GUP MILITARE DI LA SPEZIA NEL PROCEDIMENTO PENALE CONTRO 15 DELEGATI DEL COBAR CARABINIERI DELL’EMILIA: “IL FATTO NON SUSSISTE”. SOLIDARIETA' DI FICIESSE

mercoledì 21 marzo 2007

La notizia era emersa con fragore a giugno dello scorso anno negli ambienti vicini alle forze di polizia a struttura militare. Un intero Cobar regionale dell’Arma denunciato all’autorità giudiziaria militare per diffamazione. Quindici delegati, compreso il generale di brigata presidente dell’organismo.

Per qualche tempo non se ne è saputo più nulla. Poi un articolo sul quotidiano Il Resto del Carlino del 2 febbraio scorso e un’interrogazione della senatrice Lidia BRISCA MENAPACE.

Si apprendono, così, alcuni particolari.

I delegati sono stati denunciati per aver approvato una delibera di due anni fa. Bologna, Comando Regione Carabinieri, festa dell’Arma. Il Cobar non si presenta per protestare per la preparazione di due buffet separati, uno destinato ai VIP invitati dal comandante, l’altro alla “truppa” e ai familiari.

Durante la cerimonia, l’episodio che viene stigmatizzato dall’Organismo di base nella delibera incriminata: “un ufficiale superiore avrebbe allontanato con modi a dir poco sgarbati” la consorte di un carabiniere con il bambino in braccio, il quale, piangendo “disturbava lo svolgimento della cerimonia”.

La delibera è approvata da quindici delegati sui sedici presenti, che chiedono scusa alla moglie del collega.

Il successivo 21 settembre, parte un esposto alla Procura militare della Repubblica di La Spezia e l’attività del pubblico ministero per diffamazione aggravata.

Ieri, 20 marzo, le decisioni del giudice dell'udienza preliminare: NON LUOGO A PROCEDERE PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE.

Aspettiamo di leggere le motivazioni, ma non possiamo non evidenziare fin da ora come, ancora una volta, a causa di una legge trentennale  divenuta ormai palesemente iniqua, i rappresentanti di migliaia e migliaia di lavoratori con le stellette sono ancora costretti, per fare il loro dovere, a pagarsi avvocati e a perdere la loro serenità per lunghi periodi.

Ai quindici delegati del Cobar Carabinieri dell'Emilia-Romagna giunga la più ampia, incondizionata, fraterna solidarietà di Ficiesse.


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