MARESCIALLO GDF A GIUDIZIO PER TENTATA CONCUSSIONE - P.A.: BRUNETTA A MINISTRI, ENTRO MESE TAGLIO AUTO BLU - USA: DA OGGI ANCHE GAY DICHIARATI POSSONO INDOSSARE DIVISA. ARCIGAY, BENE DECISIONE SU MILITARI GAY, ORA IN ITALIA

martedì 20 settembre 2011

MARESCIALLO GDF A GIUDIZIO PER TENTATA CONCUSSIONE
PROCESSO INIZIA GIOVEDI', AVREBBE ANCHE MINACCIATO IMPRENDITORE
(ANSA) - VENTIMIGLIA (IMPERIA), 19 SET - Un maresciallo della
Guardia di Finanza originario della provincia di Bari e in
servizio al Centro di cooperazione di Polizia e Dogana di Ponte
San Luigi, a Ventimiglia, e' indagato per il reato di tentata
concussione per aver preteso da un piccolo imprenditore romeno
residente a Ventimiglia di mostrargli il contenuto di un
contratto di subappalto relativo ad una serie di lavori edili in
corso in un cantiere di Roquebrune, in Francia.
Secondo l'accusa il maresciallo avrebbe agito per motivi
personali con specifiche minacce all'imprenditore. L'inizio del
processo e' previsto per giovedi' prossimo. L'imputato sara'
difeso dall'avvocato Alberto Bellotti. (ANSA).

P.A.: BRUNETTA A MINISTRI, ENTRO MESE TAGLIO AUTO BLU
(ANSA) - ROMA, 20 SET - Riorganizzare al piu' presto le auto
blu destinate a personale delle magistrature, dell'Avvocatura
dello Stato, dei Corpi militari, delle Forze di polizia e del
Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. E' la sollecitazione
arrivata dal ministro della P.A. Renato Brunetta in una lettera
inviata ai ministri Ignazio La Russa (Difesa), Roberto Maroni
(Interno), Nitto Palma (Giustizia), Francesco Romano (Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali) e Giulio Tremonti (Economia e
Finanze).
A ciascun collega Brunetta segnala infatti ''l'urgenza di
predisporre, per la parte di tua competenza, i provvedimenti,
ricordandoti che tali provvedimenti, per espressa previsione,
dovranno essere trasmessi entro il prossimo 30 settembre alla
Presidenza del Consiglio dei ministri''. (ANSA).


USA: DA OGGI ANCHE GAY DICHIARATI POSSONO INDOSSARE DIVISA
FINISCE L'ERA DEL 'DON'T ASK, DON'T TELL'
(ANSA) - ROMA, 20 SET - Da oggi anche i gay dichiarati
possono indossare la divisa dell'esercito americano.
Il presidente americano Barack Obama aveva firmato lo scorso
22 luglio la certificazione che attesta che il Dipartimento
della Difesa e' pronto ad abrogare il divieto di accesso alle
forze armate agli omosessuali, sancendo la fine del 'Don't ask,
don't tell', il principio che consentiva ai militari gay di
prestare servizio purche' non dichiarassero la propria
omosessualita'.
''Dal 20 settembre - disse quel giorno il presidente Usa - i
militari gay non saranno piu' costretti a nascondere chi sono
per servire il Paese''. (ANSA).


USA: ARCIGAY, BENE DECISIONE SU MILITARI GAY, ORA IN ITALIA
(ANSA) - ROMA, 20 SET - "La fine della Dadt (Don't ask don't
tell) e' una pietra miliare nella lotta del movimento gay
internazionale per la conquista della piena parita'. E' una
decisione di dignita' e rispetto che avra' ricadute in tutto il
mondo": cosi' Paolo Patane', presidente di Arcigay, commenta la
decisione dell'amministrazione Usa di cancellare il bando ai
militari gay e lesbiche visibili nell'esercito americano.
"Sono attesi decine di coming out nell'esercito Usa -
continua Patane' - e festeggiamenti anche tra le truppe. In
Italia non esiste alcun bando alla visibilita' gay nell'esercito,
ma registriamo, insieme agli amici di Polis Aperta, associazione
di omosessuali che svolgono prevalentemente il proprio servizio
nelle forze di polizia e nelle forze armate, forti difficolta'
tra militari a essere visibili come omosessuali e lesbiche.
Qualche passo avanti nelle forze dell'ordine italiane e' stato
fatto grazie a Oscad, l'osservatorio per la sicurezza contro gli
atti discriminatori, fortemente voluto dal capo della polizia
Antonio Manganelli e in rapporto diretto e continuativo con
Arcigay. Sarebbe puoi buona cosa implementare nell'esercito
italiano corsi di sensibilizzazione alle tematiche relative ai
diversi orientamenti sessuali, esattamente come negli Usa dove
il 97% dei militari ne ha frequentato uno".
"Ci uniamo idealmente ai festeggiamenti di gay e lesbiche
americani per questa grande vittoria. L'auspicio e' quello di
poter festeggiare, piu' prima che poi, qualche vittoria di
uguaglianza anche per gay e lesbiche italiani" conclude Patane'.
(ANSA).


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