MANOVRA, ANALISI DEL COCER CARABINIERI SUGLI EFFETTI PER IL PERSONALE MILITARE: NUMEROSE NORME FORTEMENTE PENALIZZANTI, FAREMO RICORSO A TUTTI I MEZZI CONSENTITI PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE

lunedì 14 giugno 2010


CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA
- SEZIONE CARABINIERI -
NOTA INFORMATIVA N.71

Questa settimana il Co.Ce.R, alla presenza del Sottocapo di Stato Maggiore, ha incontrato il Capo Ufficio Legislazione ed i responsabili dell’Ufficio i quali hanno esposto i contenuti del decreto legge n.78/2010, analizzando nel dettaglio i punti del provvedimento, di interesse per gli appartenenti all’Arma, che finirebbero con il penalizzare fortemente il personale del nostro comparto. In particolare:

a) blocco dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego, compreso quelli del comparto sicurezza dal 2010 al 2012 (dall'anno 2010 verranno percepite solo le vacanze contrattuali);

b) il trattamento economico complessivo non potrà essere superiore a quello maturato nel 2010; questa norma avrà anche riflessi economici sulle progressioni di carriera, limitandole ai soli effetti giuridici e sulla corresponsione del trattamento economico accessorio;

c) i fondi accantonati, a partire dal 2004, per il riordino dei ruoli, vengono riassegnati al Fondo ammortamento per i titoli di stato; con un colpo di spugna ci hanno sottratto circa 600 milioni di euro;

d) in materia previdenziale, il riconoscimento dell'indennità di buonuscita ed altre voci correlate, verrebbero dilazionate in un massimo di tre anni per gli importi superiori ai 90 mila euro;

e) l’applicazione dal 1° gennaio 2011 delle regole per il calcolo del TFR anche al personale delle FF.AA/FF.PP; in particolare riduzione dell’aliquota (dal 7,10% al 6,91%) per il computo del trattamento di fine servizio (TFS);

f) il blocco del trattamento economico complessivo si riversa anche sulla mancata elargizione dei tre livelli dell’assegno funzionale (17-27-32 anni); nello specifico chi matura il periodo nel triennio previsto dal disegno di legge, non percepirà l’assegno, e contestualmente non si vedrà riconosciuto il relativo periodo, come se fosse rimasto in aspettativa non retribuita.

Alla beffa di aver prolungato il periodo di contratto economico da due a tre anni, senza peraltro sentire la rappresentanza militare e le parti sindacali, riducendo di fatto il potere di acquisto del personale, a causa del mancato adeguamento al tasso di inflazione programmata, il governo, “Motu Proprio” ha allo studio delle norme che riguardano “gli uomini in divisa”, considerate altrettanto penalizzanti, fra cui l’unificazione delle casse militari e dulcis in fundo la trasformazione dei Codici Penali Militari.

Lo scorso 8 giugno il Comandante Generale, prima di andare dal Ministro della Difesa, è venuto in aula per conoscere il pensiero del Co.Ce.R., assicurando che avrebbe portato nelle sedi istituzionali il pensiero dell’organismo, a tutela di tutti i Carabinieri; il Cocer ha fatto presente le preoccupazioni di tutto il personale, dal momento che la manovra finanziaria andrebbe ad incidere sull’economia Familiare.

L’unico margine di manovra potrebbe essere costituito dall’accettare il blocco del rinnovo contrattuale per il triennio 2010-2012, come per il resto del pubblico impiego.

Questo organismo farà ricorso a tutti i mezzi consentiti per far sentire la propria voce, in modo costruttivo, durante le tappe legislative di conversione del decreto legge 78/2010 che si concluderanno entro il 30 luglio 2010.

Roma, 10 giugno 2010.

IL COCER CARABINIERI

 


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