INCHIESTA CHOC DI “REPORT” SULLA MAGISTRATURA MILITARE: GIUDICI E COLLABORATORI OBBLIGATI ALL’OZIO

domenica 20 maggio 2007

Pubblichiamo uno stralcio della trasmissione “Report” andata in onda ieri su Rai 3.

 

Il video integrale della trasmissione è disponibile all'indirizzo http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,RaiTre-Report^25298,00.html.

 

 

ESTRATTO

DALLA TRASMISSIONE DI RAI3

“REPORT” DEL 20 APRILE 2007

 

(...)

 

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Ma il ministero della Difesa lo sa che là dentro 1300 operai sarebbero addetti alla manutenzione delle navi, e i lavori li fanno le ditte esterne? Pare che andasse bene a tutti almeno fino a 18 mesi fa quando un provvedimento di un magistrato ha autorizzato un ispettore del lavoro a effettuare dei controlli. L’area è stata messa sotto sequestro. Il problema degli apparati militari esiste perché esplodono di personale ma sembra che ci sia da fare proprio poco.  Per esempio .. i tribunali militari ..sono 9 in tutta Italia. Cosa fanno? 3 udienze al mese. A Padova 2 magistrati militari hanno detto basta, noi vogliamo lavorare! Vivaddio!

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Benedetto Roberti è giudice presso il tribunale militare di Padova, Sergio Dini è sostituto procuratore. Hanno deciso di denunciare pubblicamente che nei tribunali militari c’è poco da lavorare, che i costosi edifici sono deserti, le sale di attesa vuote, le udienze rare. In una mattina c’è stata una sola udienza durata poco meno di un’ora, ma se ce ne fosse una al giorno sarebbe già qualcosa invece…  

SABRINA GIANNINI
Cancelliere oggi basta?

CANCELLIERE
Sì.  

SABRINA GIANNINI
Tutto qua? Ma la cadenza è questa, una al giorno?  

CANCELLIERE
Tutto qua, ogni mese abbiamo tre udienze.  

BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova
I dati sono veramente allarmante allarmanti. Qui a Padova al 30 settembre 2006 i processi pendenti erano 18, attualmente oggi sono 10. avanti al tribunale militare di Cagliari al 30 settembre 2006 erano tre. Quindi voglio dire che davanti a se avevano solo tre processi da celebrare. E poi c’è il vuoto. 3068 processi pendenti in tutti i nove tribunali militari.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
3000 processi pendenti distribuiti nei tre tribunali del nord, del sud, uno a Cagliari e due a Roma. Tutti insieme i nove tribunali hanno un quarto del lavoro di un tribunale ordinario di provincia.  

BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova
Prendiamo per esempio Bassano del Grappa che non è nemmeno capoluogo di provincia, ne ha 13.129 pendenti.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La denuncia fatta in pubblico dai due magistrati non è stata accolta bene dal presidente dell’associazione magistrati militari. Secondo il quale non è vero che si lavora poco.

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Perché io le faccio vedere le statistiche.

SABRINA GIANNINI
Ma io le statistiche le ho qua: Verona, 19 pendenti a inizio anno…

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Le udienze prossime, le udienze fissate già quattro in gennaio, tre in febbraio, sono quattro in marzo, praticamente un’udienza a settimana.  

SABRINA GIANNINI
Un’udienza a settimana?

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Si in tribunale più dibattimentale, più le udienze preliminari che sono anche qui una a settimana.  

SABRINA GIANNINI
E quindi è veramente poco.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Ma lei non confonda processi con udienza, ci sono udienze…  

SABRINA GIANNINI
Per un tribunale ordinario non esistono.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Ha ragione è quello che stiamo sostenendo.  

SABRINA GIANNINI
E nel resto del tempo che cosa fanno i suoi sostituti?  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Qualcuno gioca a tennis qualcuno fa ciclismo, per fare dell’ironia.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Per restare con i piedi per terra invece, 40 magistrati militari su 100 hanno incarichi extra giudiziari. Per esempio c’è chi ha aperto la partita iva, per fare corsi privati grazie ai quali ha intascato 60 mila euro in un anno. Il Consiglio Superiore della magistratura Militare lo ha quindi richiamato perché a tutto c’è un limite.

ROBERTO ROSIN – Sostituto procuratore militare Cassazione
E questo secondo il consiglio non c’è certo secondo l’accusa perché l’accusa ha chiesto il procedimento, concretizzerebbe un’attività d’impresa che è vietata al singolo magistrato.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Però è stato assolto. Adesso l’esempio può essere seguito da tutti gli altri. Secondo la magistratura militare la libera impresa si fa così, avendo le spalle coperte per di più con i soldi dei contribuenti.  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Ci sono oltre ai 100 magistrati altri 600 circa soggetti impiegati tra militari e civili e quindi sono anche questi costi notevoli e soprattutto sono costi che non trovano rispondenza in una conduzione.  

SABRINA GIANNINI
Sono molti gli stipendi pagati anche abbastanza salati e persone sottoimpiegate, pagate con le nostre tasche.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Anche con le mie, io sono un contribuente come lei.

SABRINA GIANNINI
Si però lei in certo senso si paga lo stipendio no…. L’unica cosa che si può fare è smantellare questo fortino di privilegi  o di bella vita.  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Esatto.  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Ci sono molte altre vetture di servizio, telefonini, tutto quello che ruota intorno…  

SABRINA GIANNINI
Come se voi foste magistrati ordinari con incarichi in certo senso ordinari e…

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Diciamo che come auto di servizio siamo trattati meglio noi ne abbiamo di più noi di auto di servizio.

SABRINA GIANNINI
Vengono anche distribuiti degli straordinari, possibile?  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Solo il personale amministrativo, civile.  

SABRINA GIANNINI
Questa cosa è verosimile, cioè nonostante questo poco carico di lavoro al livello amministrativo?  

BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari
Ma pochissima cosa.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Pochissima cosa, 50 mila euro di fronte ai costi dell’intero baraccone, stipendi per i magistrati che scatto dopo scatto arrivano fino a 150 mila euro l’anno a cui si sommano gli stipendi degli amministrativi, i costi per le strutture, tutto per occuparsi il più delle volte di reati bagatellari.  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Son successi dei casi, non sono neanche così frequenti per cui all’interno della caserma un militare ruba le chiavi della macchina del commilitone, gliele ruba dall’armadietto in camerata. Poi con questa stessa chiave va a rubare la macchina che è parcheggiata fuori dalla caserma, perché i parcheggi sono fuori dalla caserma allora in questo caso si fanno due processi per due furti diversi. Uno è il furto militare della chiave avvenuto in caserma, l’altro è il furto della macchina che chissà perché diventa furto comune e per questo deve procedere l’autorità giudiziaria ordinaria. Due processi il che vuol dire doppie spese per lo stato, che deve impiegare tra i giudici militari un giudice ordinario, un pm militare, un pm ordinario, un cancelliere militare, un cancelliere ordinario ecc…  

SABRINA GIANNINI
Questo è frequente?  

SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova
Continuo no frequente, all’ordine del giorno. Noi lavoriamo con cose pensato in una guerra di trincea s’immagini un po’ cosa succede. C’è ancora il reato di duello, c’è il reato di danneggiamento di animali, pensato per i muli che andavano a portare i mortai degli alpini in montagna. Ecco ci sono reati di questo genere.  

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il ministro Mastella si è accorto che le baionette non ci sono più e ha introdotto nei suoi disegni di legge sulla giustizia anche una riforma per i tribunali militari. Il classico compromesso all’italiana, in Europa siamo gli unici ad avere ancora questi tribunali, la Francia ne ha mantenuto soltanto uno a Parigi, la legge manterrà la metà delle poltrone e delle auto blu, l’altra metà passerà alla magistratura ordinaria.  

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Così  accontentiamo tutti, quelli che vogliono lavorare vanno al tribunale ordinario, notoriamente intasato, e quelli che “si vive una volta sola” possono continuare a fare un’udienza alla settimana e avere tempo per il secondo lavoro o giocare anche a tennis, a meno che, Il Ministro Mastella non voglia mettere mano alla legge e fare  come in Francia: di tribunali militari ne basta uno, visto che la leva obbligatoria peraltro non esiste più. E adesso guardiamo un po’ in casa nostra. Non è facile parlare delle rogne dell’azienda per cui si lavora, e infatti normalmente non si fa.


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