GIUSTIZIA:PROCURATORE CUNEO, APPELLO ALLA POPOLAZIONE PERCHE' DENUNCI CASI CORRUZIONE - TRUFFA A REGIONE PIEMONTE - USURA: CONDANNATO E' NOMINATO CAVALIERE - GDF: MERCURIO, PROGETTO DI FORMAZIONE ANTI-FRODI COMUNITARIE

giovedì 30 novembre 2006

GIUSTIZIA:PROCURATORE CUNEO,TROPPI ANONIMI CI VUOLE CORAGGIO

APPELLO ALLA POPOLAZIONE PERCHE' DENUNCI CASI CORRUZIONE

 

   (ANSA) - CUNEO, 22 NOV - E' una tirata d' orecchi inaspettata quella che il procuratore di Cuneo, Alberto Bernardi, ha fatto ai cittadini del suo circondario in tema di corruzione e concussione nella pubblica amministrazione: ''Basta con la pratica della denuncia anonima, in continua espansione, non dovete avere paura di nulla e di nessuno''.

   L' appello l' ha letto stamani ai giornalisti, alla presenza del colonnello Enrico Maria Pasquino, comandante provinciale della Guardia di Finanza. Prende spunto dall' arresto, il 24 ottobre scorso, di un ufficiale delle Fiamme gialle, il tenente colonnello Maurizio Caboni, sorpreso il 24 ottobre scorso  a Fossano (Cuneo) mentre intascava una busta con denaro che gli era stato dato da un imprenditore (ma si trattava di una trappola).

  Le parole del Procuratore fanno scalpore in una tranquilla e ricca provincia, da sempre a basso tasso di fenomeni criminosi. Eppure Bernardi deve pensare che sotto sotto la corruzione sia assai piu' estesa di quanto appaia e che i rapporti fra i numerosi imprenditori cuneesi e la pubblica amministrazione non siano proprio adamantini: ''Chiedo ai cittadini di voltar pagina, se vogliamo davvero smascherare i concussori, i corrotti e i corruttori che si nascondono all' interno delle varie articolazioni della pubblica amministrazione e costituiscono una vergogna nazionale che non ha eguali in Europa''.

   Il procuratore ha ricordato che il successo nell' indagine che ha riguardato l' ufficiale della Gdf colto con le mani nel sacco e' stato ''raggiunto grazie all' imprenditore che ha denunciato l' accaduto''. Ed ecco allora l' incitamento a non avere paura, ne' ''della pubblica amministrazione, ne' dei responsabili dei pubblici uffici e delle istituzioni, perche' e interesse di tutti che le pecore nere siano scoperte e punite''.

   Bisogna dunque ''diffondere la cultura e la pratica della legalita''', anche se, conclude, ''bisogna evitare le generalizzazioni ingiuste e dannose''. (ANSA).

 

TRUFFA A REGIONE PIEMONTE, CONDANNATO ON. BRIGANDI'

VICENDA RISALE A 2003, PARLAMENTARE LEGA ERA ASSESSORE

 

   (ANSA) - TORINO, 24 NOV - Il deputato leghista Matteo Brigandi' e' stato condannato a due anni di reclusione dal tribunale di Torino per una vicenda legata a una truffa ai danni della Regione Piemonte. La sentenza e' stata emessa questa mattina, e riguarda la posizione di altre sette persone.

   Brigandi', che alle ultime consultazioni per il rinnovo del Parlamento e' stato eletto in Lombardia, e' stato chiamato in causa nella veste di assessore al legale e al commercio estero della precedente giunta regionale di centrodestra. La figura centrale del processo era considerata quella di Agostino Tocci, commerciante d' auto di Moncalieri (Torino) che nel 2003 riusci' ad ottenere dalla Regione - con l' aiuto di Brigandi', secondo l' accusa - un indennizzo non dovuto di due milioni e 800 mila euro per i danni patiti dalle alluvioni del 1994 e del 2000. Allo stesso Tocci sono stati inflitti tre anni di carcere, condonati per effetto dell' indulto.

   I giudici del tribunale hanno inflitto in tutto sei condanne, di cui due (a quattro mesi di reclusione) per i finanzieri Gianni De Gaudenz, gia' comandante del terzo gruppo del nucleo regionale, e Silvio Bean, maresciallo, che tra il 1999 e il 2000, durante una verifica fiscale sulle aziende di Tocci, avrebbero ricevuto da lui un' auto a prezzo scontato. Assolto un commercialista che aveva avuto un ruolo marginale.

   Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza e dal pm Andrea Padalino, che in aula ha anche sostenuto la pubblica accusa. La Regione Piemonte si e' costituita parte civile e ha ottenuto un risarcimento complessivo di 255 mila euro. (ANSA).

 

USURA: CONDANNATO E' NOMINATO CAVALIERE,POLEMICHE A FROSINONE

PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ANTIRAKET SI RIVOLGE A MINISTRI

 

   (ANSA) - ROMA, 29 nov - E' polemica a Frosinone sul titolo di cavaliere di cui e' stato insignito ieri in prefettura di Frosinone un ex maresciallo della Guardia di Finanza, Gabriele Sferra, che nei mesi scorsi e' stato condannato, con il patteggiamento, a tre anni di reclusione per concussione e corruzione nellþambito di un'indagine condotta dalla Polizia Giudiziaria e che aveva portato all'arresto per usura, oltre che del sottufficiale anche di altre persone.

   Il presidente dell'associazione anti racket di Cassino, Michele D'Alessio ha scritto al procuratore capo di Frosinone Margherita Gerunda, responsabile del pool anti usura, al ministro di Giustizia Clemente Mastella, a quello dell' Interno Giuliano Amato ed al commissario straordinario del Governo per le iniziative anti racket Raffaele Lauro. ''Eþ con grande stupore che ho letto che l'ex sottufficiale della Guardia di Finanza, il luogotenente Gabriele Sferra - ha scritto DþAlessio a Gerunda - da lei indagato per gravi fatti d'usura, corruzione e concussione, e' stato insignito della nomina di Cavaliere della Repubblica. A consegnare l'attestato e' stato il prefetto in persona. Tutto cio' mi ha profondamente scioccato sia come uomo sia come presidente dellþassociazione anti-usura di questa provincia''.

   D'Alessio ha aggiunto di non poter credere che Sferra ''possa essere stato inserito nella rosa di lavoratori e personalita' che, nella nostra provincia, si sono contraddistinti per grande senso di rettitudine e di moralita' esaltando, come detto direttamente dal Prefetto nel corso della cerimonia, la valenza dellþeroismo del quotidiano 'attraverso i lati migliori del proprio essere uomo ed esercitando compiutamente il proprio dovere'. Non riesco a comprendere come il prefetto abbia acconsentito a tale premiazione. Se la massima autorita' dello Stato nella nostra provincia non e' in grado di contraddistinguere il bene dal male, il marcio dallþonesto, bene, gentile Procuratore, e' inutile che Lei continui a sostenere la nostra battaglia contro questa piaga sociale che ha raggiunto dimensioni molto preoccupanti in tutto il Frusinate''. (ANSA).

 

GDF: MERCURIO, PROGETTO DI FORMAZIONE ANTI-FRODI COMUNITARIE

 

   (ANSA) - ROMA, 27 nov - Si chiama 'Mercurio'. Obiettivo del progetto, presentato oggi al comando generale della Guardia di Finanza, e' quello di ''realizzare una specifica attivita' formativa in materia di contrasto alle frodi comunitarie nel settore dei fondi strutturali e delle spese dirette, da rendere fruibile attraverso il ricorso alla metodologia e-learning, cioe' l'apprendimento elettronico a distanza''.

   Il progetto Mercurio - che e' in parte finanziato dalla Commissione europea-Olaf (l'Ufficio europeo per la lotta antifrode) - prevede dei corsi il cui contenuto sara' curato da personale qualificato delle Fiamme gialle, ''sulla base anche delle esperienze operative - si legge in un comunicato della Gdf - maturate nello specifico comparto. La formazione sara' erogata a favore di 3.000 appartenenti al Corpo e di circa 500 funzionari di organismi europei, impiegati nelle strutture che operano a tutela degli interessi finanziari della Comunita' europea''.

   Il generale Roberto Speciale, comandante della Guardia di Finanza - presente all'incontro, insieme al sottocapo, Paolo Poletti, e a rappresentanti dell'Olaf e dei 12 organismi comunitari presenti all'iniziativa - ha espresso il suo ''vivo compiacimento'' per il progetto, che ''si colloca - ha detto - nell'ambito della lotta alle frodi comunitarie. E' un innovativo sistema di formazione del personale che consentira', pur in una logica di contenimento di costi, di qualificare e specializzare un'ampia platea di addetti ai lavori''. (ANSA).


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