RESOCONTO UFFICIALE DELL’INCONTRO COCER-VISCO DI NOVEMBRE. I PUNTI EVIDENZIATI DAI SINGOLI DELEGATI, INSISTITE RICHIESTE DI APERTURA AL DIRITTO DI ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE

sabato 13 gennaio 2007

E’ stato pubblicato il resoconto sommario, predisposto dal Gabinetto del Ministro dell’economia, dell’incontro avvenuto il 23 novembre 2006 tra il Cocer Guardia di finanza e il Viceministro Vincenzo VISCO.

 

Il documento, che riproduciamo di seguito, indica i principali punti problematici evidenziati dai singoli delegati, mentre non fornisce indicazioni sulle risposte dell'Autorità politica (e per le quali rimandiamo ai servizi da noi pubblicati subito dopo l'incontro).

 

L’Organismo è apparso compatto nel richiedere un'attenzione molto maggiore rispetto al passato alle richieste di miglioramenti concreti in tema di diritti, di stato giuridico e di trattamento economico rappresentando i principali motivi del disagio e delle preoccupazioni del personale del Corpo.

 

Di rilievo il fatto che, nonostante la sinteticità del documento, numerose volte sia stata ripetuta l’esigenza, ormai improcrastinabile, di aumentare i livelli di tutela collettiva e individuale del personale militare aprendo all’associazionismo professionale e abrogando la vessatoria circolare del Ministro della Difesa del luglio 2003.

 

 

RESOCONTO DI SINTESI RELATIVO ALL'INCONTRO DEL VICE MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE ON. PROF. VINCENZO VISCO CON I DELEGATI DEL CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA DELLA GUARDIA DI FINANZA.

 

1. In data 23 novembre u.s., il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, On. Prof. Vincenzo VISCO, ha incontrato il Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare allo scopo di fornire pregnanti elementi di cognizione e di risposta alla delibera n. 01/03/10° approvata all'unanimità dall'Organo di Rappresentanza.

2. In tale occasione, i rappresentanti hanno posto all'attenzione dell'Autorità le seguenti tematiche:

GEN. D. DOMENICO MINERVINI:

Ha rilevato la necessità:

a.  che, a fronte della necessità che il Corpo contribuisca all'obiettivo della lotta all'evasione fiscale, vi sia maggiore attenzione governativa in termini di risorse da destinare e venga posto maggiore risalto al disagio che serpeggia tra il personale;

b.  di individuare gli strumenti finanziari più idonei a garantire le minimali necessità degli istituendi Fondi pensione;

c.  di analizzare le problematiche connesse all'avvio della stessa previdenza integrativa e complementare;

d. di estendere il peculiare trattamento economico incentivante previsto dalle norme in vigore a favore del personale dell'Amministrazione finanziaria al personale del Corpo che svolge la medesima attività;

e.   di riformare la legge di principio sulla disciplina militare (legge 1l luglio 1978, n. 382).

 

COL. BRUNO BARTOLONI:

Ha sottolineato la necessità:

a.che la riforma della legge di principio sulla disciplina militare, faccia salva la necessità che l'Organo di Rappresentanza del Corpo abbia come interlocutore politico principale il Ministro dell'Economia e delle Finanze e non il rappresentante politico del Dicastero della Difesa;

b.di addivenire ad una differenzi azione del Comparto Sicurezza da quello della Difesa, in quanto le recenti esperienze in materia di rinnovo contrattuale hanno suffragato le ipotesi secondo cui il Comparto Sicurezza sia da considerare strumento efficace per il conseguimento di condizioni lavorativo-retributive più omogenee per gli operatori della pubblica sicurezza;

c.     di collegare la progressione di carriera giuridico-economica alle capacità professionali del singolo;

d.     di analizzare e risolvere le problematiche connesse al mancato avvio della stessa previdenza complementare.

 

LGT MAURIZIO DORI:

Ha evidenziato l'esigenza:

a.      che l'Organo di Rappresentanza abbia come interlocutore politico principale il Ministro dell'Economia e delle Finanze;

b.     di una riforma della legge di principio sulla disciplina militare che delinei le competenze e le specifiche attribuzioni della rappresentanza, salvaguardandone, altresì, le specificità;

c.     dell'abrogazione dell'art. 8 della legge 11 luglio 1978, n. 382 che, al primo comma, di fatto, vieta ai militari la possibilità di costituire associazioni professionali a carattere sindacale o, comunque, di aderirvi;

d.     di destinare congrue risorse economiche all'aggiornamento professionale;

e.      di abrogare la circolare esplicativa n. l/36211/11.7.0-02 ML datata 16 luglio 2003 del Ministro della Difesa con la quale sono stati esplicitati alcuni dubbi interpretativi relativi all'adesione dei militari ad associazioni che, di fatto, subordina al preventivo e vincolante assenso del Ministro della Difesa la costituzione (ovvero l'adesione) di associazioni asindacali tra militari ovvero tra questi e civili.

 

LGT FRANCESCO LEOTTA:

Ha rappresentato la necessità di:

a. una riforma della legge di principio sulla disciplina militare e che comporti l'abrogazione dell'art. 8 della stessa legge;

b. porre maggiore attenzione al problema della dequalificazione professionale che sussiste tra il personale,

c.    destinare congrue risorse finanziarie finalizzate alla valorizzazione delle attività e compiti di polizia economico-finanziaria svolti dalla Guardia di Finanza allo scopo di consentire un concreto incremento del trattamento economico accessorio del personale.

 

M.A. SALVATORE TRlNX:

Ha evidenziato l’opportunità:

a.      che l'Organo di Rappresentanza del Corpo abbia come interlocutore politico principale il Ministro dell'Economia e delle Finanze;

b.     di una riforma della legge di principio sulla disciplina militare che delinei le competenze e le specifiche attribuzioni della rappresentanza stessa, salvaguardandone, altresì, le specificità;

c.     che vi sia interessamento dell'Autorità politica affinché venga abrogata la circolare n. 1/36211/11.7.0/02 ML datata 16 luglio 2003 del Ministro della Difesa con la quale sono stati esplicitati alcuni dubbi interpretativi relativi all'adesione dei militari ad associazioni che, di fatto, subordina al preventivo e vincolante assenso del Ministro della Difesa, la costituzione (ovvero l'adesione) di associazioni asindacali tra militari ovvero tra questi e civili.

 

M.A. RAFFAELE D'ALESSANDRO:

Ha evidenziato l'esigenza:

a. che venga ribadito il ruolo della Guardia di Finanza come polizia economico-finanziaria;

b.    di riformare la legge di principio sulla disciplina militare uniformandola ai modelli di tutela e di salvaguardia già in vigore in altri Stati europei;

c.  dell’abrogazione dell’art. 8 della legge 11 luglio 1978, n. 382;

d.  di abrogare la già richiamata circolare esplicativa n. 1/36211/11.7.0/02 ML datata 16 luglio 2003 del Ministro della Difesa.

 

M.O. SALVATORE SCINO:

Ha sottolineato l'opportunità:

a. che l'Organo di Rappresentanza del Corpo abbia come interlocutore politico unico il Ministro dell'Economia e delle Finanze;

b.di una riforma parlamentare della legge di principio sulla disciplina militare che delinei le competenze e le specifiche attribuzioni della rappresentanza stessa;

c. di estendere il peculiare trattamento economico incentivante previsto dalle norme in vigore a favore del personale dell'Amministrazione finanziaria al personale del Corpo che svolge la medesima attività;

d.che la disciplina normativa in materia economica e sullo stato giuridico del personale delle Forze di Polizia emanata al termine della procedura di concertazione riceva uniforme attuazione dispositiva per mezzo di circolari esplicative emanate non da ogni singola amministrazione, ma dal Dipartimento della Funzione Pubblica; ciò al fine di evitare disparità di trattamento;

e.  di addivenire ad una differenziazione del Comparto Sicurezza da quello della Difesa, in quanto il Comparto Sicurezza é da considerare strumento efficace per il conseguimento di condizioni più omogenee per gli operatori della pubblica sicurezza;

f. dello stanziamento di appropriate risorse finanziarie per il rinnovo contrattuale del comparto "Difesa-Sicurezza"( contratto scaduto il 31 dicembre 2005) e per la corresponsione della cd. vacanza contrattuale.

 

 

APP. Sc. IPPAZIO DE MATTEIS:

Ha evidenziato l'esigenza:

a.           di rivedere la disciplina inerente i trasferimenti del personale e le cd. incompatibilità ambientali e di lavoro, segnalando, nel con tempo, la disparità di trattamento che sussiste - nella specifica materia - col personale dell' Agenzia delle Entrate che espleta la medesima attività di accertamento;

b.          di destinare risorse finanziarie adeguate alle primarie attività di funzionamento.

 

APP. Sc. ELISEO TAVERNA:

Ha evidenziato l'esigenza:

a.           di procedere allo stanziamento di appropriate risorse finanziarie per il rinnovo contrattuale;

b.           di procedere ad una riorganizzazione delle strutture e dei reparti della Guardia di finanza che qualifichi le professionalità;

c.           di una riforma della legge di principio sulla disciplina militare che delinei le competenze e le specifiche attribuzioni della rappresentanza, salvaguardandone, altresì, le specificità;

d.          di abrogare l' art. 8 della legge 1 luglio 1978, n. 382 che, di fatto, vieta ai militari la possibilità di costituire associazioni professionali a carattere sindacale o, comunque, di aderirvi, consentendo, in tal modo, al personale di fruire di un efficace strumento di tutela dei propri diritti ed interessi legittimi;

e.           di non sottovalutare il problema dei suicidi, sintomo di un latente malessere;

f.            di un equilibrato e funzionale riassetto delle carriere del personale che tenga conto anche della peculiarità del ruolo istituzionale, atteso che con l'emanazione di specifici provvedimenti (Decreto Legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito con modificazioni nella legge 27 luglio 2004, n. 186), si è giunti al riallineamento delle posizioni di carriera dei ruoli del personale non direttivo delle sole Forze Armate e dell'Arma dei Carabinieri;

g.          che tali incontri abbiano una cadenza almeno quadrimestrale.

 

APP. DANIELE TISCI:

Ha evidenziato l'esigenza:

a. di procedere ad una riorganizzazione della Guardia di finanza che qualifichi le professionalità e tuteli il benessere del personale e lo valorizzi;

b. di addivenire ad una riforma sostanziale della disciplina della rappresentanza militare.  


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