I delegati del Consiglio Centrale di Rappresentanza della Guardia di Finanza, Minervini, Trinx, Dalessandro, Taverna, De Matteis, Tisci, e  Leotta, denunciano la grave amarezza per il comportamento assunto dal Governo, che dopo aver promesso un  maxiemendamento sulla sicurezza, in cui sarebbero stati apportati miglioramenti economici agli esigui fondi appostati per il rinnovo contrattuale nella Legge Finanziaria, non ha mantenuto fede agli impegni assunti.

Appare palese che il Governo abbia soltanto voluto mitigare, con cinismo, le legittime rivendicazioni che gli Organismi di rappresentanza militare e le Organizzazioni sindacali di polizia hanno dovuto porre in essere a seguito del miserevole aumento per l’anno 2007 di circa 10 € mensili.

In particolare, il maxiemendamento prevede, esclusivamente, uno stanziamento suppletivo per gli anni 2007 e 2008, rispettivamente, di 40 milioni e  80 milioni di euro, che, tuttavia, non sono stati appostati sul trattamento principale ma, volutamente, sul trattamento accessorio, determinando, di fatto, un mero aumento potenziale e solo per una minima parte del personale.

Inoltre, il Governo aveva assunto l’impegno di ripristinare le spese per le cure delle infermità derivanti da ferite o lesioni riportate nell’espletamento del servizio e soppresse con la Legge Finanziaria per l’anno 2006 (Legge 23 dicembre 2005, n. 266).

Tali spese sono state effettivamente ripristinate, ma con l’esclusione di quelle derivanti dalle cure termali, che, gravanti pesantemente sul bilancio dello Stato, il Governo ha preferito far pesare su quello delle famiglie di chi ha subito infermità nell’espletamento dei servizi d’Istituto.

Questa grave disattenzione, per coloro che quotidianamente provvedono alla sicurezza della collettività, non trova analoghi trattamenti nell’attuale storia sociale della Nazione.

Ciò dimostra, ancora una volta, che i militari subiscono gli effetti delle scelte imposte unilateralmente dai Governi tutti, a causa della mancanza di tutele sindacali.

I DELEGATI  COCER

GUARDIA DI FINANZA