POLLARI A GIUDIZIO; BERLUSCONI, UN COLPO ALLA SICUREZZA/ANSA. CDL S'INDIGNA, E'PERSECUZIONE; DI PIETRO, LEGGE E'LEGGE PER TUTTI

lunedì 19 febbraio 2007

POLLARI A GIUDIZIO; BERLUSCONI, UN COLPO ALLA SICUREZZA/ANSA

CDL S'INDIGNA, E'PERSECUZIONE; DI PIETRO,LEGGE E'LEGGE PER TUTTI

(di Giovanni Graziani)

 

    (ANSA) - ROMA, 16 FEB - Il rinvio a giudizio del generale Nicolo' Pollari con l'accusa di concorso nel sequestro di Abu Omar e' accolto con reazione diverse, ma non necessariamente opposte, da parte degli schieramenti politici. L'opposizione e' rumorosa nella protesta e schierata tutta dalla parte del generale, mentre nel governo e nella maggioranza prevale, con poche eccezioni, un rigoroso silenzio.

   Le proteste dell'opposizione sono riassunte nella battuta di Silvio Berlusconi, quando il presidente di Forza Italia dice che il rinvio a giudizio l'ex capo del servizio segreto militare e' ''un colpo contro la sicurezza dei cittadini italiani''. Per Berlusconi, che sottolinea come in Italia in questi anni non ci siano stati attentati, il rischio e' che i sevizi segreti italiani ''non avranno piu' la collaborazione di nessun'altra intelligence''. Quindi per Berlusconi, quello a Pollari e' ''un  processo da non farsi''.

   Parole di solidarieta' a Pollari arrivano dal capogruppo leghista al Senato Roberto Castelli, che peraltro sottolinea sia le parole dei giorni scorsi di Francesco Rutelli sulla violazione del segreto di Stato attribuita alla procura di Milano, sia il fatto che il ministro della Giustizia Clemente Mastella non ha ancora dato corso alla richiesta della stessa procura di ottenere l'estradizione degli agenti della Cia coinvolti nelle indagini. Questo, per Castelli, vuol dire che e' in atto uno scontro fra poteri dello Stato, con la magistratura che si oppone al governo della Repubblica, quale che sia la maggioranza che lo sostiene.

   La solidarieta' di An all'ex direttore del Sismi arriva da Maurizio Gasparri, che parla di ''persecuzione contro chi ha combattuto il terrorismo''; e da Alfredo Mantovano, per il quale il generale, invece di un processo, dovrebbe avere la ''gratitudine di ogni persona di buon senso''. Quanto all'Udc, Luca Volonte' sostiene che il rinvio a giudizio di Pollari ''ridicolizza il paese'' e che ''bene ha fatto il governo'' a sollevare il conflitto fra poteri dello Stato contro la procura di Milano.

   Il governo pero' mostra di non voler rilanciare questa polemica. Fa eccezione Antonio Di Pietro, che pero' si era gia' pronunciato in dissenso dalla scelta di andare alla Corte costituzionale a difesa del segreto di Stato, e che ora nega qualsiasi '''valenza politica'' alla decisione di oggi. Di tenore analogo sono i giudizi di Massimo Brutti dei Ds (per il quale e' ''inammissibile'' che Berlusconi parli di un processo da non farsi quando c'e' da chiarire se sono stati commessi gravi reati), e del Verde Angelo Bonelli, per il quale la legge deve fare il suo corso.

   Un po' diversa l'opinione del socialista della Rosa nel pugno Roberto Villetti, per il quale Pollari non deve essere un ''capro espiatorio''; e se ha eseguito degli ordini, allora e' giusto che paghi anche chi glieli ha dati.(ANSA).


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