FISCO: CONTRIBUENTI IVA, VERSAMENTI ON LINE OBBLIGATORI - IVA AUTO;VARATO DECRETO-BLITZ, RIMBORSI NEL 2007 - VISCO;NO A QUOZIENTE FAMIGLIE,SI' A TASSA SUCCESSIONE

domenica 17 settembre 2006

FISCO: CONTRIBUENTI IVA, VERSAMENTI ON LINE OBBLIGATORI

MA NO SE NON SI POSSIEDE CONTO CORRENTE, POSTE ADERIRANNO PRESTO

 

   (ANSA) - ROMA, 14 set - Scatta dal primo ottobre l' obbligo del versamento telematico per i contribuenti possessori di partita Iva. Il versamento potra' essere fatto direttamente (via internet o con moderni sistemi di home banking) oppure attraverso un intermediario autorizzato, come i commercialisti e i Caf. Sono pero' previsti anche casi particolari: cosi' chi non ha a disposizione un conto corrente (magari lo possiede ma e' bloccato) puo' ricorrere ai moduli cartacei. I titolari di conti postali, invece, potranno attivare la procedura ''fai da te'' solo sul filo di lana: le Poste hanno infatti assicurato all' Agenzia delle Entrate di essere pronte in vista della scadenza.

   Il cambiamento in arrivo per i titolari di partita Iva e' notevole. Cosi' l' Agenzia delle Entrate e' intervenuta con una dettagliata nota per fornire chiarimenti. Eccoli.

   - SENZA PARTITA IVA? NON C'E' OBBLIGO ON LINE: I contribuenti non titolari di partita Iva restano esclusi dall'obbligo e potranno continuare a effettuare i versamenti con modello F24 presso gli sportelli degli uffici postali, delle banche o dei concessionari della riscossione. Ovviamente anche per loro e' pero' possibile utilizzare la procedura di versamento on line.

   - ON LINE ''FAI DA TE'': I titolari di partita Iva che devono effettuare il versamento unitario delle imposte e dei contributi per via telematica e possono farlo anche direttamente. Due le modalita': 1) mediante lo stesso servizio (Entratel o Fisconline) seguendo gli stessi criteri e modalita' utilizzati per la presentazione telematica delle dichiarazioni 2) ricorrendo ai servizi di remote/home banking (CBI) offerti dagli istituti di credito.

   - IL RUOLO DEGLI INTERMEDIARI: I versamenti telematici possono essere fatti tramite gli intermediari abilitati a Entratel che possono effettuarli tramite Entratel o tramite servizi di home banking.

   - ON LINE ANCHE DALL' ESTERO: l'obbligo di versamento telematico delle imposte ricade anche sui contribuenti non residenti in Italia, se possiedono la partita Iva. Questi ultimi, per ovvi motivi di semplificazione, possono ricorrere al sistema di pagamento Target, del tutto assimilabile alle modalita' telematiche sopra richiamate.

   - NECESSARIO CONTO CORRENTE: Chi esegue i versamenti tramite i servizi telematici del Fisco - spiega l' Agenzia dell Entrate - deve essere titolare di un conto corrente bancario presso una banca convenzionata con l'Agenzia stessa (l'elenco e' reperibile sempre sul sito Web delle Entrate). E' opportuno precisare che la richiesta di addebito del versamento F24 deve essere effettuata indicando le coordinate bancarie di un conto di cui il debitore e' intestatario, o cointestatario con abilitazione a operare con firma disgiunta.

   - PRESTO ANCHE LE POSTE: Le Poste Italiane - e' scritto nel comunicato dell' Agenzia delle Entrate - si e' impegnata a sottoscrivere la convenzione in tempo utile per poter rendere operativi i conti correnti dei propri clienti soggetti all'obbligo normativo''.

