WELFARE:ADDIO SCALONE,LOTTA A PRECARIATO;LE NUOVE NORME - WELFARE: FSP-UGL, INSERIRE POLIZIA FRA LAVORI USURANTI - NATALE: STRETTA SUI PACCHI DONO, MILITARI SENZA LECCORNIE

giovedì 06 dicembre 2007

WELFARE:ADDIO SCALONE,LOTTA A PRECARIATO;LE NUOVE NORME

ECCO IL TESTO CHE DOPO L'ESAME DELLA CAMERA ORA PASSA AL SENATO

 

   (ANSA) - ROMA, 29 NOV - Addio scalone, dal primo gennaio 2008 si andra' in pensione a 58 anni e non piu' a 60 come prevede la legge Maroni. Il disegno di legge sul welfare, che traduce in legge il Protocollo del 23 luglio firmato con le parti sociali, supera il primo giro di boa in Parlamento fra mille polemiche. La palla ora passa al Senato: il via libera definitivo dovrebbe arrivare entro Natale, ma la scadenza ultima e' quella del 31 dicembre. Lotta alla precarieta' e garanzie ulteriori per chi fa lavori usuranti sono le altre novita'  principali.

   Il testo che esce dalla Camera e' una via di mezzo tra quello presentato dal governo e quello messo a punto dalla commissione Lavoro di Montecitorio. Delle quattro modifiche chiave firmate dal Parlamento solo due sono state mantenute: l'abolizione dello staff leasing e la cancellazione del job on call (con tanto di deroghe). Indietro tutta invece su contratti a termine e usuranti.

   DALLO SCALONE AGLI SCALINI - Nel 2008 si andra' in pensione di anzianita' da lavoratori dipendenti a 58 anni di eta' e 35 di contributi invece dei 60 previsti dalla legge Maroni. Negli anni successivi l'eta' media aumentera' progressivamente, fino ad arrivare nel 2013 a 'quota 97' tra eta' e contributi con eta' minima a 61 anni. Sempre sull'eta' pensionabile il governo ha deciso che, entro un anno, emanera' altri decreti che terranno conto delle peculiarita' di alcuni settori di attivita' e, in particolare delle ''Forze armate e di polizia ad ordinamento civile e militare''.

   COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE - Il nuovo welfare prevede anche la definizione di nuovi coefficienti (rivisti al ribasso, ma ancora non applicati) che si applicheranno dal 2010 e poi si rivedranno ogni tre anni. Ci sara' una commissione per proporre modifiche che tutelino le pensioni piu' basse e le carriere discontinue.

   CONTRATTI A TEMPO E PRECARIATO - Dopo un totale di 36 mesi i contratti a termine potranno essere temporaneamente rinnovati, solo per una volta e solo per un periodo di tempo massimo che nei prossimi mesi decideranno tramite avviso comune sindacati e imprese. Per firmare la proroga il lavoratore dovra' recarsi presso la Direzione provinciale del lavoro competente per territorio con l'assistenza di un rappresentante sindacale. Il tetto di 8 mesi alla proroga inserito nel corso dell'esame della commissione e' saltato nella versione finale.

   JOB ON CALL, STAFF LEASING - Stop al job on call, con l'eccezione di una deroga per i settori del turismo e dello spettacolo. Cancellato anche lo staff leasing.

   LAVORI USURANTI - Stanziati 2,52 miliardi di euro in 10 anni. Si torna al testo del ddl messo a punto dal governo che fissa a a 80 notti il tetto per definire i lavoratori usuranti.

   STRAORDINARI - Confermata l'abolizione della contribuzione aggiuntiva sulle ore di lavoro straordinario introdotta dalla Finanziaria 1996.

   QUATTORDICESIMA PER PENSIONI BASSE - I pensionati con piu' di 64 anni e redditi non superiori a 8.504 euro annui hanno diritto ad un'erogazione supplementare la cui entita' e' legata agli anni di contributi versati. Le pensioni variabili da tre a cinque volte il minimo (fino a 2.180 euro al mese) vengono indicizzate al 100% rispetto all'inflazione (prima era il 90%).

   PREVIDENZA E GIOVANI - Piu' tutele e garanzie sono previste per i lavoratori piu' giovani, con l'obiettivo di avere trattamenti pensionistici non inferiori al 60% dell'ultima retribuzione.

