FISCO: CONFESERCENTI, CHIUSURA PER SCONTRINI DIVENTA GOGNA - 7.644 NEGOZI PIZZICATI SENZA SCONTRINO, 46 GIA' CHIUSI - FISCO: DETRAZIONI AI GENITORI PER LA PALESTRA DEI FIGLI

martedì 03 aprile 2007

FISCO: CONFESERCENTI, CHIUSURA PER SCONTRINI DIVENTA GOGNA

 

   (ANSA) - ROMA, 29 MAR - La chiusura degli eserciti che non rilasciano scontrini si trasforma in una vera e propria gogna per i commercianti per il cartello che viene affisso fuori dal negozio. Ad affermarlo e' il presidente di Confesercenti, Marco Venturi. ''La mancata emissione di qualche scontrino fiscale non puo' portare alla caccia al commerciante ed alla chiusura delle attivita' commerciali - ha detto Venturi - come sta avvenendo in questi giorni. L'assurdita' di questa norma produce danni economici, disoccupazione per i dipendenti, disagi ai consumatori sempre meno serviti all'interno delle citta'''.

    ''Non ci risultano analoghi comportamenti per tante grandi societa' di capitali - sostiene Venturi -  che dichiarano sistematicamente redditi nulli o in perdita, per le quali vengono presi provvedimenti di analoga gravita'. Se c'e' un errore o viene commesso un abuso si puo' procedere con delle sanzioni da commisurare all'entita' e alla ripetizione della mancata emissione dello scontrino fiscale, ma non certamente alla chiusura dell'attivita', violando di fatto il diritto di fare impresa e di lavoro per i dipendenti''.

   ''Inaccettabile - secondo Marco Venturi - e' inoltre la gogna fiscale del cartello sulla serranda chiusa che addita i commercianti come i peggiori criminali del Paese.Se questo attacco continuera' la Confesercenti contrastera' questa azione con una mobilitazione nazionale ad oltranza''. (ANSA).

 

FISCO:7.644 NEGOZI PIZZICATI SENZA SCONTRINO, 46 GIA' CHIUSI

 

   (ANSA) - ROMA, 30 MAR - Sono esattamente 7.644 gli esercizi 'pizzicati' per non aver rilasciato lo scontrino. E di questi, dopo tre violazioni accertate, 46, soprattutto ristoranti, rosticcerie e alimentari, sono gia' stati chiusi. E di questi oltre uno su tre (14 in tutto) nel 2005 aveva dichiarato al fisco un reddito pari a zero.

   A guidare la classifica delle irregolarita' stilata dalle Finanze e' la Campania con 1.013 casi riscontrati seguita dalla Sicilia (910 casi). Mentre la regione piu' virtuosa e' la Valle d'Aosta con un unico caso di mancata emissione. Ma e' il Veneto a registrare la maggior propensione a reiterare il reato: e' infatti segnalato proprio in questa regione il maggior numero di esercizi chiusi dopo le 3 violazioni (8 casi sui 46

complessivi).

   Il viceministro all'Economia, Vicenzo Visco, commentando i dati si riferisce alle polemiche avanzate ieri da alcune organizzazioni di commercianti sui cosiddetti ''cartelli-gogna'' e afferma: ''si tratta di polemiche fuori luogo''.

Dal 29 novembre ad oggi – spiegano dalle Finanze - sono stati compiuti migliaia di controlli sull'emissione degli scontrini fiscali. Secondo quanto risulta all'Agenzia delle Entrate, in ben 7.644 casi il controllo ha dato un esito positivo e si e' chiuso con un atto di contestazione notificato agli operatori economici che hanno violato le regole. In 46 casi, considerando la reiterazione delle violazione di legge, si e' giunti alla chiusura temporanea degli esercizi secondo le norme previste dal decreto legge di

novembre.

   In particolare le chiusure hanno riguardato 6 commercianti ambulanti; 12 ristoranti, rosticcerie, catering, alimentari; 4 bar e caffe'; 8 panetterie; 2 negozi di abbigliamento; 2 bazar e 12 esercizi di altra tipologia.

   Dal punto di vista del volume di affari e del reddito imponibile dichiarati per l'anno 2005 emergono alcuni dati ''significativi'' in relazione agli esercizi chiusi temporaneamente. In particolare, ben 14 esercizi tra quelli chiusi temporaneamente hanno dichiarato al fisco un reddito imponibile annuo pari allo zero. Sei contribuenti hanno dichiarato al fisco reddito imponibile annuo inferiore a 5.000 euro lordi. Altri quattro contribuenti tra quelli che hanno subito la chiusura temporanea per la mancata emissione di scontrini hanno dichiarato un reddito imponibile annuo tra 5 e 10 mila euro lordi. Solo 13 hanno dichiarato al fisco un reddito imponibile superiore ai 10 mila euro lordi l'anno. E solo uno ha dichiarato, su oltre 1,3 milioni di fatturato, un reddito imponibile di poco superiore ai 100 mila euro lordi l'anno. Verifiche a campione sul rilascio degli scontrini successive ai provvedimenti presi in queste settimane hanno portato inoltre a risultati ''altrettanto eclatanti, come in alcuni casi la crescita del numero degli scontrini emessi anche del mille per cento''.

   ''Questi dati - afferma Visco - dimostrano che e' giusto controllare la regolare emissione di scontrini e di ricevute fiscali. Il fenomeno dell'evasione, sia pure evasione parziale, si conferma infatti generalizzato e di dimensioni enormi. Ho chiesto agli uffici di continuare a monitorare questa attivita', di verificare se coloro che sono stati colti in fallo adeguano il proprio comportamento'' ha aggiunto Visco, annunciando che sara' data periodica informazione su questa attivita'. ''In questi giorni - ha concluso - ci sono state anche alcune polemiche sui controlli relativi al rilascio degli scontrini fiscali. Ma sono fuori luogo, come emerge chiaramente da questi riscontri''.     (ANSA).

 

FISCO: DETRAZIONI AI GENITORI PER LA PALESTRA DEI FIGLI

BINDI,MISURA A FAVORE FAMIGLIE; MELANDRI,SARA' RISPARMIO PER SSN

 

   (ANSA) - ROMA, 2 APR - Il 40% degli italiani non fa sport, contro 12 milioni che lo praticano con regolarita', di cui 3 milioni di giovani tra 6 e 18 anni. Ma negli ultimi due anni i ragazzi sono diventati sempre piu' sedentari. Per questo il governo ha deciso di aiutare le famiglie a far praticare sport ai giovani, introducendo nella Finanziaria una norma fiscale che ora, grazie a un decreto ministeriale firmato in questi giorni, e' diventata operativa. L'iniziativa e' stata illustrata oggi dai ministri per le politiche giovanili, Giovanna Melandri e della famiglia, Rosy Bindi.

   In sostanza, i genitori potranno detrarre dalle imposte il 19% delle spese, per un importo non superiore a 210 euro, sostenute per iscrivere i figli di eta' compresa tra 5 e 18 anni a palestre, associazioni sportive, piscine. ''Abbiamo fatto una corsa - ha spiegato la Melandri - insieme al Ministero delle finanze, per dare attuazione a questa norma, alla quale attribuiamo un grande valore culturale e pratico. Ora occorre far sapere alle famiglie che c'e' questa possibilita', e che devono conservare le ricevute dei pagamenti delle palestre per poter usufruire dell'incentivo fiscale''.

   ''E' una norma rivolta ai giovani - ha sottolineato la Bindi - e anche una misura a favore delle famiglie'', perche' la possibilita' di detrarre le spese, ha spiegato il ministro, e' per molti nuclei meno facoltosi l'unica chance di far fare sport ai figli. ''Una misura che corrisponde agli assegni familiari, e che va presa sul serio'' ha aggiunto, auspicando che ''alle risorse pubbliche se ne aggiungano altre, perche' sicuramente il mondo dello sport non manchera' di fare la sua parte''.

   E il mondo dello sport ha parlato attraverso Juri Chechi, consigliere della Melandri e coordinatore del Tavolo Nazionale dello Sport: ''questo e' solo l'inizio - ha detto - magari in futuro la norma si allarghera' da 0 a 100 anni, e io mi battero' per questo''. Una provocazione subito raccolta dalla Melandri: ''siamo partiti da questa 'finestra' sperimentale, abbiamo scelto la fascia 5-18 anni perche' e' quella che al momento ne ha piu' bisogno. Ma quando si verifichera' che puo' funzionare, l'obiettivo e' quello di estenderla da 0 a 100 anni, anche perche' lo stesso Ministero delle Finanze si rendera' conto che una piccola diminuzione del gettito si puo' tradurre in risparmi per il Servizio sanitario nazionale''. (ANSA).


Tua email:   Invia a: