ambito di un percorso avviato da tempo dalle due autorita' e costituisce la base di una collaborazione intensa e proficua, anche per l'attenzione che la Banca d'Italia attribuisce alla reputazione dei soggetti vigilati, sia per quanto concerne la correttezza dei rapporti con la clientela, sia sotto il profilo del generale rispetto delle norme vigenti.

   Il documento definisce regole di cooperazione reciproca in coerenza con le distinte funzioni delle due autorita' e modalita' rapide ed efficaci di scambio delle informazioni e dei documenti, prevede un utilizzo flessibile degli accertamenti ispettivi, individua nel Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza il referente sul piano operativo della Banca d'Italia.

   Particolare rilevanza, prosegue la nota, presentano le previsioni che trattano l'attivita' di formazione riservata agli ufficiali della Guardia di Finanza e ai dipendenti della Banca d'Italia. Il documento prevede anche la definizione congiunta di linee strategiche dell'attivita' e incontri periodici di verifica.(ANSA).

 

FISCO: ACCORDO COMUNE BOLOGNA-GDF TROVA EVASORI CASE RURALI

 

   (ANSA) - BOLOGNA, 26 LUG - Per la prima volta in Italia i 'cervelloni-dati' di un Comune e della Guardia di finanza si sono incrociati e, dopo una selezione a caccia dei casi piu' probabili di evasione Irpef ed Ici su fabbricati rurali, sono riusciti a stanare 103 evasori facendo leva anche sul loro senso civico visto che quasi tutti, rispondendo a un questionario, hanno ammesso le irregolarita'. Merito del protocollo siglato un anno fa dal Comune di Bologna e dalle Fiamme gialle che, sulla base di quanto emerso finora, permettera' il recupero di oltre tre milioni di Irpef e 280 mila di Ici.

   Sotto la lente d'ingrandimento sono finiti gli immobili rurali del territorio comunale (complessivamente sono circa 1400, contro gli oltre 51 mila in Provincia) che, nonostante siano censiti nel catasto come 'fabbricati rurali', di fatto non lo sono (in genere sono villette di pregio), perche' non vengono usati per attivita' funzionali all'agricoltura e di conseguenza finiscono per godere dell'esenzione fiscale prevista per quella categoria pur non avendone diritto. Cosi' una volta incrociati i dati dei due enti (cartografie catastali e comunali, foto fatte in loco ecc.) e analizzati i risultati ottenuti, sono stati inviati 490 questionari ad altrettanti proprietari di fabbricati dichiarati 'rurali'. Finora in 119 hanno risposto: di questi 103 (l'86%) sono risultati non in regola con la normativa fiscale e per 72 di loro sono state avviate le procedure per il recupero del denaro. Come ha ricordato il generale di brigata Luciano Carta durante la presentazione alla stampa, un fabbricato rurale (quindi con rendita catastale nulla) non produce redditi ai fini dell'Irpef ne' base imponibile per l'Ici ma se lo stesso immobile fosse accatastato come abitazione e in aggiunta della dimora principale, produrrebbe redditi annuali ai fini Irpef pari a 2.776 euro e un'imposta di 1.055, mentre a una base imponibile Ici di 209.800 euro corrisponderebbe un'imposta di 1.398. Agli evasori scoperti tocchera' pagare anche una sanzione, che va dal 100 al 200% del valore dell'imposta, simile a quella prevista per chi non ha risposto al questionario (''il silenzio segnala comunque un sospetto'' ha fatto notare il sindaco Sergio Cofferati). La collaborazione Comune-GdF potrebbe estendersi presto all'accertamento delle violazioni sul pagamento delle tasse sui rifiuti. (ANSA).


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