DROGA: SPACCIO A ENNA, ARRESTATI POLIZIOTTI E FINANZIERI - DROGA: CLAPTON; ARRESTATI ANCHE 2 MARESCIALLI GDF GEMELLI - AFGHANISTAN: FRONTIERA FRUTTA POCO, GDF INSEGNA CONTROLLI

venerdì 16 febbraio 2007

DROGA: SPACCIO A ENNA, ARRESTATI POLIZIOTTI E FINANZIERI

 

   (ANSA) - ENNA, 13 FEB - Sottufficiali di polizia e della Guardia di Finanza e un agente della Guardia forestale sono stati arrestati stamani con l'accusa di spaccio di cocaina a Enna.

   L'inchiesta e' coordinata dalla Dda di Caltanissetta che ha chiesto ed ottenuto dal gip 13 provvedimenti cautelari.

   L'indagine e' stata condotta dalla Squadra mobile di Enna che ha individuato i presunti componenti della banda di cui facevano parte i rappresentanti delle Forze dell'ordine che erano in servizio a Enna, a Caltanissetta e uno anche a Napoli.

L'indagine condotta dalla Squadra mobile di Enna e' durata piu' di due anni, durante i quali sono state registrate quasi cinquantamila intercettazioni fra Telefoniche ed ambientali. Gli investigatori hanno denunciato quasi cento persone.

   L'organizzazione sarebbe stata attivissima nello spaccio della cocaina a Enna e provincia, destinata ad una clientela d'elite, fatta di funzionari e impiegati pubblici, politici, impiegati di banca, sportivi, professionisti, noti commerciati ed altre persone al di sopra di ogni sospetto.

   Sono coinvolti nell'inchiesta anche alcuni dipendenti di un gestore della telefonia mobile, ritenuti responsabili di avere fornito notizie ad alcuni degli indagati su intercettazioni a loro carico. Nell'indagine e' coinvolto anche un impiegato di banca, accusato di avere riciclato il denaro ricavato dall'organizzazione nello spaccio di cocaina.

   Gli agenti della Mobile di Enna hanno anche notificato decine di avvisi di garanzia ed effettuate numerose perquisizioni.

   Le indagini, avviate tre anni fa, hanno permesso inoltre di individuare l'allora latitante Angelo Cacisi, un presunto boss mafioso catanese del clan Cappello. Le informazioni apprese dalla Squadra Mobile ennese sono state girate allora ai colleghi di Catania i quali il 28 dicembre 2004 catturavano il latitante.(ANSA).

 

DROGA: CLAPTON; ARRESTATI ANCHE 2 MARESCIALLI GDF GEMELLI

 

   (ANSA) - CALTANISSETTA, 13 FEB - Ci sono anche due gemelli di Enna, entrambi marescialli della guardia di finanza, tra gli arrestati dell'operazione ''Clapton'' portata a termine dalla squadra mobile di Enna che ha scoperto un giro di spaccio di cocaina in citta'. Si tratta dei fratelli Carlo Ernesto e Vincenzo Maria Colaleo, 45 anni, il primo in servizio al comando delle fiamme gialle di Caltanissetta, il secondo in servizio a Napoli. Gli altri arrestati sono Filippo Bellomo, 43 anni, guardia forestale, di Mazzarino, Salvatore Bonfirraro, 36 anni, mazzarinese ma residente a Barrafranca, Giuseppe Cammarata, 38 anni, la sorella Rosangela Cammarata, 34 anni, entrambi di Enna, Alessandro Colombo, 41 anni, di Barrafranca, Michele Guglielmino, 40 anni, ritenuto esponente del clan Cappello di Catania e fornitore di alcuni indagati ennesi. E ancora: Luca Milazzo, 37 anni, Rosa Sollami, 42 anni, Daniele Urso, 32 anni, tutti di San Cataldo, Virgilio Mantegna, 42 anni, di Enna, Angelo Antonio Messina, 45 anni, ispettore capo della polizia fino a due anni fa (quando parti' l'indagine) in servizio a Enna e poi trasferito ad Agrigento per incompatibilita' ambientale (a lui sono stati dati gli arresti domiciliari).

Secondo l'accusa lo spaccio della cocaina, e a volte anche di hascisc, veniva gestito a Enna dalla guardia forestale Bellomo che si sarebbe rifornito a Catania da Guglielmino. E quando quest'ultimo era sprovvisto di droga, Bellomo si sarebbe rivolto al maresciallo Vincenzo Maria Colaleo. La Dda di Caltanissetta ha indagato anche un'ottantina di presunti clienti ennesi tra i quali figurano alcuni politici, avvocati, imprenditori e professionisti  (ANSA).

 

AFGHANISTAN: FRONTIERA FRUTTA POCO, GDF INSEGNA CONTROLLI

 

   (ANSA) - ROMA, 14 FEB - Come aumentare – addirittura decuplicare - gli introiti provenienti dai controlli doganali: e' quello che dieci finanziari italiani stanno cercando di insegnare alla polizia di frontiera di Herat, in Afghanistan, il cui principale valico con l'Iran ha fruttato nel 2005 alle povere casse del governo di Kabul solo 90 milioni di dollari, ''a fronte di un gettito fiscale potenziale di un miliardo''. Lo ha detto il comandante generale della Guardia di Finanza, il generale Roberto Speciale, in una audizione alla Commissione Difesa del Senato.

   Speciale ha illustrato le principali missioni della Guardia di Finanza all'estero, tra cui quella recentissima ad Herat, dove 10 fiamme gialle (tra cui due ufficiali) hanno gia' tenuto due corsi per 30 funzionari afgani da addestrare negli specifici compiti di polizia di frontiera.

   ''Sono tornato dall'Afghanistan sconvolto'', ha detto il gen. Speciale. ''Non esiste niente, bisogna ricostruire tutto'' e anche il sistema doganale ''e' assolutamente deficitario''. Da qui l'importanza dei compiti addestrativi del contingente della Guardia di Finanza, che potrebbe ''raddoppiare'' nel corso dell'anno.

   Tra le iniziative in fase di attuazione, il gen. Speciale ha ricordato anche la missione al valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, dove e' previsto che i finanzieri supportino le forze di frontiera e doganali locali.

   Ma al termine dell'audizione il comandante della Gdf e' tornato sulle questioni interne, lanciando ''un grido d'allarme'' per le conseguenze dei tagli della Finanziaria, in particolare per quanto riguarda il ''precariato del personale'':  ''se non si interviene in maniera tempestiva - ha detto – si corre il rischio di innescare una bomba di allarme sociale''.

(ANSA).


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