FINANZIARIA: SGAMBETTO CDL A SENATO,COMM.DIFESA DICE NO - FINANZIARIA:BARBOLINI(U),NESSUNA BOCCIATURA IN COMM. FINANZE - FISCO: PAISSAN (PRIVACY), NO ALL'ARCHIVIO SEPARATO PER I VIP - JANNONE(FI),UNIRE A SCONTRINO ANCHE UN GRATTA E VINCI - CARABINIERI:UNA

giovedì 30 novembre 2006

FINANZIARIA: SGAMBETTO CDL A SENATO,COMM.DIFESA DICE NO

DE GREGORIO VOTA CON CENTRO-DESTRA E CHIEDE RISORSE PER SETTORE

(di Alessandra Chini)

 

   (ANSA) - ROMA, 29 nov - Primo voto al Senato, primo sgambetto della Cdl alla manovra, primo grattacapo per la maggioranza sulla Finanziaria. Le commissioni sono chiamate a esprimere il proprio parere sulla manovra e capita che quello della Difesa (mentre tutti gli altri, Finanze a parte, sono favorevoli) che ha come presidente il 'frontaliero' Sergio De Gregorio, sia contrario.

   L'ex-Idv, tra l'altro, vota con la Cdl un documento che, in un primo tempo, doveva essere critico ma favorevole e bipartisan e, in mezza mattina, diventa contrario e con l'Unione che addirittura abbandona i lavori prima della conclusione della seduta. Nella maggioranza si tiene bassa la questione (''De Gregorio non mi stupisce'' osserva Anna Finocchiaro): il parere delle commissioni, si osserva, e' solo consultivo e non vincolante e al Senato, con i numeri esistenti, non e' raro che si verifichino 'incidenti' come questo. Insomma non e' una spallata, al piu' un piccolo sgambetto.

   Ma di certo il malumore c'e'. L'ex-partito di De Gregorio torna a 'scomunicarlo'. ''Oggi si fuga ogni ipocrisia – attacca il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi - e c'e' la definitiva presa d'atto che il presidente della commissione Difesa e' ormai organico al centrodestra e il giorno dopo le elezioni ha fatto armi e bagagli per dare il suo sostegno a Berlusconi''. E dall'Udeur a Rifondazione sono in molti a estrarre il cartellino giallo contro il presidente della commissione Difesa.

    De Gregorio si difende, spiegando che il suo comportamento e' stato dettato dalla necessita' di tutelare il suo settore dai numerosi tagli presenti in Finanziaria. ''Ricordo ai miei detrattori - puntualizza - che quest'anno la Difesa contribuisce a ripianare il deficit dello Stato con la disponibilita' di un patrimonio immobiliare che viene stimato in circa 30 miliardi di euro. Possibile che non possano tornare al settore 700 milioni di euro in piu' da destinare all'esercizio per l'ordinaria amministrazione, a un comparto fondamentale per la sicurezza dei cittadini e per l'immagine internazionale?''.

    De Gregorio, tra l'altro, se la prende anche con i senatori del Prc che, con l'annuncio della loro astensione, avrebbero contribuito al 'pasticcio'. ''Ieri - sottolinea - in una riunione con Forza Italia, il senatore Pasquale Giuliano mi aveva garantito che il suo gruppo avrebbe votato a favore del testo formulato da me e Nieddu e che proponeva il parere favorevole, poi dopo che il Prc ha annunciato la sua astensione Forza Italia si e' ritirata dall'accordo''.

    In effetti la commissione si era aperta con l'ipotesi di un testo bipartisan, molto critico ma favorevole sulla manovra e, al momento delle dichiarazioni di voto, i componenti del Prc in commissione avevano annunciato la propria astensione. A quel punto la Cdl aveva votato contro, 'battendo' una prima volta il centrosinistra anche a causa dell'assenza della senatrice dei Verdi-Pdci, Manuela Palermi (che poi la spieghera' come un errore di comunicazione con il parlamentare che la doveva sostituire). Il centrodestra aveva poi proposto lo stesso documento, con il parere, pero', questa volta contrario della commissione. Un testo sottoscritto da De Gregorio. Il centrosinistra abbandona i lavori e il centrodestra, con De Gregorio, approva il parere contrario per tredici voti a zero.

