SICUREZZA:SCANU A POLIZIOTTI, NUOVO CONTRATTO IN TEMPI BREVI - STATALI: SCIOPERO IL 16 APRILE, UFFICI E SCUOLE CHIUSI - FINI, RISORSE EXTRAGETTITO ANCHE PER SICUREZZA

giovedì 29 marzo 2007

SICUREZZA:SCANU A POLIZIOTTI, NUOVO CONTRATTO IN TEMPI BREVI

 

   (ANSA) - ROMA, 26 MAR - ''Sto lavorando a fianco del Ministro Nicolais affinché il contratto degli operatori delle Forze dell'ordine e delle Forze armate, ormai scaduto, possa essere rinnovato in tempi brevi, nel rispetto delle indicazioni che proverranno da Palazzo Chigi dove si stanno affrontando le problematiche dell'Intero sistema del pubblico impiego''. Lo ha assicurato il Sottosegretario alle Riforme e alle Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Gian Piero Scanu.

   Chiudendo i lavori del Convegno 'Contratto Sicurezza: progettare per innovare', organizzato dal Siulp a Fiuggi, Scanu ha spiegato che ''il contratto  rappresenta un aspetto fondamentale e strategico affinché le politiche a tutela della sicurezza si possano concretizzare e dare risultati positivi per il benessere del Paese''. E, davanti ad una platea di Poliziotti, ha assicurato che ''il Governo vuole valorizzare pienamente le capacita' professionali ed il quotidiano sacrificio degli uomini e delle donne che prestano il loro impegno al servizio della Polizia di Stato''.

   ''L'attuale Esecutivo -ha detto- si e' posto, tra gli obbiettivi prioritari, quello della tutela della sicurezza e del rafforzamento della legalita' e della giustizia come fattori di propulsione dello sviluppo economico e sociale del nostro Paese''.(ANSA).

 

STATALI: SCIOPERO IL 16 APRILE, UFFICI E SCUOLE CHIUSI /ANSA

PRIMO CONTRO GOVERNO PRODI; EPIFANI, SENZA RISPOSTE AVANTI LOTTA

(di Lucia Manca)

 

(ANSA) - ROMA, 7 MAR - Lo sciopero nel pubblico impiego si fara' il 16 aprile, salvo che nel frattempo Governo e sindacati non riusciranno a trovare un'intesa sul rinnovo del contratto, scaduto da 15 mesi e che interessa circa 3 milioni di lavoratori. Gli esecutivi unitari di categoria di Cgil, Cisl e Uil, infatti, hanno dato mandato alle segreterie nazionali della Fp-Cgil, Fps-Cisl, e PA-Uil e Fpl-Uil di proclamare l'iniziativa di lotta facendola coincidere con la protesta gia' indetta per la scuola per lo stesso giorno. Previste anche tre manifestazione: una a Roma, l'altra a Napoli e la terza a Bologna. Se sara' confermato, sara' il primo sciopero generale nel pubblico impiego contro il Governo Prodi.

   Decisa la data dello sciopero, e' destinata ad intensificarsi la diplomazia sotterranea per tentare di scongiurarlo, gia' avviata nei giorni scorsi. Anche perche' al 16 aprile mancano circa venti giorni, dunque il tempo a disposizione non manca. Gia' domani a Palazzo Chigi al tavolo sulla pubblica amministrazione, nell'ambito del confronto su sviluppo e crescita, si comprendera' se la vertenza rischia di inasprirsi ulteriormente o ci sono margini per una sua ricomposizione. Il ministro per le Riforme, Luigi Nicolais, continua a professare ottimismo: ''Come indicato anche nel documento che Prodi ha presentato alle forze sociali - ha assicurato – saranno individuati fondi aggiuntivi che servono per assicurare la decorrenza dei contratti dal primo gennaio 2007''. Per Nicolais, la decisione sullo sciopero e' un po' frutto del ''gioco delle parti''. C'e' preoccupazione da parte dei sindacati, ha osservato, e cercano di forzare per una rapida decisione da parte nostra. E che il Governo sia impegnato per il contratto lo conferma anche il ministro del Lavoro, Cesare Damiano. ''C'e' un tavolo di concertazione appositamente aperto - ha detto -, mi auguro che risolva i problemi e i lavoratori possano trovare le loro risposte e magari revocare lo sciopero''.

   I segretari generali di Fp-Cgil, Carlo Podda, Fps-Cisl, Rino Tarelli, della Uil-Pa, Salvatore Bosco e Fpl-Uil (sanita' ed enti locali), Carlo Fiordaliso, sollecitano quindi le direttive (sulla base delle quali l'Aran aprira' le trattative) e accusano il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, di aver dimenticato gli accordi presi in precedenza. Il timore e' che si voglia saltare un biennio contrattuale. Per questo, annunciano che presenteranno una piattaforma quadriennale che considera, tuttavia, distinti i due bienni economici 2006-2007 e 2008-2009. Poiche' le risorse per il prossimo biennio dovranno essere inserite nella Finanziaria 2008, da ora - rilevano i sindacati - dobbiamo avanzare le nostre richieste. E se per il biennio in corso sono impegnati nella difesa del potere d'acquisto; per quello successivo, l'orientamento - secondo quanto si apprende - e' di chiedere aumenti oltre l'inflazione programmata.

   Quanto al primo biennio, gia' prossimo alla scadenza, l'intenzione dei sindacati e' di chiuderlo in ogni caso quest'anno. Per consentire la decorrenza dal 2007 (il 2006 e' coperto dall'indennita' di vacanza contrattuale), mancherebbero circa 2 miliardi per tutti i dipendenti pubblici contrattualizzati, di cui solo 1,3 miliardi per le amministrazioni statali. Per questo, i  sindacati chiedono che al tavolo siedano anche regioni, comuni e province come datori di lavoro dei dipendenti dei settori di loro pertinenza (oltre le autonomie locali, la sanita'). ''Se non ci saranno risposte da parte del Governo sui contratti del pubblico impiego, la protesta continuera' anche dopo lo sciopero del 16'', ha avvertito il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. ''Farebbe malissimo il Governo a considerare l'azione del sindacato una sorta di gioco tra le parti'', e' stato il messaggio inviato dal segretario confederale della Uil, Paolo Pirani.

   Le Rdb-Cub, intanto, hanno confermato lo sciopero del 30 marzo e bollano come ''mossa propagandistica'' quello dei confederali.   (ANSA).

 

FISCO: FINI, RISORSE EXTRAGETTITO ANCHE PER SICUREZZA

 

   (ANSA) - ROMA, 27 MAR - ''Invito il governo nel fare le sue scelte a non trascurare la questione della sicurezza che crea malessere non solo nel Paese ma anche nelle Forze dell'ordine che dispongono di sempre meno risorse''. Lo afferma il leader di An Gianfranco Fini, che invita l'Esecutivo a destinare parte dell'extragettito al finanziamento del comparto sicurezza.

   ''I Cocer - spiega - dicono chiaramente che con queste rsorse non si riesce piu' a garantire l'ordinaria amministrazione e a far uscire le auto di pattuglia. Un allarme - conclude Fini – di cui il governo non puo' non tener conto''. (ANSA).


Tua email:   Invia a: