IL COCER GDF ATTACCA VISCO SUI PREMI ANTIEVASIONE CONCESSI ANCHE AI CIVILI CONDANNATI MA NEGATI AI FINANZIERI: SI APPROFITTA DELL'ASSENZA DI SINDACATI PER I MILITARI, IL VICEMINISTRO NON SI DEGNA NEANCHE DI RICEVERE IL COCER

mercoledì 25 aprile 2007

L'articolo del Sole24Ore sulla distribuzione di lauti premi antievasione a tutti i dipendenti del Ministero dell'economia, compresi i condannati per reati dolosi e per danni erariali, ma con ATTENTA ESCLUSIONE nei confronti della sola Guardia di finanza, ha provocato un immediato comunicato stampa del Cocer.

Parole particolarmente severe nei confronti di Vincenzo VISCO, che non sembra brillare per sensibilità nei confronti di un'amministrazione (quella militare) che in modo così rilevante contribuisce a dare attuazione alle strategie del Governo con la sua azione di repressione degli illeciti economici e finanziari.

 

COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA

COMUNICATO STAMPA

COCER GdiF: I PREMI ANTIEVASIONE AI DIPENDENTI DEL MEF ANCHE SE CONDANNATI PER DANNO ERARIALE. ESCLUSA SOLO LA GUARDIA DI FINANZA.

La telenovela sui premi incentivanti per il contrasto all’evasione fiscale, previsti dalla Legge 140 del 1997, arriva all’epilogo nel peggiore dei modi.

Stando ad un articolo del Sole 24 ore (di oggi 24 aprile) la distribuzione dei premi sarebbe già operativa per quanto riguarda i dipendenti civili dell’amministrazione economico-finanziaria e riguarderebbe addirittura coloro che hanno subito condanne per reati dolosi o per danno erariale.

In questo contesto, che appare contrario ad ogni morale, i militari della Guardia di Finanza pur contribuendo in modo preponderante con il loro lavoro al conseguimento degli obiettivi di politica economica e, in particolare, alla lotta all’evasione fiscale, continuano ad essere discriminati ed anzi, attese le ristrettezze di bilancio essi devono non di rado far fronte personalmente alle spese relative al servizio, a cominciare da quelle per l’aggiornamento professionale.

La situazione appare paradossale se si pensa che i risultati conseguiti in materia di lotta all’evasione sono sotto gli occhi di tutti e sono stati oggetto ripetutamente di plauso da parte delle Autorità di Governo.

Inoltre, ciò appare in palese contrasto con gli orientamenti governativi in materia di produttività della Pubblica Amministrazione.

Nonostante quest’Organismo abbia più volte rappresentato la sperequazione in atto nelle sedi competenti non ha finora ricevuto risposta, né tantomeno è stata accolta una sua richiesta di incontro urgente con il vice Ministro Vincenzo Visco.

Per questo diciamo basta a questo stato di cose e chiediamo coerenza fra dichiarazioni e azioni, si premi il personale in ragione dell’effettivo concorso prestato al conseguimento degli obiettivi! Si incentivi chi materialmente opera con sacrificio e abnegazioni e non chi ha commesso illeciti o addirittura reati .

Da ultimo, la vicenda dimostra, ancora una volta l’inefficacia dell’attuale disciplina della rappresentanza militare, la quale in carenza di un effettivo potere negoziale proprio delle organizzazioni sindacali, non riesce ad evitare ingiuste discriminazioni come questa. Un cambio radicale della stessa risulta pertanto oramai indispensabile ed urgentissimo.

 

Roma, 24 aprile 2007

IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA

 

 

 


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