VISCO: DI PIETRO, LOTTA EVASIONE? MERITO ANCHE DI SPECIALE - INCHIESTA POSEIDONE: INDAGINE PROSEGUE, SVILUPPI A BREVE

domenica 30 settembre 2007

VISCO: DI PIETRO, LOTTA EVASIONE? MERITO ANCHE DI SPECIALE

NIENTE PARAVENTI, DOMANI AL VERTICE IDV CHIEDERA' RIMPASTO

 

   (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''La lotta all'evasione e' il risultato di un'azione coordinata e non solo di Visco''. E' quanto dichiara in una nota il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, che aggiunge: ''Chiudersi dietro il paravento della lotta all'evasione fiscale per giustificare le illegittimita' riscontrate dalla magistratura nel comportamento del viceministro Visco e' solo una scusa per non farsi carico del problema. Gli obiettivi raggiunti nella lotta agli evasori sono stati e sono frutto di tutta la coalizione e soprattutto dell'operato e dell'impegno della Guardia di Finanza e del suo comando operativo con il generale Speciale, il quale ha dato e firmato le direttive operative''.

   ''E proprio per una maggiore e coordinata azione del governo - aggiunge Di Pietro - l'Italia dei valori conferma e confermera', nell'incontro della coalizione di domani, la necessita' di una riorganizzazione della compagine governativa''.

   ''Prevedendo - conclude il leader dell'Idv - anche una riassegnazione e redistribuzione delle deleghe con la conseguente riduzione di ministri e sottosegretari''.(ANSA).

 

INCHIESTA POSEIDONE: INDAGINE PROSEGUE, SVILUPPI A BREVE

 

   (ANSA) - CATANZARO, 28 SET - L'inchiesta Poseidone condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sui presunti illeciti nella gestione dei finanziamenti destinati al settore della depurazione in Calabria prosegue celermente e potrebbe registrare, anche a breve, significativi sviluppi.

   L'inchiesta martedi' scorso ha registrato un passaggio significativo con l'interrogatorio, protrattosi per sei ore, del senatore Giancarlo Pittelli, di Forza Italia, indagato per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed all'abuso d'ufficio. Il sostituto procuratore Curcio, cui l'inchiesta e' stata affidata dopo che il procuratore, Mariano Lombardi, l'ha revocata al pm De Magistris, che non lo aveva informato dell'invio di un'informazione di garanzia al sen.Pittelli, sta proseguendo l'attivita' d'indagine esaminando i 90 faldoni che compongono il fascicolo processuale. Nell'inchiesta sono indagate, in tutto, 100 persone.

   L'ufficio di Procura ha riferito che ''il pm Curcio, da quando ha assunto la titolarita' dell'inchiesta, e' stato particolarmente tempestivo ed efficiente, provvedendo ad assumere gli atti urgenti, come il ricorso in Cassazione per l'annullamento della perquisizione nei confronti del generale della Guardia di finanza Cretella Lombardo. E' oggettivamente falsa, dunque, la notizia del preteso insabbiamento dell'inchiesta, che sta andando avanti celermente. Curcio ha avuto contatti, per avere i necessari chiarimenti, con tutti coloro che hanno partecipato alle indagini, compresi i funzionari dell'Olaf, l'ufficio dell'Unione europea che indaga sulle frodi comunitarie. Tutto quello che c'e' di utile nell'inchiesta - ha concluso la Procura - e' stato approfondito e verra' sviluppato e portato avanti fino alle conseguenze finali''. (ANSA).

 

PM CATANZARO: MASTELLA,GRAVI ANOMALIE IN ALCUNI PROCEDIMENTI

 

   (ANSA) - ROMA, 26 SET - Le ''gravi irregolarita' nella gestione di alcuni procedimenti penali'' compiute dal Pm di Catanzaro Luigi De Magistris hanno spinto il ministro della Gistizia a muoversi con urgenza in relazione alla reiterazione e gravita' delle violazioni rilevate  e conseguentemente alla necessita' di provvedere tempestivamente a porre rimedio a tale situazione''. Il Guardasigilli Clemente Mastella ha spiegato in questi termini, al question time, il principio della richiesta di avviare la procedura di incompatibilita' ambientale e funzionale chiedendo al Csm il trasferimento del Pm di Catanzaro. Mastella ha ribadito che le irregolarita' hanno avuto in particolare ''effetti negativi sul procedimento 'toghe lucane' assegnato al magistrato''. Ed ha ricordato che le ''gravi anomalie'' riguardano, tra l'altro, il decreto di perquisizione nei confronti del procuratore generale della Corte di Appello di Potenza, la violazione del dovere di preventiva informazione nei confronti del procuratore della Repubblica, capo dell'ufficio e co-delegato alla trattazione del procedimento.

Le altre irregolarita' rilevate dagli ispettori riguardano la gestione dell'inchiesta ''Poseidone'' perche' il magistrato ''ha omesso di iscrivere nel registro degli indagati i nominativi di un generale della Guardia di Finanza e di un parlamentare, nonostante il compimento di atti di indagini nei loro confronti e non ha informato gli altri magistrati coassegnatari in merito alle iniziative assunte''. Il Pm De Magistris, ha aggiunto il ministro, nonostante la revoca della co-delega ''ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Salerno sottraendone cosi' la disponibilita' ai magistrati coassegnatari''. La mancata informazione preventiva verso il capo dell'ufficio, ha aggiunto, ''evidenziavano una situazione di obiettiva e grave incompatibilita' nei rapporti tra il procuratore e il sostituto''. Infine a De Magistris viene contestato ''un rapporto gravemente scorretto con gli organi di stampa'' per aver dato un'intervista al quotidiano Il Giornale ''avente per contenuto fatti oggetto di indagini in corso''.(ANSA).


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