   AUMENTO CONTRIBUTI E PRESTAZIONI PER I PARASUBORDINATI - Aumenteranno i contributi di un punto l'anno per i prossimi tre anni (ora sono al 23%).

   AUMENTO INDENNITA' DISOCCUPAZIONE - L'indennita' di disoccupazione sara' portata al 60% della retribuzione per i primi sei mesi, al 50% dal settimo all'ottavo mese e al 40% per i mesi successivi (dopo gli otto mesi per gli over 50).(ANSA).

 

WELFARE: FSP-UGL, INSERIRE POLIZIA FRA LAVORI USURANTI

 

   (ANSA) - TORINO, 3 DIC - ''Ancora una volta si specula e si insultano migliaia di operatori che tutti i giorni per poco piu' di 1200 euro rischiano la vita al servizio dei cittadini e dello Stato''. E' quanto sottolinea in una nota il vice segretario nazionale del sindacato Fsp-Ugl, Luca Pantanella.

  ''Nelle ultime discussioni sul Welfare alla Camera dei deputati - aggiunge - e' emerso che forze di Polizia e Vigili del Fuoco non fanno piu' parte dei lavori usuranti e quindi non potranno piu' godere di un'anticipazione dell'eta' pensionabile''.

   ''I poliziotti come tutte le altre forze di Polizia e i Vigili del Fuoco - prosegue - ogni giorno assicurano con grande senso di responsabilita' e senza fare domande la sicurezza dei cittadini, ma cominciano ad essere stanchi e umiliati per le condizioni in cui vivono. La manifestazione a Roma del 1 dicembre e' soltanto un segnale del malessere che vivono e che ha portato in strada migliaia di operatori, uniti solo dalla ricerca di un giusto riconoscimento. Chiediamo al Governo e alle forze politiche di agire con coscienza e porre subito rimedio all'errore appena fatto, contribuendo a sanare in parte la ferita che si sta aprendo nell'orgoglio dell'appartenenza allo Stato come operatori della sicurezza''.(ANSA)

 

NATALE: STRETTA SUI PACCHI DONO, MILITARI SENZA LECCORNIE

'CONSIGLIATO' PUNTARE SU 'ELEVAZIONE CULTURALE DEL PERSONALE'

 

   (ANSA) - ROMA, 4 DIC - Molti militari non riceveranno, quest'anno, il tradizionale pacco dono di Natale con panettone, spumante e leccornie varie: colpa non tanto dell'austerity (che comunque gia' da tempo ha provocato il 'restringimento' dei pacchi), quanto dell'interpretazione controversa di una norma. Con il risultato che, sotto l'albero, il soldato stavolta trovera' forse un libro, al posto del parmigiano.

   Tutto risale a qualche tempo fa quando un ispettore del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha mosso un rilevo a carico di un ente militare proprio sulla questione dei pacchi donati dalla Difesa ai propri dipendenti a Pasqua e a Natale.

   Nel caso in questione sembra che i pacchi fossero particolarmente abbondanti, ma non e' tanto questo il problema. Secondo l'ispettore, infatti, come si legge in una lettera inviata due settimane fa dal Segretariato generale della Difesa

a tutte le Forze armate, ''l'approvvigionamento di generi alimentari 'voluttuari', quali e' d'uso regalare in occasione delle festivita', non corrisponde alle finalita' perseguite dalle norme di riferimento del capitolo'' di spesa.

   Le Direzioni generali del personale militare e civile avevano gia' affrontato la questione ribadendo la ''piena legittimita' della spesa''. Tuttavia la Difesa, ritenendo necessario compiere ''ulteriori approfondimenti'', ha di recente riunito tutti gli Stati maggiori e le Direzioni generali interessate. Al termine si e' deciso di ''controdedurre'' al rilievo del Ministero dell'Economia ''nelle sedi competenti'', ma anche - in attesa che la Corte dei Conti si pronunci sulla legittimita' della spesa - di frenare sui pacchi. La Difesa, infatti, ha ritenuto ''consigliabile, a titolo cautelativo'' di ''soprassedere all'approvvigionamento dei pacchi dono'' e ad ''indirizzare eventualmente gli acquisti verso settori che meglio possano esprimere le finalita' sottese all'utilizzo dei fondi del competente capitolo di spesa come, ad esempio, quelli connessi all'elevazione culturale del personale''. Libri, appunto. O magari biglietti per il cinema o il teatro. Gli Stati maggiori si sono gia' adeguati. (ANSA).


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