CINEMA: D'ARRIGO, L'ORA DI PUNTA? SO CHE C'E' INDIGNAZIONE - MARESCIALLO GDF BOLOGNA CONDANNATO - TALPE IN PROCURA: 4 CONDANNE - UNIVERSITA': TEST; MUSSI CHIAMA GEN D'ARRIGO - PREZZI: ALIMENTARE; CODACONS, GUARDIA DI FINANZA NON BASTA

domenica 23 settembre 2007

CINEMA: D'ARRIGO, L'ORA DI PUNTA? SO CHE C'E' INDIGNAZIONE

 

   (ANSA) - ROMA, 13 SET - ''Non ho visto 'L'ora di punta', me ne e' stato solo riferito il tema. Non voglio fare polemiche. Posso dire pero' che i finanzieri che l'hanno visto ne sono assolutamente indignati in maniera totale''. L'ha detto il generale Cosimo D'Arrigo, comandante generale della Guardia di finanza a margine della presentazione stamattina alla Rai della fiction 'Il capitano 2'.

   Il generale, a proposito del film di Vincenzo Marra, presentato in concorso all'ultimo Festival di Venezia, ha precisato ''di non volere fare polemiche. La Guardia di finanza puo' considerarsi su un piano diverso rispetto a un film pero' mi faccio portavoce del senso di insoddisfazione provato dai miei colleghi che lo hanno visto. Comunque lo andro' a vedere anche io, ci mancherebbe altro''.  (ANSA).

 

MARESCIALLO GDF BOLOGNA CONDANNATO PER RIVELAZIONE D'UFFICIO

 

   (ANSA) - BOLOGNA, 21 SET - Un maresciallo della Guardia di Finanza di Bologna, Pasquale De Ninno, e' stato condannato a un anno e quattro mesi dal Tribunale di Bologna per rivelazione del segreto di ufficio. Il Pm Enrico Cieri, che aveva condotto l'inchiesta con il collega Antonello Gustapane, aveva chiesto una condanna alla stessa pena.

   De Ninno era accusato di aver preannunciato ai dirigenti di una casa di cura privata bolognese, Villa Torri, l'apertura di una verifica fiscale in modo da consentire l'occultamento di documentazione extracontabile. In cambio - secondo l'inchiesta - il sottufficiale avrebbe ricevuto, oltre all'amicizia dei titolari, favori continui, vale a dire cure ed esami per lui e anche per la sorella della sua compagna, che si fece sottoporre nella clinica ad un intervento di plastica al naso. Visite e intervento avvennero senza pagare.

   Tra l' altro il sottufficiale nel '96 guido' la squadra di militari della Finanza che fecero la verifica fiscale nella clinica. Poi avrebbe avvisato del controllo il 12 gennaio 2002 e il controllo avvenne effettivamente il 22 dello stesso mese.

   Nella fase di indagine era stato destinatario di una misura interdittiva dal pubblico servizio, quindi dal servizio della Guardia di Finanza, che pero' poi e' scaduta. (ANSA).

 

TALPE IN PROCURA: 4 CONDANNE, 3 PATTEGGIAMENTI, 4 A GIUDIZIO

 

   (ANSA) - MILANO, 21 SET - Quattro condanne con rito abbreviato, tre patteggiamenti e quattro rinvii a giudizio. Si e' conclusa cosi' l'udienza preliminare davanti al gup di Milano Simone Luerti per altrettante persone accusate a vario titolo di corruzione, accesso abusivo a sistema informatico, rivelazione di segreto d'ufficio e, in un solo caso, usura.

   Il pm Tiziana Siciliano aveva scoperto una di appartenenti alle forze dell'ordine, oltre a una cancelliera della Procura, disposti a cedere informazioni riservate a investigatori privati in cambio di piccoli regali e quantita' di denaro, o semplicemente a titolo di favore. Il promotore del sistema era Salvatore Jean Congiu, ex carabiniere e titolare della New Global Agency, che aveva in Domenica P., cancelliera di un procuratore aggiunto di Milano, uno dei suoi punti di riferimento per ottenere accessi illegali al Re.Ge., il Registro Generale della Procura.

   Congiu si rivolgeva anche a un vigile urbano, Massimo Melloncelli, per ottenere altri dati riservati. A Melloncelli e' stata inflitta la condanna piu' alta, 4 anni e 4 mesi in abbreviato, essendo accusato anche di usura nei confronti di un interprete in relazione a un prestito da 5 mila euro restituiti 40 giorni dopo con l'aggiunta di altri mille euro.

Il vigile urbano aveva parlato di ''cortesie a un amico'' per giustificare le informazioni riservate passate a Congiu. ''Ci vedevamo spesso alla Loggia di cui, al tempo, ero venerabile'' aveva spiegato agli inquirenti. Un investigatore privato, Paolo M., e' stato condannato a un anno e un mese in abbreviato e due carabinieri, Giuseppe B. e Giuseppe R., sono stati condannati rispettivamente a sei e otto mesi. Hanno invece patteggiato la pena la cancelliera Domenica P. (10 mesi), l'investigatore privato Fabio S. (5 mesi e 10 giorni) e un altro carabiniere, Pietro T. (3 mesi convertiti in pena pecuniaria).

   A giudizio, davanti alla decima sezione penale di Milano, andranno invece Salvatore Congiu, un militare della Guardia di Finanza, Fabio R., e altre due persone.

   Il processo iniziera' il prossimo 10 gennaio. (ANSA).

 

UNIVERSITA': TEST; MUSSI CHIAMA GEN D'ARRIGO (GDF) E SERRA

 

   (ANSA) - ROMA, 12 SET - Il ministro dell'Universita' e della Ricerca, Fabio Mussi, questa mattina nel corso di un colloquio telefonico con il Comandante Generale della Guardia di Finanza generale Cosimo D'Arrigo, ha voluto esprimere ''l'apprezzamento e il ringraziamento per l'impegno profuso e i risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza nel corso della recente inchiesta relativa ai test di accesso a corsi universitari''.

   Sempre questa mattina, e' detto in una nota, Mussi ha avuto un colloquio telefonico con l'Alto Commissario per la Prevenzione e il contrasto della Corruzione nella pubblica amministrazione, prefetto Achille Serra: e' stata fatta una valutazione sulla situazione venutasi a creare dopo le recenti inchieste sui test di accesso a corsi universitari.

   Mussi e Serra, che gia' la prossima settimana si incontreranno, hanno stabilito la ''massima collaborazione e il massimo impegno del mondo universitario e delle Istituzioni per predisporre un'iniziativa di prevenzione culturale e di contrasto operativo dei fenomeni illeciti''. (ANSA).

 

PREZZI: ALIMENTARE; CODACONS, GUARDIA DI FINANZA NON BASTA

 

   (ANSA) - ROMA, 12 SET - La misura annunciata oggi dal ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani di inviare la Guardia di Finanza contro le speculazioni sui prezzi e' ''insufficiente, se prima non viene fissato con un apposito decreto, il 'prezzo anomalo', ossia il ricarico rispetto al prezzo all'origine, oltre il quale il venditore commette un illecito''. Lo sostiene il Codacons.

   Senza questa misura, afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi in una nota, ''la Guardia di finanza, seppur inviata nei mercati e nei negozi, non potra' fare un bel niente nell'interesse dei consumatori''. (ANSA).


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