FISCO: 7.000 EVASORI TOTALI, RECUPERATI 15,3 MILIARDI. RAPPORTO GDF 2006 - GEN.SPECIALE, LOTTA A EVASIONE MASSIMA PRIORITA' - VISCO,80% EVASIONE SI ANNIDA IN SERVIZI E NEGOZI

giovedì 21 dicembre 2006

FISCO: 7.000 EVASORI TOTALI, RECUPERATI 15,3 MILIARDI

RAPPORTO GDF 2006, ITALIA LEADER PRODUZIONE E CONSUMO FALSI

 

   (ANSA) - ROMA, 20 dic - Un paese di evasori fiscali. Che non paga l'Iva, truffa lo Stato e l' Unione Europea, ha a disposizione un esercito di lavoratori in nero, compra e produce prodotti falsi piu' e meglio di ogni altro paese europeo, alla faccia del made in Italy. Altro che 'italiani brava gente': la fotografia del paese che emerge dai dati di un anno di attivita' della Guardia di Finanza e' quella di un'Italia che non cambia e che continua imperterrita ad avvitarsi sui suoi difetti.

   Numeri che confermano l'allarme che il viceministro dell' Economia Vincenzo Visco ha lanciato appena due giorni fa: ''l'evasione fiscale non e' piu' solo un problema economico ma anche sociale''. E ribadiscono, anche, la necessita' di una lotta dura che riesca a riportare l'Italia a livelli di evasione 'fisiologici', pari a quelli degli altri paesi europei. Lo dice senza mezzi termini il presidente del Senato Franco Marini: ''un paese moderno non puo' sopportare tali livelli di evasione fiscale'', milioni di euro sottratti alle politiche sociali, alla ricerca, all'innovazione, dice Marini. Bisogna, invece, ''che si levi alta e costante la denuncia morale contro questo comportamento ai danni degli italiani che rispettano le leggi''.

   Ecco, dunque, i numeri: in undici mesi di attivita', la Gdf ha scoperto 6.950 evasori totali: soggetti completamente sconosciuti al fisco che hanno nascosto allo Stato qualcosa come 7,5 miliardi. In totale, i redditi non dichiarati e ritrovati dalle Fiamme Gialle, raggiungono pero' i 15,3 miliardi, l'equivalente di una discreta manovra finanziaria. Quanto all'Iva, l'evasione accertata ammonta a 3,5 miliardi, il 40% in piu' rispetto al 2005. Si tratta pero' del recupero piu' consistente degli ultimi dieci anni, segno che le misure di contrasto adottate cominciano a dare qualche frutto. Ma la situazione reale del paese, come sanno sia la Guardia di Finanza sia al ministero dell'Economia, e' ancora peggiore: le stime relative al 2004 parlano di un sommerso che oscilla tra il 16,6 e il 17,7% del Pil. Vuol dire che sfugge alla tassazione una cifra tra i 230 e i 246 miliardi. ''Il peso dell'economia sommersa - ammette il capo del reparto operazioni della Gdf, generale Giuseppe Vicanolo - rimane abbastanza rilevante e non accenna a diminuire''. Parole confermate dai 28mila uomini e donne scoperti in cantieri e aziende a lavorare in nero.

   ''Gli obiettivi cui la Gdf dedichera' la massima priorita' - spiega non a caso il capo dei finanzieri, il generale Roberto Speciale - sono l'evasione fiscale e il contrasto alla criminalita' economica. Aumenteremo i controlli e impegneremo tutte le risorse e i mezzi disponibili, per una sistematica azione di prevenzione e repressione''. Una lotta che non risparmiera' nessuno. ''Le verifiche - dice ancora Speciale - riguarderanno tutti i contribuenti: vi sara' un riscontro attento e particolareggiato sui rimborsi Iva e le categorie economiche saranno selezionate con un'approfondita attivita' di intelligence e di controllo del territorio''. Controllo che ha un obiettivo chiaro: stanare chi ha un tenore di vita troppo elevato rispetto ai redditi dichiarati.

   Ma non c'e' solo l'evasione. Quanto a frodi gli italiani non sono secondi a nessuno: hanno truffato l'Unione europea – tra aiuti all'agricoltura e finanziamenti illeciti - per 430 milioni, lo Stato, sotto forma di incentivi alle imprese, per 421 milioni e il Servizio sanitario nazionale per 216 milioni (il 70% in piu' rispetto all'anno scorso). Discorso a parte merita il capitolo contraffazioni, nel quale l'Italia e' leader europeo indiscusso. Il nostro paese e' ai primi posti non solo per il consumo ma anche per la produzione di falsi, con un giro d'affari di 3,5 miliardi. Nel 2006 sono stati sequestrati 89 milioni di prodotti e merci contraffatte, il 28% in piu' rispetto al 2005 e, soprattutto, piu' di quanto hanno fatto tutti e 25 i paesi dell'Unione Europea. Siamo bravissimi o molto scorretti? ''Il boom esponenziale dell'industria del falso in Italia - e' la risposta della Finanza - non conosce flessioni ma, anzi, si aggrava ulteriormente''.(ANSA).

