IMMIGRAZIONE: IN ARRIVO 300 FINANZIERI IN SPORTELLI UNICI - FINANZIARIA: STRETTA SU TAGLI - SICUREZZA: SIULP, A MILANO SOTTORGANICO E VOLANTI A PEZZI - CARABINIERI: COCER CHIEDE INCONTRO A PARISI - DE GREGORIO PRESENTA MOVIMENTO

lunedì 25 settembre 2006

IMMIGRAZIONE: IN ARRIVO 300 FINANZIERI IN SPORTELLI UNICI

DE LUCA, CONTRIBUIRANNO AD ESAMINARE DOMANDE PERMESSO DI LAVORO

 

   (ANSA) - ROMA, 22 set - Negli sportelli unici per l'immigrazione - impegnati nell'esame delle richieste di permesso per lavoro - sono in arrivo 300 agenti della Guardia di Finanza. Lo ha detto Cristina De Luca, sottosegretario alla solidarieta' sociale, che ha la delega in tema di immigrazione.

   L'iniziativa e' frutto di un'intesa fra il ministero dell' interno e la Guardia di Finanza e rappresenta un supporto – ha precisato il sottosegretario - nella mole di lavoro che si trovano ad affrontare le strutture a cui spetta di validare la correttezza delle domande di permesso di lavoro da parte di stranieri.

   Non e' possibile al momento, per De Luca, stimare quanti dei 170 mila permessi previsti dal primo decreto flussi siano stati coperti, resta comunque ancora un ''considerevole numero. E tutta la procedura - ha osservato - dovra' essere conclusa in tempi accettabili. Noi abbiamo ereditato una situazione complessa''.

   Il sottosegretario, sottolineando la stretta collaborazione fra il ministero della solidarieta' sociale e il ministero dell'interno, ha confermato che l'obiettivo - tenuto conto anche del secondo decreto flussi che prevede 350 mila permessi ma che ancora deve essere operativo - e' di concludere l'istruttoria delle richieste entro marzo 2007.

   Per accelerare l'esame delle domande (complessivamente sono oltre 500 mila), il ministero di cui e' sottosegretario De Luca sta per firmare un protocollo d'intesa con i patronati e le associazioni di imprenditori affinche' anche da loro giunga una collaborazione in termini di personale. (ANSA).

 

FINANZIARIA: STRETTA SU TAGLI, MANCANO ANCORA 6-8 MLD/ANSA

STUDI SETTORE, REVISIONI OGNI 3 ANNI;PIU' NO TAX AREA PENSIONATI

 

   (ANSA) - ROMA, 23 set - Settimana decisiva per la Finanziaria e il governo e' concentrato ora sulla partita dei tagli alla spesa. L'obiettivo di cui si e' parlato finora era quello di arrivare a una ventina di miliardi (i restanti 10 arriverebbero dalla voce entrate) ma restano forti le pressioni per ridurre la parte dei risparmi puntando di nuovo a un rilancio  delle entrate che gia' hanno fatto diminuire la manovra da 35 a 30 miliardi. Al momento l'unica cosa certa sono i 3 miliardi di risparmi della sanita', dopo l'intesa di ieri. Restano aperti gli altri 3 capitoli: pensioni e soprattutto pubblica

amministrazione e enti locali. Secondo le prime indicazioni i ministeri dovrebbero contribuire con risparmi per almeno 3-4 miliardi di euro, mentre dal complesso delle autonomie locali se ne attendono 4-5. Per le pensioni finora si e' parlato di un paio di miliardi. Quindi mancano all'appello tra i sei e gli otto miliardi di risparmi ed e' su questo che si giochera' la prossima settimana.

   Si limano anche gli ultimi dettagli anche per altre misure, come quelle per gli studi di settore, lo strumento fiscale con cui i lavoratori autonomi pagano le tasse: si va verso una revisione triennale. Per quanto riguarda lo sviluppo, invece, si quantificano le risorse per il bonus Sud: 1,5 miliardi di euro.

   - MINISTERI, UN CONTO DA 3-4 MLD. Ma non ci sara' uno strumento ''alla Gordon Brown''. Ciascuna delle amministrazioni dovrebbe presentare nei prossimi giorni la lista dei ''risparmi strutturali'', come insistono fonti del governo, da mettere in campo. Si va dagli accorpamenti degli uffici all'ottimizzazione nell'utilizzo della forza lavoro, dagli insegnanti alle forze dell'ordine. Altro giro di vite e' previsto per consulenze e commissioni. Nella mare magnum della spesa della p.a. dovrebbero arrivare anche risparmi fino a 1-1,5 miliardi di euro dalla cancellazione di comitati inutili.

   - ATTESI 4-5 MLD DA ENTI LOCALI, SI RAGIONA SU SALDI. Il conto piu' o meno e' stato gia' presentato, anche se solo sui tavoli tecnici, agli interessati: 1,8 mld di risparmi sono attesi dalle regioni, 2,4 dai Comuni (anche se il vicepresidente dell'Anci Fabio Sturani ha gia' definito ''insopportabile'' l'ipotesi di questa riduzione), oltre 1 mld dalle autonomie a statuto speciale e dagli altri enti. E sempre per gli enti locali non ci sara' piu' la clausola del tetto di spesa: nella Finanziaria - ha riferito il sottosegretario agli interni, con delega alla finanza locale, Francesco Bonato - saranno adottati ''parametri legasti, in termini generali, al saldo di bilancio piuttosto che al tetto di spesa''.