   IL RISCONTRO DEL VERSAMENTO: l'Agenzia fornisce, per ogni file contenente F24 trasmesso telematicamente via Entratel o Fisconline, tre ricevute: la prima, di conferma di avvenuta accettazione del file contenente lþF24 da parte del sistema; la seconda, di conferma della presa in carico di ciascun versamento e della correttezza formale dei dati a esso relativi; la terza, con l'esito della richiesta di addebito sulla base di quanto comunicato dalla banca. Per i versamenti eseguiti a partire dal 1ø ottobre 2006, la copia del modello F24 sara' sostituita da un estratto conto semestrale, che rendicontera' tutti gli addebiti di F24 effettuati nel periodo.

  - POSSIBILE ANNULLARE VERSAMENTO: L'Agenzia delle Entrate offre la possibilita' di annullare i versamenti telematici inviati dagli intermediari via Entratel, mediante l'apposita funzione disponibile nell'applicazione omonima. Questa opportunita', tuttavia, e' sfruttabile entro il quint'ultimo giorno precedente la data dell'addebito indicata nel F24. Presto ci sara' anche lþestensione della possibilita' di annullare i versamenti ai singoli contribuenti che operano direttamente per via telematica ed anche un ampliamento dell'intervallo temporale per poter cancellare il pagamento fino al penultimo giorno lavorativo prima della scadenza.

   - ON LINE DA GENNAIO ANCHE CON LINUX. I contribuenti che utilizzano la piattaforma Linux sul proprio computer, il cosiddetto sistema open source, non potranno ancora fare i versamento on line ''fai da te''. L'Agenzia sta progressivamente rilasciando le versioni adeguate. DI una prima versione Web di F24 online e' previsto il debutto per gennaio 2007.

   - CASI PARTICOLARI: Il fisco concede la possibilita' di pagare con il modello F24 cartaceo in alcuni casi particolari: per gli F24 prederminati, nel caso di versamenti rateali in corso; per chi puo' beneficiare di crediti soltanto presso i concessionari della riscossione. L' ultima possibilita' di ricorso al cartaceo e' prevista per i ''contribuenti impossibilitati a utilizzare conti correnti'' per ''cause oggettive''.(ANSA).

 

FISCO: IVA AUTO;VARATO DECRETO-BLITZ, RIMBORSI NEL 2007

VISCO, COSTERA' MOLTI MILIARDI, PILLOLA AVVELENATA DI BERLUSCONI

 

   (ANSA) - ROMA, 15 set - Il governo mette un primo tampone per turare la falla ''da molti miliardi'' che rischia di danneggiare i conti pubblici. Con un Consiglio dei ministri-blitz,il governo ha varato un decreto che regolamenta i meccanismi di rimborso per attuare la sentenza sulla detraibilita' dell' Iva per le auto resa nota solo ieri dalla Corte di Giustizia europea. Entro un mese sara' messo a punto il modulo di rimborso, mentre la domanda andra' presentata entro il 15 dicembre.

    I rimborsi scatteranno, chiaramente, dal 2007. ''Temevamo il ricorso a meccanismi di compensazione disordinata'', ha ammesso il vice-ministro per l' Economia Vincenzo Visco facendo riferimento al rischio di 'buchi' che si sarebbero potuti aprire sul gettito delle entrate fiscali gia' lunedi', con i prossimi versamenti Iva.

   Ma Visco punta anche il dito sulle responsabilita' del precedente esecutivo. ''La necessita' di superare la indetraibilita' dell' Iva per le auto aziendali era nota da molti anni - ha detto Visco - Fin dal 2000 il governo del tempo aveva iniziato un processo di rientro graduale, concordando con la Commissione una prima riduzione della percentuale di indetraibilita' dal 100 al 90%, per rientrare entro i limiti di deroga ammessi dalla commissione (50%). Il governo Berlusconi per imperizia, incompetenza, trascuratezza e irresponsabilita' ha ignorato la questione ed ha evitato di intervenire pur avendone tutto il tempo, dal momento che il ricorso a Bruxelles risale al 2004. Si tratta dell' ennesima 'pillola avvelenata' trasmessa dal Governo Berlusconi al Governo Prodi, alla quale adesso andra' posto rimedio''.

    A rimandare le accuse al mittente e' pero' Gianfranco Conte (Fi) secondo il quale ''Visco deve pagare i debiti da lui creati'' visto che ''e' Visco che ha volutamente lasciato la pillola avvelenata della detraibilita' Iva sull'auto. Se il ministro considerava urgente l'accoglimento delle indicazioni della Ue avrebbe potuto fare nel 2000 quello che il governo ha fatto oggi''.

    Il conto, per lo Stato, sara' salato. Visco parla di ''parecchi miliardi, di certo alcuni miliardi'' anche se non sottoscrive alcuna stima. ''Sono conti complessi che al momento non siamo in grado di fare'', dice spiegando che i rimborsi torneranno indietro fino al 2003 ma che bisognera' anche prevedere modifiche per il futuro. Queste dovranno passare per un confronto con l' Unione europea. Ovviamente il governo - ammette Visco - ''dovra' studiare modifiche integrative''. ''Siamo bravi - ha ironizzato il vice-ministro rispondendo a chi gli chiedeva maggiori informazioni - ma non siamo ancora in grado di trovare una soluzione in meno di 12 ore''. Certo pero' ''sarebbe ragionevole pensare, anche se non e' detto'' che le misure che compenseranno l' esborso possano riguardare a chi beneficera' della detraibilita'.

   Il governo dovra' ora mettere a punto il modulo di rimborso, rispettando la sentenza ma anche evitando danni maggiori. Dovra' indicare la percentuale di uso aziendale delle auto ''promiscue'' e anche prevedere - ha aggiunto l' esponente fiscale - che ''ad una maggiore detraibilita' dell' Iva fanno

riscontro minori spese che si possono dedurre ai fini dell'Ires-Irpeg e dell' Irap'': in pratica da una parte si prende e dall' altra si da'. Il decreto varato in tutta corsa nel Consiglio dei Ministri, presieduto da Giuliano Amato proprio perche' molti ministri sono fuori in missione, fissa i termini per le domande di rimborso ma di fatto sposta anche al 2007 l'esborso ''di cassa''. L' impatto di circa 2,5 miliardi per anno, invece, potrebbe essere spalmato sulla ''competenza'' dei vari anni.

   Ma la Corte di Giustizia europea ha sul tavolo anche altri dossier che potrebbero trasformarsi in ulteriori tegole per i conti pubblici. C'e' quello sulla detraibilita' dei telefonini aziendali ma soprattutto quello sull' Irap, accusata di essere una ''doppia imposizione'' rispetto all' Iva. ''Attendiamo fiduciosi la sentenza - afferma Visco che e' anche il padre dell' imposta che ha sostituito 7 diversi balzelli - C'e' stata allora una autorizzazione dell' Ue e poi, come dimostrano molti studi, l' Irap non ha nulla a che fare con l' Iva''.(ANSA).

 

FISCO: VISCO;NO A QUOZIENTE FAMIGLIE,SI' A TASSA SUCCESSIONE

MA SOLO PER I REDDITI ALTI; NON SONO NE' DRACULA NE' ROBIN HOOD

 

   (ANSA) - ROMA, 13 set - No al quoziente familiare, il meccanismo di tassazione che divide i redditi per il numero dei componenti familiari, ''che favorirebbe i piu' ricchi''. Si invece al ritorno della tassa di successione, ma solo per i grandi patrimoni. Ad affermarlo e' il viceministro all'Economia Vincenzo Visco in una intervista al settimanale ''Famiglia Cristiana''. ''Non sono ne' Dracula ne' Robin Hood'', commenta il viceministro, spiegando che il governo e' fatto di persone oneste che cercano di ''applicare la legge e possibilmente migliorarla''.

   ''Penso - afferma il viceministro del governo Prodi – che l'introduzione di un quoziente famigliare sia una soluzione del tutto sbagliata, perche' il quoziente familiare serve alle famiglie ricche e con uno dei coniugi che non lavora. Il problema sono i figli. Se uno ha la moglie casalinga perche' e' ricco e la signora va in palestra a divertirsi, non vedo alcun motivo per dimezzare il reddito tra i due coniugi per abbattere l'aliquota. Il problema e' fare una politica per la famiglia. Il quoziente ha lo stesso effetto distributivo dell'aliquota unica di Tremonti, perche' abbatte l'aliquota dei piu' ricchi''. Invece, rimarca Visco, ''Abbiamo il problema delle famiglie povere, che non possono nemmeno pagare le tasse, e quando le versano stanno nel primo scaglione. Per loro il quoziente e' irrilevante. Un operaio e un'impiegata pagano sempre il 23 per cento anche se dividono il reddito. Invece, il ricco imprenditore ha tutto l'interesse ad avere il quoziente. E'  una proposta che beneficia i redditi medio-alti. Mentre noi abbiamo in mente di sostenere chi effettivamente vive un disagio economico. Come? Con un sostegno diretto e anche con qualche strumento fiscale. Dobbiamo metterci d'accordo: dobbiamo dare i soldi ai ricchi o ai poveri?''.

   A proposito dell'evasione fiscale, Visco osserva che  ''La maggioranza dei contribuenti le tasse le paga'', che ''il fenomeno dell'evasione fiscale e' serio. Ma non c'e' una categoria di evasori, perche' sarebbe come affibbiare un marchio''. Per stanarli spiega, ''Cercheremo di creare un clima favorevole, altrimenti li andremo a 'visitare'. Tra i 4 milioni di partite Iva, quasi la meta' e' costituita da attivita' marginali. Ma nell'altra meta' c'e' il problema vero. Con un'amministrazione che funziona, in pochi anni, li possiamo mettere in riga tutti. Il problema e' che ci deve essere una volonta' politica e il tempo sufficiente. Ma gli evasori sono tanti. E votano... Dato che in democrazia contano i voti e il Parlamento, ci vuole una forte convinzione che la modernizzazione del Paese passa attraverso la conclusione di questa vicenda antica. Si deve dire basta''.

   Niente potenziamento e' poi previsto per i compiti della Guardia di finanza: ''E'sufficiente cosi'. Nei cinque anni passati, gli agenti sono rimasti fermi negli uffici, perche' non c'era quasi nulla da fare: c'erano i condoni...'' e conferma della tassa di successione : ''Sta nel nostro programma. La riforma dell'imposta di successione che avevamo introdotto noi, Berlusconi l'ha abolita per se' e per i suoi amici. Con la riforma del Centrosinistra si escludeva gia' allora l'85 per cento dei contribuenti. Quasi tutti, salvo quelli molto ricchi. Ora il 10 per cento dei ricchi possiede il 50 per cento del patrimonio nazionale. Noi a questi puntiamo''. E svela che non si sente ne' Dracula ne' Robin Hood : ''Ho dedicato la mia vita a servizio dello Stato invece di arricchirmi usando anche le mie conoscenze fiscali. Tutti sanno che sono un moderato, compreso Tremonti che si diverte a chiamarmi Dracula. Beh, dal punto di vista del lavoro che faccio e' utile, paradossalmente. Ma non sono un Robin Hood, che e' un ladro. Siamo persone oneste e cerchiamo di applicare la legge e possibilmente di migliorarla, evitando l'eccesso di tassazione, grazie alla lotta all'evasione, che qualche volta si mescola con l'economia criminale''.

   Famiglia cristiana pubblica poi due interventi in difesa del quoziente familiare, di Luisa Santolini, parlamentare Udc, per piu' di un decennio presidente e anima del Forum delle associazioni familiari, e di Luigi Bobba, ex presidente delle Acli e senatore della Margherita. (ANSA).


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