   Il Prc spiega che la propria posizione sulla questione e' sempre rimasta la stessa. ''In commissione Difesa – osserva Lidia Menapace - abbiamo sempre tenuto una posizione di leale appoggio al governo, pero' sottolineando ogni volta che, mentre la politica estera mostrava significative azioni nella direzione del multilateralismo la Difesa restava la stessa e il divario tra le due politiche ci inquieta''. Insomma l'astensione era annunciata e la decisione si e' addirittura rafforzata nel momento in cui si e' letto il testo (''che - attacca Menapace - De Gregorio aveva concordato con la Cdl senza consultarci'') che prevede anche un capitolo contro i tagli ai fondi per le forze armate.

   L'incidente' in commissione Difesa, comunque, riapre lo spettro dei 'frontalieri'. De Gregorio, che ha votato contro anche sul Dl fiscale su questo reitera le sue richieste. Anche in caso di fiducia, fa sapere che ''se non ci saranno risorse per la Difesa, dimostrero' agli operatori del settore che qualcuno ascolta il loro grido di dolore, segnalo'ando il mio dissenso''.(ANSA).

 

FINANZIARIA:BARBOLINI(U),NESSUNA BOCCIATURA IN COMM. FINANZE

MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SONO DA SEMPRE IN PARITA'

 

   (ANSA) - ROMA, 29 nov - ''La commissione Finanze non ha bocciato alcun parere, come sostengono il senatore Franco e altri esponenti della destra''. E' quanto precisa il senatore dell'Ulivo Giuliano Barbolini, relatore alla finanziaria in commissione Finanze che sottolinea come nella sua commissione ''come dovrebbe essere ormai ben noto da tempo, maggioranza e opposizione hanno una presenza paritaria''.

   ''Questa mattina, dunque, il parere del relatore, posto in votazione, - riferisce Barbolini - ha ottenuto tutti i suoi 13 voti. La maggioranza in commissione Finanze ha dunque dato pieno sostegno al governo, esprimendo un parere favorevole con osservazioni alla Finanziaria, per le parti di competenza della commissione stessa''.

   ''Alla fine, dunque, - spiega il relatore di maggioranza – la commissione non ha potuto esprimere il parere. Le osservazioni contenute nel parere del relatore, tuttavia,  si tradurranno in emendamenti''.

   Riguardo alle osservazioni, Barbolini dice che riguardano: ''il principio della destinazione di eventuali maggiori entrate da gettito, derivante dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscale, alla riduzione del carico fiscale; modifiche alle norme sulle successioni a beneficio dei soggetti portatori di handicap, nonché disposizioni per i soggetti diversi dai parenti in linea retta e con riguardo ai trasferimenti di impresa''.

   ''Su questo punto, come su altri aspetti contenuti nel parere, il sottosegretario Grandi - riferisce Barbolini – ha espresso la condivisione e l'impegno del governo. Purtroppo, ancora una volta - conclude il senatore dell'Ulivo - la Destra ha dimostrato un atteggiamento strumentale, del tutto indifferente al merito, fino al punto di votare contro anche su una proposta di integrazione di risorse per la Guardia di Finanza, sulla  cui situazione  gli esponenti della Cdl si erano detti preoccupati in occasione dell'audizione del comandante generale''.(ANSA).

 

FISCO: PAISSAN (PRIVACY), NO ALL'ARCHIVIO SEPARATO PER I VIP

 

   (ANSA) - ROMA, 22 nov - ''I Vip e i politici non hanno diritto a piu' privacy. Anzi, per chi ricopre un ruolo pubblico, il diritto alla riservatezza deve fare i conti con la necessita' della trasparenza. Rispetto ai dati fiscali, tutti dobbiamo avere la stessa tutela: Prodi, Berlusconi, Alex Del Piero e il signor Mario Rossi''. E' critico il giudizio di Mauro Paissan, componente del Garante per la privacy, rispetto alla proposta del viceministro Visco di istituire un apposito archivio per rendere meno accessibili i dati fiscali delle persone note.

   ''La protezione dei dati in possesso dell'Agenzia delle entrate þ continua Paissan - deve essere la stessa per tutti. O vogliamo introdurre una privacy di classe, graduata in base alla notorieta' e alla ricchezza? E' inaccettabile che, per curiosita' o per spionaggio, qualcuno entri nelle banche dati per rovistare nelle informazioni dell'avversario politico, del calciatore, della velina, o del vicino di casa. Percio', ben vengano maggiori controlli, migliori filtri, e il monitoraggio continuo degli ingressi nelle banche dati, come ha giustamente proposto Visco. Ma senza trattamenti privilegiati per i personaggi noti, perche' la privacy non puo' essere un privilegio di pochi''.

   ''E poi þ conclude Paissan þ mi chiedo come si fa a stabilire chi e' Vip e chi no, insomma chi avrebbe diritto all'archivio riservato e chi no. Il calciatore di serie A si', quello di B no? Il politico noto si' e i deputati peones no? L'attrice famosa si' e la velina no? Insomma la proposta mi sempre impraticabile, oltre che discutibile. Rafforziamo invece i controlli per tutti i cittadini''.(ANSA).

 

FISCO: JANNONE(FI),UNIRE A SCONTRINO ANCHE UN GRATTA E VINCI

ADOTTATO IN CINA, HA AUMENTATO L'EMISSIONE DI RICEVUTE

 

   (ANSA) - ROMA, 24 nov - ''Rilasciare un tagliando 'gratta & vinci' gratuito per ogni tot euro di spesa insieme allo scontrino fiscale'': a lanciare la proposta e' Giorgio Jannone di Forza Italia. ''L'obiettivo - spiega - e' quello di incentivare i consumatori a richiedere lo scontrino fiscale a commercianti ed esercenti copiando un modello gia' esistente in Cina''.

   ''In pratica - spiega - il consumatore potra' poi vincere una parte della somma spesa che gli verra' rimborsata direttamente dal commerciante. A quest'ultimo i premi saranno messi a disposizione dal ministero delle Finanze. Lo scontrino 'gratta & vinci', obbligatorio in Cina, - rileva Jannone - ha permesso di ottenere un incremento esponenziale degli scontrini rilasciati dai commercianti orientali. I clienti infatti hanno il vantaggio di poter vincere un premio senza alcun esborso aggiuntivo e, incentivati dal possibile premio, pare richiedano lo scontrino 'gratta & vinci' in percentuali vicine al 98%''.

   ''Insomma - conclude Jannone - un modo simpatico per incrementare i consumi e gli introiti delle casse dello Stato, senza ricorrere a politiche eccessivamente punitive e senza i controlli fin troppo invasivi e polizieschi introdotti con il decreto fiscale appena approvato dal Senato''.(ANSA).

 

CARABINIERI:UNAC; CONTROLLI MILITARI MALATI, VIOLATI DIRITTI

 

   (ANSA) - ROMA, 24 nov - ''L'emergenza criminalita' in tutta Italia e i tagli in Finanziaria alle forze dell'ordine portano i generali comandanti delle Regioni dell'Arma, di concerto con le procure militari, ad effettuare opera di 'monitoraggio e ammonimento', che per altro verso appare invece come minaccia e violazione di diritti costituzionali, verso tutti i carabinieri che hanno la sfortuna di ammalarsi e quindi di assentarsi per qualche giorno dal servizio''. Lo denuncia, in una nota, l'Unac, Unione nazionale Arma carabinieri.

   A sostegno di quanto sostenuto, l'Unac allega al comunicato una circolare, datata 2006, del comandante regionale dei carabinieri della Sardegna, il generale Gilberto Murgia, inviata ai comandanti dei vari reparti dipendenti.

   Nel documento (che fa riferimento ad una circolare del Comando generale dell'Arma datata 1 ottobre 2004) si legge che ''il procuratore militare della Repubblica, perdurando l'esigenza di verificare con ogni attenzione la legittimita' dell'assenza dal servizio dei militari per malattia (sempre in astratto suscettibile di integrare illeciti penali militari), sollecita una maggiore attenzione sul fenomeno, sottolineando che e' necessario verificare e valutare con attenzione le motivazioni dell'assenza per malattia del Reparto''. Il procuratore ha dunque ''chiesto di comunicare alla Procura militare, per quanto di competenza - si legge ancora nella circolare firmata dal generale Murgia - quelle situazioni che destino sospetto di illecito penale, secondo le previsioni delle norme incriminatrici previste dal codice penale militare di pace che, seppure affette da vetusta obsolescenza, sono sempre in vigore''. Il generale invita quindi i comandanti a ''porre la massima attenzione sul fenomeno segnalato dal procuratore militare e di attenersi a quanto dallo stesso disposto poiche' si sta registrando nei reparti un incremento delle assenze per malattia, molte delle quali potrebbero essere strumentali''.

   L'Unione nazionale Arma carabinieri, che e' membro di Euromil (l'Organizzazione europea delle associazioni militari), ''evidenziera' il tutto - si legge nel comunicato dell'Unac – in sede parlamentare europea per la palese violazione, continua in Italia, dei diritti costituzionali'' dei carabinieri. (ANSA).


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