LETTERA APERTA DI CINQUE DELEGATI COCER-GDF: OMBRE E LUCI, OPPORTUNITA' E ASPETTATIVE DELLA FINANZIARIA PER IL CORPO E IL SUO PERSONALE

martedì 19 dicembre 2006

Pubblichiamo una interessante lettera aperta dei delegati del Cocer Guardia di finanza De Matteis, Dori, Leotta, Scino e Zaccaria sui tagli apportati al bilancio del Corpo dalle finanziarie 2004-2007, su alcuni aspetti positivi che si rinvengono nella Finanziaria per l'anno prossimi e sulle opportunità che è assolutamente necessario cogliere nell'interesse del personale.

 

COMANDO GENERALE

DELLA GUARDIA DI FINANZA

CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA

 

LETTERA APERTA

 

 

In qualità di delegati del Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare (X Mandato 2006 - 2010) non possiamo e non vogliamo sottrarci certamente alle nostre responsabilità e quindi al dibattito politico che vede coinvolti tutte le parti sociali sull’importante tema annuale della finanziaria.

 

Assistiamo da almeno 4 anni a enormi tagli di spesa che incidono profondamente sulle disponibilità di bilancio del Corpo contraendo inesorabilmente le dotazioni dei pertinenti capitoli tanto da compromettere la funzionalità e l’operatività.

 

Con le ultime manovre finanziarie, compresa quella per l’anno 2006, il Corpo ha subito rilevanti tagli sui fondi per il funzionamento (es.: carburante, gestione ed esternalizzazioni delle mense, buoni pasto, equo indennizzo, cure termali, ecc.). Problemi, questi, sostenuti con forza dalla Rappresentanza militare, ma che non hanno trovato riscontro da parte del precedente esecutivo.

L’adeguamento delle risorse per la lotta alla criminalità che tanto impegna tutti i Governi nel finanziare il potenziamento delle istituzioni va  regolata, in modo da evitare che mezzi, strutture e tecnologie acquisiti con gli investimenti, restino solo parzialmente utilizzati per mancanza di fondi di gestione.

Altro tasto dolente è quello che riguarda l’appostamento di adeguate somme per il rinnovo del contratto di lavoro, ormai scaduto.

Infatti, il Governo del tempo ha destinato somme esigue per poter procedere a tale rinnovo, pari neanche alla cd. “vacanza contrattuale”, prevista per legge e che spetterebbe da aprile 2006.

 

Si aggiunga poi il progetto di riordino dei ruoli delle Forze armate e Forze di polizia che con la fine della scorsa legislatura ha concluso negativamente il suo iter parlamentare.

Tale progetto, fortemente contestato dalla stragrande maggioranza delle organizzazioni sindacali di polizia e dalla rappresentanza militare in quanto mancante di adeguati fondi per la realizzazione di un provvedimento teso a soddisfare le attese di tutto il personale interessato, circa 450.000 tra uomini e donne.

 

Di contro in questi anni si sono riscontrati:

a.      i 407 milioni di euro che alla fine di dicembre 2005, l’allora Governo ha generosamente ripartito tra i pubblici dipendenti del Ministero dell’economia e delle finanze attuando la legge n. 350/2003;

b.     la tentata riforma dei codici militari che, se approvata, avrebbe ghettizzato, ancor più il cittadino con le stellette allontanandolo dalla società civile, e sottoponendolo a norme penali e procedurali ad “hoc”, valide cioè solo per lui;

c.     la presentazione di un testo riguardante la riforma della rappresentanza militare che era fortemente involutivo dell’istituto stesso;

d.     la circolare dell’allora Ministro della Difesa che delegittimava il libero associazionismo.

 

Riconosciamo lo sforzo dell’attuale Governo nel reperire alcune risorse che soddisfano parte delle richieste fatte da questo Consiglio ed auspichiamo, per il futuro, che si trovino i necessari mezzi per risolvere i problemi riguardanti il trattamento economico degli operatori di polizia.

 

Nella manovra finanziaria in fase di approvazione vi sono anche alcune integrazioni sui capitoli di bilancio che riguardano, per l’anno 2007, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, l’istituzione di un fondo di parte corrente con una dotazione di 17 milioni di euro e un fondo di conto capitale con una dotazione di 12 milioni di euro, da ripartire, rispettivamente per le esigenze di funzionamento e le esigenze infrastrutturali e di investimento del Corpo, l’auspicio è che tali somme non vengano assolutamente limate .

Sarebbe ulteriormente auspicabile che in occasione delle tornate di negoziazione vengano stanziate risorse da destinare separatamente al trattamento economico principale ed al trattamento accessorio da calibrare – nella sede negoziale – in relazione alle peculiarità operative ed ordinative delle FF.AA e delle FF.PP..

 

In particolare, chiediamo fortemente l’istituzione di due distinti comparti di contrattazione/concertazione (uno per le Forze di polizia “Sicurezza” e uno per le Forze armate “Difesa”), in luogo di quello unico previsto, tenuto conto che le componenti presentano oggi più tratti distintivi che comuni, naturalmente il Corpo della Guardia di Finanza deve far parte a pieno titolo del comparto “Sicurezza”.

 

Valorizzare l’autonomia delle rappresentanze militari, nel segno della sentenza n. 449 del 17 dicembre 1999, con cui la Corte Costituzionale ha ribadito la necessità di adeguarle all’esercizio compiuto del diritto di tutela dei rappresentati, pur nel rispetto delle esigenze funzionali e delle peculiarità dell’ordinamento militare. Si tratterebbe di attribuire al COCER la figura di componente della delegazione Economia e finanze al tavolo della concertazione.

L’Applicazione uniforme delle norme contrattuali e sullo stato giuridico del personale, che escono dalla concertazione, devono ricevere disposizioni attuative con circolari direttamente dal Dipartimento della funzione pubblica per tutti, in modo tale da evitare difformità interpretative ed applicative, che sono poi fonte di contenzioso e costi aggiuntivi sia per l’amministrazione che per l’utente finale.

Ci preme evidenziare che questi ultimi provvedimenti senza oneri per il bilancio dello stato sono fortemente attesi dalla base tutta.

Crediamo che il merito maggiore della Rappresentanza militare, al di là dei risultati, sia quello di dare un impulso e un contributo fortissimo nell’accrescere la dialettica democratica e critica di tutto il personale militare nella società.

 

Roma, 19/12/2006

 

I DELEGATI

Enrico Zaccaria

Ippazio De Matteis

Salvatore Scino

Maurizio Dori

Franco Leotta

 


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