SOLE24ORE: "VIA A INCENTIVI GENEROSI PER IL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (di Antonio Criscione)

martedì 24 aprile 2007

24 aprile 2004

Per il ministero dell'Economia e delle Finanze è arrivato venerdì l'accordo per la ripartizione dell'incentivo per la lotta all'evasione e per i risparmi di spesa.

Un accordo «generoso» e paradossale, se si guarda ad alcune voci di incentivo che vengono assicurate — seppure non per intero — anche a chi è stato condannato per danno erariale o per dolo. In tutto, sono a disposizione circa 102 milioni,per compensare il biennio 2005 2006.

La somma va ripartita tra 17.591 dipendenti del ministero e corrisponde al 25% delle somme stanziate a norma di quello che tra gli interessati viene chiamato il «comma 165 ». L'altro 75%andrà,invece, a finanziare agenzie fiscali e amministrazione dei Monopoli dello Stato.

Per le Agenzie, però, non sono ancora state siglate le convenzioni con il ministero dell'Economia e quindi ci si trova in un'inedita situazione di esercizio provvisorio che preoccupa le rappresentanze sindacali del settore (FpsCisl; FpCgil, UilPa, SalfiUnsa).

Oggi questi ultimi incontreranno il vice ministro dell'Economia, Vincenzo Visco, per un appuntamento del quale peraltro lamentano la tardività.

Le somme stanziate per il ministero sono, poi, un terzo di quelle per le Agenzie, anche se in termini di personale si tratta di meno di un terzo dei dipendenti delle agenzie ( nel complesso, questi ultimi sono quasi 57.500). Quindi con una quota media pro capite leggermente più alta, il che crea malcontento nel versante "Finanze" dell'ex ministero.

Originariamente, infatti, si trattava di somme spettanti ai dipendenti delle Finanze per la lottaall'evasione (il 2%degli introiti ascrivibili a questa voce). Poi l'articolo 3, comma 165 della legge 350 del 2003 (Finanziaria 2004) ha incluso anche il versante «Tesoro», come premio per i «tagli di spesa» ottenuti.

La somma è destinata, infatti, ai dipendenti del ministero come percentuale di incentivazione sia per i risparmi di spesa sia per la lotta all'evasione.

Le somme andranno per l'87% ai dipendenti delle varie aree professionali e per il 13%alla dirigenza. Di quest'ultima somma, il 10% va al livello dirigenziale generale. Nel caso del dipartimento del Tesoro e della Ragioneria si fa riferimento generalmente alle presenze negli anni ai quali si riferisce il premio.

Per il dipartimento Politiche fiscali, invece, si tiene conto di un più complesso sistema che fa leva sugli obiettivi raggiunti. L'accordo prevede un calcolo in due tronconi delle somme dovute: una del 70 e una del 30 per cento. La parte minore potrà essere ridotta della metà per chi è stato sospeso dal servizio e dallo stipendio e del 20% (quindi un 6% del premio totale) in caso di multe, intese come sanzioni disciplinari.

La decurtazione avviene, però, solo per l'anno in cui si sono verificati i fatti. Nel caso dei dirigenti la decurtazione (sempre limitata al 30%) avviene solo se hanno riportato, per fatti avvenuti nel 2005 o nel 2006, una condanna penale definitiva per delitti dolosi o per danno erariale; una riduzione più bassa (del 30%, sempre della quota minore) si avrà in caso di oneri cagionati per condotta antisindacale.

Per i dirigenti degli uffici più direttamente coinvolti nella lotta all'evasione o nell'ottenimento dei risparmi di spesa, sarà inoltre riconosciuta la valutazione immediatamente superiore a quella della fascia conseguita, se già non ricadono nella fascia massima.

24 aprile 2004


Tua email:   Invia a: