PREMI ANTIEVASIONE ALLE SOLE AGENZIE, UNA DELIBERA DEL COCER SVELA IL MOTIVO DELL’ESCLUSIONE DELLA GDF. L’ORGANISMO CHIEDE PER LA SECONDA VOLTA UN INCONTRO URGENTE CON VISCO

giovedì 15 marzo 2007

Con una delibera di ieri, il Cocer Guardia di finanza ha fatto il punto della situazione sui premi antievasione concessi soltanto alle Agenzie e non al personale del Corpo, rinnovando, per la seconda volta, di incontrare con urgenza il viceministro VISCO.

Come sempre, le informazioni più interessanti si trovano nel preambolo della delibera.

Così, leggendo tra i vari “premesso”, “rilevato”, “tenuto conto” e “considerato”, si apprende che secondo l’autorità politica il principale ostacolo a riconoscere anche alla Guardia di finanza il premio in argomento sarebbe determinato dalla contestuale presenza del Corpo nel comparto Sicurezza.

Si tratta di un’osservazione che meriterebbe qualche chiarimento. Chi si oppone a tale riconoscimento? Le altre forze di polizia? E per quali motivi?

Sarebbe interessante approfondire l’argomento sia sotto il profilo tecnico, sia sotto il profilo politico.

Qualche spunto critico traspare, inoltre, in merito alle iniziative di tre delegati dell’Organismo centrale assunte nelle settimane scorse, sempre sull’esclusione dal premio antievasione, citate dalla stampa e riprese in una recente interrogazione presentata dalla senatrice VILLECCO CALIPARI e da altri nove parlamentari dell’Ulivo.

La delibera, infatti, da una parte “tiene conto” che l’interrogazione è stata presentata “su input di alcuni delegati Cocer”, dall’altra ribadisce “la centralità” dell’Organismo “quale organo deputato a rappresentare gli interessi del personale”.

 


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