 

FISCO: GEN.SPECIALE, LOTTA A EVASIONE MASSIMA PRIORITA'

 

   (ANSA) - ROMA, 20 dic - La lotta all'evasione fiscale e il contrasto alla criminalita' economica, sono i due obiettivi cui la Guardia di Finanza dedichera' la ''massima priorita' '' nel 2007. Lo sottolinea il comandante del Corpo, generale Roberto Speciale, presentando i dati relativi all'attiva svolta dalle Fiamme Gialle nel 2006. Una lotta, aggiunge, in linea con la politica  di contrasto annunciata dal governo e che ''impegnera' tutte le risorse e i mezzi disponibili per una decisa e sistematica azione di prevenzione e repressione di ogni forma di evasione ed elusione fiscale''.

   La strategia della Guardia di Finanza prevede dei piani ''sistematici'' per contrastare l'evasione parziale, l'economia sommersa, le frodi fiscali e l'elusione fiscale. Nessuno insomma potra' sentirsi al sicuro. ''Le verifiche - spiega Speciale - avranno un impatto su tutti i contribuenti. Le categorie economiche saranno selezionate con un'approfondita attivita' di intelligence e di controllo del territorio, nonche' con apposite analisi di rischio e specifici lavori a 'progetto'.''

   Uno riscontro ''attento e particolareggiato'' prosegue il capo della Guardia di Finanza, sara' riservato ai rimborsi dell'Iva e vi sara' un'azione di ''controllo economico del territorio'' attraverso un piano ''capillare''. L'obiettivo e' quello di individuare quei soggetti che presentano dichiarazioni dei redditi non in linea con l'alto tenore di vita tenuto.

   Quanto al contrasto alla criminalita' economica, l'obiettivo e' duplice: reprimere le frodi allo Stato e all'Unione Europea e assicurare il regolare funzionamento dell'economia e della concorrenza di mercato. In particolare, verranno intensificate le indagini bancarie, valutarie e patrimoniali nel settore della normativa antimafia, soprattutto in Calabria e Campania.(ANSA).

 

FISCO: GDF,CONTROLLO ECONOMICO TERRITORIO E SCREENING SU IVA

 

   (ANSA) - ROMA, 18 DIC - Uno screening particolareggiato sul piano ispettivo dei rimborsi Iva e un controllo economico del territorio, attraverso un piano 'capillare' di rilevazione delle ricchezze. Sono i due punti principali della strategia della Guardia di Finanza per la lotta all'evasione fiscale annunciati oggi dal comandante del Corpo, generale Roberto Speciale, intervenuto all'inaugurazione del 41.mo anno accademico della Scuola di Polizia tributaria del Corpo.

   In particolare, per quanto riguarda il controllo economico del territorio l'obiettivo e' quello di verificare, ha spiegato Speciale, la posizione fiscale ''dei soggetti che conducono un tenore di vita elevato, in realta' non  giustificabile in base ai redditi dichiarati''.

   ''Il Corpo impegnera' tutte le proprie risorse professionali e i mezzi disponibili - ha aggiunto il comandante generale - nell'attivazione di piani sistematici di intervento'' per realizzare gli obiettivi fissati: lotta all'evasione fiscale e contrasto alla criminalita' economica.

Al viceministro dell' Economia Vincenzo Visco e al segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, il generale Speciale ha illustrato quale sara' la strategia della Guardia di Finanza per il prossimo anno. Una strategia che si muove su due piani paralleli, quello della lotta all' evasione fiscale e quello del contrasto alla criminalita' economica.

   Per quanto riguarda la lotta all' evasione fiscale, oltre allo screening sui rimborsi Iva, l'attivita' della Guardia di Finanza si concentrera' in particolare sull' evasione fiscale internazionale ''sia con riferimento alle ipotesi di esterovestizione fittizia della residenza di societa' e contribuenti nazionali, sia ai casi di mancata dichiarazione di stabili organizzazioni in Italia di multinazionali e societa' straniere''. Uno sforzo che riguardera' anche il contrasto alle cosiddette frodi 'carosello' e la ricerca di quelle societa' e prestanome che favoriscono l'evasione fiscale e provocano una forte concorrenza sleale.

   Sempre per quanto riguarda l'Iva, verranno inoltre orientati i controlli, sulla base di studi di settore, ''sui soggetti disallineati rispetto agli indici di coerenza e normalita' economica''. Il contrasto alla criminalita' economica puntera' invece a reprimere le frodi contro lo Stato e l'Unione europea, il controllo della spesa sanitaria e il contrasto delle truffe correlate all' erogazione di finanziamenti comunitari e degli incentivi nazionali alle imprese. Ma, ha aggiunto il generale Speciale, ''la massima priorita' verra' assegnata alla lotta alla criminalita' organizzata sotto il profilo patrimoniale'', soprattutto in Campania e Calabria, che sono le zone d'Italia piu' interessate da traffici illeciti. In questa direzione ''verranno intensificate le indagini bancarie, valutarie, patrimoniali e fiscali nel settore della normativa antimafia, nonche' per il contrasto al riciclaggio, all' usura, ai reati societari e fallimentari, al finanziamento del terrorismo internazionale e alla filiera dell' importazione, produzione e commercializzazione di beni contraffatti''. (ANSA).

 

FISCO: VISCO,80% EVASIONE SI ANNIDA IN SERVIZI E NEGOZI

IN LOMBARDIA SOMMERSO IRAP UGUALE A CAMPANIA

 

   (ANSA) - ROMA, 18 dic - L'evasione fiscale si aggira intorno ai 230-250 miliardi di euro e l'80% si annida nel terziario, tra servizi e commercio. A fornire le cifre dell'Italia che non paga le tasse e' stato il vice ministro all'Economia Vincenzo Visco che ha inaugurato l'anno di studi della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. ''L'evasione e' ormai non solo un  problema economico - ha sottolineato Visco - ma anche un problema sociale che necessita di una soluzione duratura''. E gli italiani sembrano sentire in particolar modo la questione visto che 3 su 4 considerano l'evasione fiscale ''un problema grave o gravissimo''. Di sommerso ha parlato oggi anche il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo definendolo ''uno scandalo italiano'' e chiedendo al governo di reinvestire quanto recuperato dalla lotta all'evasione in  infrastrutture e ricerca restituendo cosi' le tasse ''a cittadini e imprese che le hanno pagate onestamente''

   La lotta a chi opera nel sommerso dunque si conferma come priorita' del governo che promette: ''Man mano che l'evasione sara' riportata a livelli fisiologici, pari a quelli prevalenti in altri Paesi sara' possibile e utile una riduzione sostanziale del prelievo fiscale'', ha assicurato Visco.

   Il grosso del 'nero' - 198 miliardi su circa 250 (complessivamente tra il 16,6 e il 17,7% del Pil)- e' dunque nel terziario, particolarmente i servizi alle imprese e alle famiglie, seguiti dal commercio specialmente al dettaglio: si tratta di una valutazione in termini assoluti, in quanto servizi e commercio hanno un peso notevole nella nostra economia. Se si guarda invece alle percentuali di evasione del prodotto, allo stesso livello del terziario (22%) c'e' anche l'agricoltura (21%), mentre l'industria e' all'11%. Anche se si guarda al territorio in valori assoluti ''la dicotomia Nord-Sud tende a sparire'' e a conti fatti, sulla base delle dichiarazioni Irap, in Lombardia il sommerso e' pari a quello della Campania. Il lavoro irregolare invece colpisce il Sud quasi il doppio del Nord. Difficile pero' fare statistiche uniformi in quanto ''da un lato vi sono situazioni virtuose - spiega Visco - dall'altro settori economici e province in cui i tassi di irregolarita' superano il 50% e l'entita' dell'evasione e' perfino superiore alla base imponibile dichiarata''.

   Di qui la scelta di porre la lotta all'evasione tra le priorita' di politica economica e Visco senza mezzi termini definisce ''un'anomalia tutta nazionale'' la scelta dei condoni fatta negli anni precedenti. ''Non c'e' bisogno della  teoria economica ma del semplice buon senso - dice - per capire che in presenza di un'aspettativa di condono, aumenta l'inclinazione dei contribuenti ad evadere il fisco''. Controlli piu' serrati dunque e anche nuovi strumenti normativi che sono stati in parte gia' introdotti con il decreto di luglio, il decreto fiscale che accompagna la manovra e la stessa Finanziaria.

   I controlli non saranno solo sulle 'carte' per mettere a confronto ricavi e dichiarazioni dei redditi. La Guardia di  Finanza sara' chiamata anche a vigilare sulla posizione fiscale ''dei soggetti che conducono un tenore di vita elevato, in realta' non giustificabile in base ai redditi dichiarati'', ha detto il comandante del Corpo, generale Roberto Speciale. In arrivo anche uno screening particolareggiato sulle compensazioni Iva che lo stesso Visco nelle settimane scorse aveva detto che non possono essere piu' una sorta di bancomat.(ANSA).


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