   - STUDI SETTORE, REVISIONI OGNI TRE ANNI. Non piu', dunque, ogni 4 anni. Lo riferisce il sottosegretario all'Economia Mario Lettieri. Allo studio anche l'ampliamento della platea degli imprenditori interessata allo strumento fiscale, dagli attuali 5,16 milioni di fatturato a 7,5 milioni. Si includerebbero cosi', oltre ai lavoratori autonomi, anche le piccole imprese. Intanto la Cgia di Mestre ha calcolato che nel 2006 sono stati rivisti 47 dei 202 studi di settore e per lo piu' si e' trattato di ''rivisitazioni al rialzo''.

   - NO TAX AREA, VERSO AMPLIAMENTO PER PENSIONATI. Da 7.000 a 7.500 euro come i lavoratori attivi. Per la parte di taglio di cuneo fiscale riguardante i lavoratori si pensa anche alla restituzione del fiscal drag attraverso detrazioni o deduzioni fiscali (se si scegliesse il taglio dell'imponibile ci sarebbe un ulteriore crescita del numero di contribuenti che rientrano nella no tax area).

   - D'ANTONI, 1,5 MLD PER IL BONUS SUD. Il credito di imposta per nuovi investimenti o nuova occupazione nel Mezzogiorno, tra le misure del pacchetto sviluppo della Finanziaria, ''va rifinanziato - ha detto il vice ministro allo Sviluppo Sergio D'Antoni - per almeno ai mille milioni di euro da aggiungere ai 500 disponibili''.(ANSA).

 

SICUREZZA: SIULP, A MILANO SOTTORGANICO E VOLANTI A PEZZI

 

   (ANSA) - MILANO, 19 SET - Sottorganico cronico, scarsezza di fondi, mezzi inadeguati, tra cui, in particolare, ''un'emergenza nella dotazione di auto di servizio'': e' questo il quadro che il Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori di Polizia, ha fatto, stamani, della situazione a Milano.

   ''La Questura di Milano, in base alla pianta organica stabilita dal decreto ministeriale del '91, dovrebbe avere a disposizione 4.026 uomini, ne ha invece 3.945 - ha detto Orlando Minerva, segretario provinciale del Siulp -; la Polizia ferroviaria dovrebbe averne 631, ne ha 398; la Stradale 414 ma ha solo 307 agenti''. ''E tutto questo tenendo presente che si tratta di organici stabiliti oltre dieci anni fa, che non sono stati aggiornati neppure dopo l'11 settembre'' gli ha fatto eco Gabriele Ghezzi, esponente del Siulp.

   L'emergenza piu' importante, pero', rimane quella delle auto: ''Le Fiat Marea presenti nel parco auto del locale Ufficio di prevenzione generale sono in totale 144 - si legge in una nota - ma solo 34 sono utilizzabili''. Nei giorni scorsi la stessa denuncia era stata fatta anche da un altro sindacato, il Siap: entrambe le rappresentanze sindacali chiedono ora a gran voce che arrivino al piu' presto le nuove Alfa 159 ''che sono gia' disponibili in alcune altre citta'''.

   In sostanza, secondo quanto si e' appreso, a causa della scarsezza di veicoli, gli agenti di un turno di Volanti quando smontano dal servizio vengono in pratica sostituiti dai colleghi del turno successivo sulle stesse auto. Mezzi che peraltro hanno gia' sulle spalle centinaia di migliaia di chilometri ''con grave rischio per chi li guida, spesso in condizioni estreme''. (ANSA).

 

CARABINIERI: COCER CHIEDE INCONTRO A PARISI

DOPO PROCEDIMENTO DISCIPLINARE CONTRO DELEGATI SICILIA

 

   (ANSA) - ROMA, 20 set - Un incontro urgente con il ministro della Difesa, che ''chiarisca i termini dei rapporti con il comando e salvaguardi il Consiglio ed i suoi rappresentati nelle loro attivita'''. Lo chiede il Cocer, che esprime ''rammarico e risentimento per l' accanimento nei confronti dei delegati del Cobar Sicilia e del Cocer''.

    Il comandante di corpo della Regione Cc Sicilia, spiega l' organismo, ha sottoposto rappresentanti del Cobar Sicilia e del Cocer ad un ''procedimento disciplinare'' per ''rimarcare la subordinazione della rappresentanza agli stati maggiori: questo il messaggio che si coglie dai fatti e dalle altre centinaia e centinaia di piccoli e grandi ostacoli posti in atto dai comandi negli anni, per limitare lo sviluppo del Cocer, Coir e Cobar''.

   Il Cocer carabinieri non e', sottolinea, ''e non vuole essere un 'sindacato' di comodo e ha il dovere di salvaguardare la genuinita' e la rappresentativita' dell' organizzazione, l'unica chiamata a tutelare i carabinieri (anche se con armi spuntate); per questo non e' disposto a farsi addomesticare dallo Stato Maggiore e ha chiesto oggi un incontro al ministro''. (ANSA).

 

DE GREGORIO PRESENTA MOVIMENTO, CON ME 7 PARLAMENTARI

MA NIENTE NOMI;'ROMPIAMO SISTEMA' E ANNUNCIA SOLDI USA PER PONTE

(di Marcello Campo)

 

   (ANSA) - ROMA, 19 SET - La maggioranza che sostiene il governo Prodi perde un preziosissimo voto nell'aula di Palazzo Madama, dove lo scarto con la Cdl e' notoriamente minimo. Dopo indiscrezioni e interviste, il presidente della comissione Difesa di Palazzo Madama, Sergio De Gregorio, ufficializza il suo addio all'Italia dei Valori e, in una sfarzosa sala dell'Hotel parco Dei Principi, battezza la sua nuova creatura, il movimento politico 'Italiani nel Mondo'. E in questa sede avverte Romano Prodi: ''Se il governo porra' la fiducia senza confrontarsi con l'opposizione, non la votero'. Se capitera' sulla Finanziaria, valutero' caso per caso''.

   Per capire la portata dell'operazione bisogna sapere quanti senatori lo seguiranno, ma su questo punto resta il mistero. Berlusconi nei giorni scorsi si diceva convinto che sarebbero stati una ventina i senatori pronti a mollare l'Unione, ma il vulcanico senatore napoletano oggi tiene le carte coperte. Per ora, accanto a lui si presenta solo la leader storica delle casalinghe italiane, Federica Rossi Gasparrini, anche lei deputato eletto con l'Italia dei Valori. Ma, assicura De Gregorio, la base parlamentare sara' piu' ampia: ''Oggi non posso fare i nomi pubblicamente ma vi assicuro che avremo una pattuglia di almeno 3 senatori e 4 deputati. Molto presto saranno loro a dichiararsi''.

   I cronisti chiedono se tra loro ci siano Francesco Cossiga e Pietro Fuda, ma lui si schermisce: ''Cossiga vede con grande simpatia il nostro progetto, quanto a Fuda sta vivendo un grande travaglio personale ma non credo che verra' con noi. Piuttosto entreranno molti parlamentari eletti all'estero''.

   Ma gli obbiettivi di De Gregorio vanno ben aldila' del mettere in crisi un governo. ''Vogliamo l'autodeterminazione di tutti quei parlamentari stanchi di seguire indicazioni dei partiti che ormai non condividono piu'. E per farlo - aggiunge - puntiamo alle larghe intese, un modo per rompere questo bipolarismo, un sistema in cui i due poli guerreggiano in modo sterile''. E prosegue con un tono grave: ''Vaste fasce delle forze armate guardano con attenzione il nostro progetto di grande centro...''. Un riferimento che fa il paio con un altro passaggio del discorso di De Gregorio: ''Non saro' io a far cadere Prodi ma voglio vedere cosa accadra' quando, magari fra tre mesi, Dio non voglia, ci saranno difficolta' in Libano e in Afghanistan. Voglio vedere cosa succedera' quando la sinistra estrema chiedera' il ritiro dei nostri soldati''.

   Un punto fermo del nuovo Movimento e' il rapporto strettissimo con gli Usa e in particolare con i ''nostri fratelli'' italiani residenti oltreoceano. Entrando nella sala,

De Gregorio, in qualita' di presidente della commissione Difesa del Senato, annuncia ''una collaborazione strettissima'' con il suo omologo nel Senato Usa, l'italo-americano Riccardo Santorum.

   Ma il suo entusiasmo filo-atlantico va oltre. Reduce della manifestazione a favore del Ponte sullo Stretto organizzata dal movimento di Raffaele Lombardo, De Gregorio annuncia orgoglioso che ''un ricchissimo fondo previdenziale di 60 bilioni di dollari, che fa capo a una grandissima organizzazione italo-americana, la Niapac (National Italo-American Political action Commettee), e' pronta a finanziare la costruzione del ponte''. Presente in prima fila il responsabile del fondo, Mr. Amato Berardi, che in un italiano zoppicante dalla forte inflessione partenopea conferma l'interesse sul progetto. Ma non solo. De Gregorio annuncia che fondera' presto ''Radio Kabul'' una emittente libera che ''aiutera' i nostri soldati in quella terra tanto sfortunata''.

   Alla conferenza stampa intervengono anche l'ex azzurro Jannuccilli, Maria Pia Dell'Utri, moglie del fratello gemello di Marcello, la principessa Josephine Borghese e alcune altri esponenti della diaspora democristiana, la Dc di Sandri e l'ex andreottiano Publio Fiori, che ha ingaggiato un braccio di ferro con Gianfranco Rotondi in un'altro spezzone della ex Dc. ''Non aderisco a questo progetto a cui riconosco coraggio – spiega l'ex vicepresidente della Camera - ma credo che assieme potremo lavorare a un centro popolare anche in Italia. So che Mastella ci sta, ora speriamo anche in Cossiga e vediamo che accade''. (ANSA).


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