FINANZIARIA: OK A RICCOMETRO ANTI-FURBI E ASSUNZIONI ENTRATE - UE: CORTE ACCOGLIE RICORSO CONTRO SIAE PER CD OPERE D'ARTE - FISCO: DANNO ESISTENZIALE, SOSPESA CONDANNA AGENZIA ENTRATE

venerdì 09 novembre 2007

FINANZIARIA: OK A RICCOMETRO ANTI-FURBI E ASSUNZIONI ENTRATE

 

   (ANSA) - ROMA, 8 NOV - Piu' controlli anti evasione, con l'assunzione di piu' ispettori, e arrivo del ''riccometro'' anti furbi per evitare l'accesso a servizi sociali di contribuenti che non ne hanno il bisogno economico. E' quanto prevedono due articoli (il 7 bis e il 7 ter) approvati dall'aula del Senato.

   L'indicatore di situazione economica equivalente (Isee), chiamato anche riccometro, sara' calcolato on line dall'Agenzia delle Entrate in base ai dati che dispone e a quelli dichiarati dal cittadino. Rende cosi' piu' difficile abusare delle norme per ottenere sconti su rette di asili e universita' o per accedere a servizi sociali.

   La norma anti-evasione, invece, prevede all'assunzione di ispettori per l'Agenzia delle Entrate (si calcola saranno circa 5 mila) ed anche per la Guardia di Finanza. I fondi raccolti con la lotta all'evasione serviranno anche per assumere ispettori del lavoro, dipendenti per la giustizia amministrativa, personale per combattere l'immigrazione clandestina.

  Viene inoltre riformato il sistema del contenzioso tributario mandando in pensione definitivamente la vecchia commissione tributaria centrale e spostando le pratiche ancora pendenti alle commissioni tributarie regionali. (ANSA).

 

UE: CORTE ACCOGLIE RICORSO CONTRO SIAE PER CD OPERE D'ARTE

 

   (ANSA) - BRUXELLES, 8 NOV - La Corte di giustizia della Ue ha stabilito che la regola tecnica nazionale che prevede l'apposizione dei bollini Siae a Cd contenenti opere d'arte figurativa non e' stata notificata alla Commissione europea e quindi non puo' essere fatta valere contro i privati.

   La sentenza e' stata pronunciata oggi in seguito ad un ricorso pregiudiziale presentato dal Tribunale di Forli' durante il procedimento  penale contro il signor Karl Joseph Wilhelm Schwibbert.

   Nel 2000, Swibbert, residente in Italia  e rappresentante legale della societa' K.J.W.S. Srl, era stato trovato in possesso  di un certo numero di cd contenenti riproduzioni dei pittori Giorgio De Chirico e Mario Schifano. I cd erano stati importati dalla Germania per la vendita ed erano privi del contrassegno Siae, ente incaricato della riscossione dei diritti d'autore. La Guardia di Finanza aveva quindi sequestrato i cd e Shwibbert era stato rinviato a giudizio per il reato di detenzione abusiva di materiale contraffatto. Durante l'udienza davanti al Tribunale di Forli' il difensore dell'imputato aveva sollevato una domanda di pronuncia pregiudiziale alla Corte di giustizia per violazione delle norme europee che stabiliscono l'obbligo da parte degli Stati membri di notificare i progetti delle regolamentazioni tecniche relativeþai prodotti e ai servizi della societa' dell'informazione alla Commissione e agli altri Stati membri, prima che queste siano adottate nelle legislazioni nazionali.

  La Siae ha fatto valere che l'obbligo di apposizione del contrassegno su qualunque supporto contenente opere protette e' uno strumento di garanzia contro eventuali atti di pirateria ed e' previsto dalla legge sul diritto d'autore e vigente in Italia gia' prima delle direttive comunitarie (dal 1941 per i supporti cartacei). La Saie ha sostenuto che le modifiche successive apportate alla legge sono stati solo adeguamenti ai progressi tecnologici e pertanto non necessitavano una notifica specifica alla Commissione.

   La Corte ha invece sostenuto che l'Italia non ha rispettato la procedura di informazione prevista dalla direttiva comunitaria, omettendo di notificare alla Commissione l'obbligo previsto dalla normativa italiana di apporre il relativo marchio Siae sulle opere dell'ingegno. Tale obbligo costituirebbe una regola tecnica che, qualora non sia stata notificata alla Commissione, non puo' essere fatta valere nei confronti di un privato. Secondo i giudici, l'inadempimento dell'obbligo di comunicazione costituisce un vizio procedurale nell'adozione delle regole tecniche e comporta quindi l'inapplicabilita' delle stesse, di modo che esse non possono essere opposte ai privati. (ANSA).

 

FISCO: DANNO ESISTENZIALE, SOSPESA CONDANNA AGENZIA ENTRATE

 

   (ANSA) - VENEZIA, 30 OTT - E' stata sospesa dalla Corte d'appello di Venezia la sentenza che condannava l'Agenzia delle Entrate a risarcire per ''danno esistenziale'' una coppia di coniugi veronesi. Contro la sentenza avevano presentato appello il Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'Agenzia delle Entrate, difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia. L'ordinanza della Corte d' Appello risale al 10 ottobre scorso ma e' stata resa nota solo oggi.

  Lo scorso 19 marzo il Tribunale civile di Venezia aveva condannato il Ministero e l'Agenzia a pagare 30 mila euro a una coppia di coniugi veronesi proprietari di una ditta di autotrasporto che avevano affidato la contabilita' ad un commercialista, il quale invece di pagare tasse sul reddito, Iva e ritenute d'acconto, aveva trattenuto le somme per se'.

   La vicenda era iniziata nel '94 e in questi anni la coppia ha ricevuto varie richieste di pagamento da parte degli Uffici finanziari finche', per saldare i conti, ha dovuto vendere la casa, fatto che ha provocato ''un grave stress psichico e fisico''. Il ricorso in appello dell'Agenzia delle Entrate si e' fondato sul fatto che il Tribunale non ha contestato nulla sotto il profilo oggettivo, in quanto le norme, le procedure e i termini stabiliti dalla normativa fiscale sono stati rispettati: la discussione del merito della causa e' stata fissata per il 18 luglio 2012.    (ANSA).


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