COMUNICATO CGIL EMILIA SUI DATI ACQUISITI CON L'ACCESSO SPI-FICIESSE: "MODENA CAPITALE REGIONALE DEL LAVORO NERO E DELL'EVASIONE IVA. REGIONI E GOVERNO DEVONO SPINGERE I COMUNI AD ESSERE I PRIMI SEGNALATORI DELL'EVASIONE"

martedì 29 settembre 2020

Riportiamo a seguire il testo del comunicato stampa pubblicato dal sito Modena Today.

 

Da https://www.modenatoday.it/economia/lavoro-nero-modena-dati-2020.html

MODENA CAPITALE REGIONALE DEL LAVORO NERO E DELL'EVASIONE IVA

Anche l'evasione fiscale resta una nota dolente, con l'Emilia-Romagna quinta regione italiana.

In questi giorni FICIESSE, l'associazione nazionale Finanzieri Cittadini e Solidarietà, sostenuta dalla Cgil e dal sindacato pensionati Spi e di cui è parte anche il sindacalista Franco Zavatti, ha ottenuto dal Comando generale della Guardia di Finanza un documento con alcuni dati molti rilevanti. Si tratta dei numeri relativi ai risultati del  prezioso lavoro dei Finanzieri, nel corso dell'intero 2019, per il contrasto all'evasione fiscale e contributiva.

Una fototografia decisamente preoccupante, che ci butta addosso, in ogni nostra provincia, il quadro evasivo e dello sfruttamento del lavoro, aggiornando il "...numero di evasori totali, lavoratori in nero, lavoratori irregolari, datori di lavoro che hanno utilizzato manodopera in nero o irregolare, scoperti dalla Guardia di Finanza nel 2019":dati purtroppo ancora in crescita.

"In Emilia Romagna siamo la quinta regione per "evasori totali scoperti": 653. Con Bologna al primo posto, seguita da Ravenna e Modena - spiega Franco Zavatti riassumendo le statistiche - Siamo però la seconda regione per "lavoratori irregolari scoperti" : N° 1923 e con Modena sul podio nero, seguita da Forlì e Ravenna. Per la parte dei "lavoratori in totale nero", la classifica grigia rivede Modena al primo posto, e poi Ravenna e Rimini.

E ancora: "La tabella che classifica i "datori di lavoro che utilizzano manodopera irregolare e nero" ,vede la nostra regione al quinto posto con 473 imprese colpevoli e sul podio nero sempre le province di Modena, seguita da Ravenna e poi Rimini. Siamo la terza regione per le ditte che "evadono IVA", con il peggio nelle province di Modena e poi Reggio e Ferrara.

"Infine, grazie all'antivirus-evasione, siamo la prima regione per il "valore dei sequestri preventivi eseguiti per recupero dai reati tributari" con ben 100,4 milioni e con le tre province di Bologna, poi Modena e Rimini,che spiccano per i 2/3 dei sequestri", aggiunge Zavatti.

"Ben sappiamo che è poi da queste pratiche disoneste, che si alimenta il riciclaggio illegale e l'ingresso malavitoso, anche nei nostri territori - spiega il sindacalista della Cgil - E' perciò ben chiaro che a fianco ed a sostegno del lavoro prezioso degli Enti/Corpi statali addetti alla lotta antievasione, è fondamentale e decisiva l'attività di prevenzione vera e socialmente efficace, da parte delle istituzioni territoriali, delle associazioni imprenditoriali, del sindacato e della rete delle organizzazioni sociali. Allora, i Tavoli regionali e sopratutto provinciali sulla legalità e contrasto alle infiltrazioni - con Prefetti, Enti Locali, Rappresentanze delle imprese, Sindacati - devono occuparsi di questo quadro dannosamente evasivo e di economia irregolare, con ancor più convinzione ed efficacia, per introdurre nel governo dei territori misure di contrasto e prevenzione diffusa che spinga la cultura imprenditoriale, ben radicata nei nostri territori, ad isolare il lavoro irregolare e l'economia illegale".

"Poi, Regioni e Governo - basta coi condoni e/o pace fiscale - devono urgentemente spingere per riportare i Comuni ad essere i primi segnalatori degli evasori che vivono nei loro territori. I Comuni possono vederli in diretta e, grazie ad una giusta legge, devono segnalarli alla Agenzia delle Entrate, incassando poi il 100% di quanto lo Stato recupererà grazie a quelle segnalazioni. I nostri Comuni emiliano-romagnoli restano al primo posto nazionale per numero di segnalazioni inviate ed incassi recuperati, però. in soli tre anni sono calati di un terzo i nostri Comuni segnalanti e le cifre recuperate - chiosa Zavatti - Riflettere bene ed agire con urgenza per invertire questa dannosa discesa che infetta anche la nostra reale democrazia".


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