COVID: QUANDO SERVE L’AUTOCERTIFICAZIONE ? (laleggepertutti.it)

lunedì 09 novembre 2020

Lo ha spiegato perfettamente Conte in conferenza stampa, presentando il nuovo Dpcm: il modulo è collegato ai divieti, dunque alle «eccezioni alla regola».

Con la seconda ondata di Coronavirus e il parziale ritorno del lockdown in alcune zone del Paese, è tornato anche il modulo di autocertificazione per giustificare i propri spostamenti. Ma quando va utilizzato?

Essendo le restrizioni diverse da regione a regione, in base al rischio di contagio, in alcune servirà in più occasioni, in altre meno. È facile sapere di preciso quando. Il premier Giuseppe Conte è stato molto pratico, illustrando il nuovo Dpcm alla stampa il 4 novembre: «L’autocertificazione è collegata a un divieto, quindi se c’è un divieto di uscire bisognerà portare il modulo con se».

Vediamo cosa significa a seconda delle fasce gialle, arancioni e rosse. In questo articolo “Covid: il modulo di autocertificazione da scaricare” potete trovare il modello.

Indice

1 Autocertificazione nelle regioni gialle

2 Autocertificazione nelle regioni arancioni

3 Autocertificazione nelle regioni rosse

Autocertificazione nelle regioni gialle

Nella maggior parte delle regioni italiane, colorate di giallo, c’è una tendenziale libertà di movimento. Vuol dire che uscire di casa non è vietato ma è fortemente raccomandato non spostarsi con mezzi pubblici e privati se non per motivi di lavoro, salute, necessità, commissioni.

Questo significa che ci si deve autolimitare nell’interesse collettivo per non far salire la curva dei contagi, ma se non lo si fa, tecnicamente, non si incorre in alcuna sanzione. Non serve, quindi, l’autocertificazione per spostarsi nelle ore del giorno, dalle 5 del mattino alle 22.

È necessaria, invece, durante la notte, se si esce di casa oltre le 22 e fino alle 5, orario del coprifuoco; il che è consentito solo per motivi di lavoro, salute e altre necessità. Il modulo serve proprio ad esplicitare la ragione dello spostamento. Deve essere portato con sé ed esibito a un eventuale controllo.

L’autocertificazione serve anche per dirigersi in una regione rossa o arancione, sempre per motivi di lavoro, salute o altre necessità.

Le regioni gialle sono: Lazio, Campania, Sardegna, Marche, Umbria, Abruzzo, Trentino, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Molise, Basilicata.

Autocertificazione nelle regioni arancioni

Qui, come nelle regioni gialle, non è vietato ma è fortemente raccomandato non uscire di casa, perciò l’autocertificazione, di giorno, dalle 5 alle 22, non servirà.

Sarà invece necessaria se si deve lasciare temporaneamente il proprio Comune di residenza per motivi di lavoro/salute/necessità. Idem nel caso in cui ci si debba spostare in un’altra regione: lo si può fare muniti del modulo che spieghi per quale ragione si sta contravvenendo alla regola.

Autocertificazione necessaria anche per violare il divieto di restare in casa durante il coprifuoco, dalle 22 alle 5.

Le regioni arancioni sono: Puglia e Sicilia.

Autocertificazione nelle regioni rosse

In tal caso, siamo nella situazione più simile al lockdown della prima ondata: spostamenti vietati anche durante il giorno, salvo le solite eccezioni di lavoro, salute e necessità. Il modulo di autocertificazione è quindi da portare con sé, compilato, ogni volta che si esce di casa, a qualunque ora del giorno e della notte.

Possibile entrare/uscire dal proprio Comune di residenza e/o dalla propria regione sempre per le solite tre esigenze fondamentali, sempre muniti di autocertificazione.

Le regioni rosse sono: Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta.

 

 

Fonte: https://www.laleggepertutti.it/441145_covid-quando-serve-lautocertificazione

 

 


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