INCHIESTA SU SEQUESTRO, ARRESTATI DUE FINANZIERI IN MOLISE - VISCO:SPECIALE SOTTO INCHIESTA A ROMA PER VIOLAZIONE SEGRETO - VISCO: SENATO BOCCIA MOZIONE CDL PER UN VOTO - FUGATTI (LEGA),GUARDIA FINANZA 'GESTAPO FISCALE

lunedì 08 ottobre 2007

INCHIESTA SU SEQUESTRO, ARRESTATI DUE FINANZIERI IN MOLISE

 

   (ANSA) - CAMPOBASSO, 3 OTT - La Squadra mobile di Campobasso ha arrestato due militari della Guardia di Finanza in servizio al comando provinciale di Isernia: secondo quanto si e' appreso i finanzieri, ora agli arresti domiciliari, sarebbero accusati di falso ideologico e peculato. Il provvedimento e' stato emesso dal gip del Tribunale di Larino, Roberto Veneziano, su richiesta del pm, Luca Venturi.

   Gli agenti della Mobile, che nelle indagini si sono avvalsi della collaborazione di funzionari delle Direzione centrale delle dogane, sarebbero risaliti ai finanzieri nel corso di una indagine su presunte irregolarita' doganali a carico della Ittierre, la societa' del gruppo ItHolding di Pettoranello del Molise (Isernia). A seguito di alcune intercettazioni sarebbero emerse presunte condotte illecite messe in atto dai due finanzieri. Nel mirino della Procura di Larino sarebbe finito un sequestro effettuato nel corso di una attivita' di servizio svolta a Campomarino (Campobasso).  (ANSA).

 

 

VISCO:SPECIALE SOTTO INCHIESTA A ROMA PER VIOLAZIONE SEGRETO

 

   (ANSA) - ROMA, 6 OTT - Violazione del segreto di ufficio in relazione ad alcune dichiarazioni fatte dall'ex comandante della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, al viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, con cui il generale avrebbe rivelato l'esistenza di indagini in corso sui Ds in Puglia. E' il reato ipotizzato dai magistrati della capitale che, come anticipa oggi il quotidiano La Repubblica, hanno aperto un altro fascicolo sulla vicenda Visco-Speciale.

   Una vicenda che ha registrato nelle scorse settimane la richiesta di archiviazione per l'esponente del governo accusato di minacce e abuso d'ufficio per presunte pressioni fatte allo stesso Speciale, finalizzate alla rimozione di ufficiali delle Fiamme gialle a Milano.

   L'iscrizione nel registro degli indagati di Speciale non viene confermata da fonti giudiziarie, ma la stessa iscrizione, come da prassi, potrebbe essere avvenuta e secretata. Ad accusare Speciale, infatti, e' una dichiarazione resa a verbale dallo stesso Visco durante l'interrogatorio al procuratore aggiunto, Giovanni Ferrara e al sostituto Angelantonio Racanelli, il 28 giugno scorso. ''Le dichiarazioni di Visco ancorche' destituite di ogni fondamento - spiega il difensore d Speciale, l'avvocato Ugo Longo - rappresentano una notizia criminis per cui e' tecnicamente possibile la sua iscrizione. Il generale Speciale confida di dimostrare, non appena sara' possibile, di essere assolutamente estraneo alla vicenda. D'altronde non aveva la possibilita' di essere informato su indagini in corso in Puglia sui Ds. Insomma cio' che ha detto Visco e' falso e se sara' dimostrato dalla magistratura si potrebbe aprire un procedimento per calunnia''.

- La procura intende vederci chiaro, in particolare - come riporta la Repubblica - su due affermazioni fatte da Visco nel corso dell'interrogatorio reso al procuratore Giovanni Ferrara e al sostituto Angelantonio Racanelli.

   Visco, citando un incontro sollecitato da Speciale e avvenuto l'8 luglio dello scorso anno, spiego' ai pm che il comandante delle Fiamme gialle gli riferi' di indagini in corso in Puglia su finanziamenti elettorali Ds. Visco, spiega a verbale, si schermi' affermando che le indagini, se c'erano, ''dovevano andare avanti''.

   Secondo il viceministro Visco, inoltre, Speciale gli avrebbe confidato di una imminente perquisizione che la Finanza ''stava per fare ad un amico di Consorte'', notizia che Speciale, si legge nell'interrogatorio di Visco, avrebbe appreso da un fonte terza.

   La procura potrebbe convocare nei prossimi giorni, oltre ad eventuali testimoni, lo stesso Speciale. Non sembra allo stato imminente una convocazione del viceministro Visco. (ANSA).

 

 

VISCO: SENATO BOCCIA MOZIONE CDL PER UN VOTO

 

   (ANSA) - ROMA, 3 OTT - Il Senato ha bocciato la mozione della Cdl su Visco, con un solo voto di differenza, 157 a 156, e un astenuto, il senatore a vita Giulio Andreotti. Sono stati determinanti i voti dei senatori a vita Emilio Colombo e Rita Levi Montalcini, mentre ha pesato l'assenza nelle file della maggioranza del ministro della Giustizia Clemente Mastella.

   Subito dopo il Senato ha bocciato l'ordine del giorno Del Pennino, che chiedeva al Governo una riduzione dei ministri e sottosegretari, con 156 no contro 154 si'. In questo caso le astensioni sono state 4. Infine il Senato, sempre per un solo voto di differenza ha bocciato un ordine del giorno presentato dalla Lega contro il viceministro dell'Economia per le offese al popolo del Veneto. I no sono stati 156, i si' 154, e un astenuto: sempre il senatore a vita Giulio Andreotti.

   La nuova puntata sulla querelle Visco-Guardia di Finanza si e' chiusa cosi' con la bocciatura degli atti della Cdl anche se con uno scarto di un solo voto e l'apporto decisivo dei senatori a vita. (ANSA).

 

 

FINANZIARIA:FUGATTI (LEGA),GUARDIA FINANZA 'GESTAPO FISCALE'

 

   (ANSA) - TRENTO, 3 OTT - ''La Guardia di Finanza si sta lentamente trasformando a Bolzano nella nuova 'Gestapo fiscale', sotto la guida del vice ministro Visco''.Lo sostiene il parlamentare trentino della Lega Nord Maurizio Fugatti, che giudica il recupero dell'evasione fiscale da parte del governo ''una presa in giro''.

   ''In provincia di Bolzano - sottolinea Fugatti – la percentuale di positivita' ai controlli dell'Agenzia delle Entrate e' molto piu' alta rispetto alla media italiana. Questo significa che i controlli della Guardia di Finanza, particolarmente zelante nel nostro territorio, negli ultimi mesi, si sono trasformati in un attacco indiscriminato ai commercianti e agli artigiani del nord. Davvero e' spettacolare che siano chiusi decine di esercizi commerciali e di negozi perche' non emettono qualche scontrino fiscale''.

   ''Commercianti e lavoratori hanno tutte le ragioni per protestare: non e' sempre agevole districarsi tra norme fiscali spesso in contraddizione tra loro, che violano palesemente lo Statuto dei contribuenti, a volte con effetto retroattivo, altre volte cambiando le scadenze e i termini dei versamenti delle imposte'', conclude il parlamentare leghista. (ANSA)


Tua email:   Invia a: