FINANZIARIA: AG ENTRATE; LOTTA EVASIONE, SERVONO PIU'RISORSE - FINANZIARIA: PRIMI NODI, DA STATALI A ISPETTORI FISCO - PADOA-SCHIOPPA, TASSE BELLISSIME - DIFESA:PINOTTI,RISPARMI DA SOPPRESSIONE 6 TRIBUNALI MILITARI

lunedì 08 ottobre 2007

FINANZIARIA: AG ENTRATE; LOTTA EVASIONE, SERVONO PIU'RISORSE

 

   (ANSA) - ROMA, 2 OTT - ''Non si puo' fare la lotta all'evasione fiscale senza un rafforzamento delle risorse in campo'': il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Massimo Romano, avverte cosi' sulle possibili conseguenze della decisione di non prevedere risorse per nuove assunzioni nell'amministrazione finanziaria.

   La 'bozza' del decreto che accompagna la Finanziaria conteneva infatti uno stanziamento per l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza (per assunzioni in deroga) di circa 100 milioni nel 2008, 162 nel 2009 e 227,1 milioni nel 2010. Ma l'articolo (il 39) e' saltato nel corso della discussione nel Consiglio dei ministri di venerdi' notte.

Il direttore delle Entrate Romano aggiunge pero' di ''confidare nel Parlamento, nella sensibilita' delle forze politiche e dei parlamentari. Il vice ministro Visco - aggiunge - e' gia' intervenuto sulla vicenda in maniera chiara e netta''. Romano, nel corso di un convegno alle Entrate, fa notare che ''assunzioni nell'amministrazione finanziaria significano investire non aumentare la spesa; significano aumentare le entrate e questo e' dimostrato''. Maggiori entrate significano anche in prospettiva la possibilita' di abbassare le tasse, prosegue il numero uno dell'Agenzia.

   L'Agenzia delle Entrate sottolinea la necessita' di 5.000 nuove assunzioni nel prossimo triennio: 2.000 in sostituzione delle 3.000 persone che nel periodo lasceranno l'amministrazione (per pensionamento o altri motivi) e 3.000 nuove assunzioni proprio per l'esigenza dell'aumento dei controlli fiscali. In ogni caso l'amministrazione chiede di poter puntare sulla qualita' delle professionalita'.

   Poi un esame di quello che e' la storia della pianta organica del 'braccio armato' del fisco in Italia: ''Nel corso degli anni c'e' stato un depauperamento delle risorse umane, siamo diminuiti. C'e' poi un problema di professionalita' perche' il sistema tributario e' profondamente mutato. Allora l'Agenzia ha fatto una scelta chiara puntando alle assunzioni piu' qualificate possibili. Nostro obiettivo e' stato quello di assumere 'cervelli' perche' la nostra attivita' si basa su conoscenze e competenze specifiche. Adesso pero' c'e' un problema di risorse - conclude Romano - e confido nella sensibilita' dell'autorita' politica''.(ANSA).

 

 

FINANZIARIA: PRIMI NODI, DA STATALI A ISPETTORI FISCO

EPIFANI, GRAVE MANCANZA SU P.I; ENTRATE,PIU' RISORSE SU EVASIONE

(di Francesco Carbone)

 

   (ANSA) - ROMA, 2 OTT - La Finanziaria muove domani i suoi primi passi in Senato. E gia' spuntano i primi nodi: le risorse per il contratto degli Statali e quelle non previste per l'assunzione di ispettori fiscali necessari contro contro l'evasione.

   A dare l'avvio all'iter al Senato e' l'intervento del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa che presentera' la Finanziaria 2008 e il decreto che la accompagna. La sessione di bilancio si aprira' ufficialmente giovedi' prossimo con le comunicazioni all'aula del presidente Franco Marini.

   I sindacati degli statali intanto annunciano uno sciopero contro la manovra. La data sara' decisa domani. Scendono in campo anche i big. Il numero uno della Cgil Guglielmo Epifani tuona: ''e' particolarmente grave che non ci siano le risorse per i contratti''. ''Il governo si sta prendendo una grave responsabilita' - aggiunge il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni - di cui paghera' fortemente le conseguenze''.

   L'altro nodo e' invece l'articolo cancellato durante il consiglio dei ministri che toglie le risorse per assumere ispettori fiscali all'Agenzia delle Entrate. ''Non si puo' fare la lotta all'evasione fiscale senza un rafforzamento delle risorse in campo'', dice il direttore dell'Agenzia Massimo Romano. Ogni neo assunto costa uno e produce dieci, spiegano all'Agenzia, tanto che non diventa un costo, ma un investimento. Le Entrate, a fronte di una riduzione 3.000 persone, conta di assumerne 5.000. L'attivita' del resto rende bene. Lo dimostrano i dati forniti dall'amministratore delegato di Equitalia, Attilio Befera, in Parlamento: nei primi 8 mesi del 2007 sono stati infatti incassati oltre 2 miliardi dai ruoli e di questi 470 milioni arrivano dai cosiddetti 'paperoni' cioe' chi deve pagare al fisco somme oltre i 500.000 euro.

   Gli imprenditori esprimono invece il loro assenso sui tagli alle tasse per le imprese. I provvedimenti della finanziaria in materia fiscale vanno ''nella giusta direzione'', dice il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. Ma la manovra e' ''ancora troppo timida per quel che riguarda i tagli alla spesa pubblica che continua a correre agli stessi ritmi del prodotto interno lordo''. Questo appare chiaro dalla Relazione Previsionale e Programmatica: proprio la spesa corrente primaria - si legge nel documento - crescera' l'anno prossimo dal 39,8 al 40% per riscendere pero' negli anni seguenti mentre la pressione fiscale rimarra' allo stato attuale: al 43%.

   Tra le novita' della giornata l'entita' del decreto che, nella versione arrivata in Senato sale ad 8,3 miliardi. Si conferma poi l'arrivo in Parlamento entro il 15 novembre di 4 collegati oltre al welfare: si tratta di un Ddl sui costi della politica e la razionalizzazione della Pubblica Amministrazione. Un Ddl riguardera' invece l'intervento pubblico in materia di sostegno ai non autosufficienti e nel campo delle politiche sociali e della famiglia mentre un altro provvedimento e' per la razionalizzazione e l'ammodernamento del sistema sanitario nazionale. Ci sara' poi un Ddl in materia di infrastrutture, ambiente e assetto e mobilita' sul territorio.

   Viene inoltre rivisto al rialzo di 10 miliardi il saldo netto da finanziare che passa da 24 a 34 miliardi. Questo tra l'altro perche' - spiega il Tesoro - ''si e' ritenuto opportuno, per ridurre gli oneri per interessi passivi a carico della finanza pubblica e per rendere sostenibili i piani di rientro delle Regioni prevedere l'assegnazione di liquidita' (9,1 miliardi) a carico del bilancio dello Stato a favore delle stesse''.

   Tra le misure, un sondaggio indica oggi come una delle favorite quella del taglio agli stipendi dei parlamentari. E dalla relazione tecnica della manovra emerge al cifra del risparmio a favore delle casse dello Stato: il risparmio sara' di 6 milioni nel 2008. E in 5 anni (fino al 2012) si prevede un risparmio complessivo di 34 milioni. Altri 180.000 euro saranno inoltre 'recuperati' grazie al contenimento dei compensi ai commissari straordinari di governo.(ANSA).

 

PADOA-SCHIOPPA, ACCORDO POSSIBILE, TASSE BELLISSIME

AL REFERENDUM VINCERA' SI'; NO A TAGLIO NUMERO MINISTRI

 

   (ANSA) - ROMA, 7 OTT - Un accordo sul welfare si trovera'. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, intervistato da Lucia Annunziata durante la trasmissione ''In mezz'ora'', si mostra ottimista sul futuro del protocollo sul welfare. Il responsabile del ministero di via XX settembre giudica positivamente le parole del segretario di rifondazione Comunista Franco Giordano e quelle di Lamberto Dini. E si dice sicuro che il referendum indetto dai sindacati tra i lavoratori avra' un buon esito: ''Sono convinto che la maggioranza dei lavoratori dara' un parere favorevole''.

   Ma Padoa-Schioppa allarga il discorso alla politica economica seguita dal governo, con incursioni anche sui temi della politica. Ribadisce che se i conti continueranno a essere in ordine, il recupero dell'evasione fiscale  sara' destinato a una riduzione dell'Irpef. E si lancia in un'apologia delle tasse: ''La polemica anti tasse e' irresponsabile. Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima e civilissima, un modo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili come la salute, la sicurezza. l'istruzione e l'ambiente''.

   Allargando il discorso all'antipolitica,  Padoa-Schioppa  si mostra insofferente verso le sue parole d'ordine. A costo di andare contro tendenza,  dice no alla riduzione immediata del numero di sottosegretari e ministri. ''Sono contrari a gesti miracolistici'', dice il ministro, che reclama una maggiore attenzione ai fatti e ai provvedimenti varati dall'esecutivo. ''A un governo si deve chiedere di funzionare e, se si osservano i fatti, questo governo funziona. Perche' e' sempre riuscito a fare una sintesi, come nel caso della finanziaria o dell'immigrazione''. Dunque niente riduzione del numero dei ministri? ''No. Del resto su questa materia si e' pronunciato il presidente del consiglio''.

   Padoa-Schioppa concede che Grillo ''e' il sintomo di una scontentezza diffusa'', ma sostiene che anche la societa' dovrebbe interrogarsi se si sente  mal rappresentata dalla politica. E comunque, a suo giudizio, bisognerebbe andare oltre le persone e intervenire anche sui meccanismi del sistema. A questo proposito il ministro chiede di cambiare la legge elettorale. ''Aver votato con la legge attuale e' gia' una volta di troppo'', sostiene. Non si pronuncia sul modello da adottare, ma osserva che tanto il sistema tedesco quanto quello francese hanno dei problemi. L'importante, sottolinea, e' che ''il governo sia scelto dagli elettori''.

   Il discorso scivola sulle sue scelte piu' contestate: la sostituzione del consigliere della Rai Petroni e quella del comandante della Guardia di Finanza Speciale: ''Ho fatto due ottime scelte, anche se si e' trattato di due passaggi difficili''. No comment, invece, sulle polemiche che hanno investito i programmi Rai Annozero e Ballaro' dedicati al ministro Mastella.    (ANSA).

 

DIFESA:PINOTTI,RISPARMI DA SOPPRESSIONE 6 TRIBUNALI MILITARI

 

   (ANSA) - GENOVA, 5 OTT - ''Ridurre i tribunali militari significa un notevole risparmio di uomini, risorse e tempi burocratici nel pieno rispetto dei procedimenti gia' in essere''. Lo ha detto il presidente della commissione difesa della camera, on. Roberta Pinotti, oggi in visita ai vertici di Esercito, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia e prefettura di Genova, commentando il provedimento della Finanziaria che riduce da nove a tre i tribunali e le procure militari con la soppressione di quelli di Torino, La Spezia, Padova, Cagliari, Bari e Palermo.

   ''Nessun processo si fermera', penso per esempio a quello per l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema - ha sottolineato l'on. Pinotti - Anche in caso di chiusura di alcuni tribunali i processi continueranno esattamente come prima, con la possibilita' di avere anche lo stesso magistrato''.

   L'on. Pinotti, che ha presentato un disegno di legge per la proposta di revisione dei codici, penale e militare, attualmente suddivisi in codice di pace e di guerra, ritiene che sia sufficiente mantenere solo il tribunale militare di Roma. ''Ma le novita' della finanziaria rappresentano un'ottima mediazione frutto di un lavoro a stretto contatto con il ministro Parisi. I tribunali militari passano da 9 a 3 ed i 100 magistrati attualmente a disposizione diventeranno 50. Gli altri 50 passeranno invece alla magistratura ordinaria, contribuendo cosi' a rendere piu' rapidi i tempi processuali''.

   Il passaggio da 9 a 3 tribunali militari comportera' un risparmio di 848 milioni di euro per il 2008, che diventeranno 1 miliardo e 340 milioni di euro nel 2009 e 1 miliardo e 500 milioni di euro nel 2010. (ANSA).


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