DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITÀ DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA: RISULTATO IMPORTANTE, MA È NECESSARIO ANCORA UNO SFORZO A FAVORE DELLE CATEGORIE PIÙ DEBOLI – di Eliseo Taverna, Daniele Tisci e Raffaele Dalessandro
Il Governo faccia uno sforzo in più riempiendo di contenuti le norme che emana. E’ con la forza delle proposte, ispirandosi all’antico, ma sempre attuale proverbio, “nulla è impossibile per chi crede”, che i delegati del Co.Ce.R. Guardia di Finanza sono riusciti a far inserire nelle misure anticrisi emanate dal Governo una specifica ed importante norma che prevede la detassazione dei premi di produttività (Fondo Efficienza dei Servizi Istituzionali).
La nostra richiesta presentata, tra l’altro, in occasione dell’audizione presso la commissione difesa della Camera dei Deputati, era molto più pregnante e con riflessi economici importanti. Infatti, chiedevamo al legislatore, nell’ambito delle valutazioni circa la detassazione degli straordinari, già attuata nel settore privato, di estendere analoghi benefici anche ai comparti difesa e sicurezza, prevedendola anche su altre voci stipendiali (premi produttività e servizi esterni).
L’articolo 4 comma 3 del D.L. “anticrisi” 185/08, prevede che per l’anno 2009, nel limite complessivo di spesa di 60 milioni di euro, agli appartenenti alle forze di polizia ed alle forze armate, nonché ai vigili del fuoco, in ragione della specificità dei comparti e delle condizioni d’impiego e di stato, che nell’anno 2008 abbiano avuto un reddito complessivo da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro è riconosciuta, in via sperimentale, sul trattamento economico accessorio inerente i fondi della produttività, una riduzione dell’I.R.PE.F. e delle addizionali regionali e comunali.
La norma approvata rimanda ad un D.P.C.M. - da emanarsi su proposta dei Ministri interessati, di concerto con il Ministri della Funzione Pubblica e dell’Economia e delle Finanze – la quantificazione della misura della detrazione e le modalità applicative per poterne usufruire.
Questo importante beneficio, però, così come è stato giuridicamente formulato non ci soddisfa del tutto, tenuto conto anche del limite così basso di reddito (35000 euro) che, di fatto, non è operativo nei confronti di un’importante aliquota di personale, appartenente anch’esso alle fasce cosiddette “più deboli” (circa il 20/25 per cento).
Inoltre, lo stanziamento di soli 60 milioni di euro, a copertura del beneficio riconosciuto, risulta estremamente insufficiente a soddisfare le aspettative del personale.
Al momento la norma non specifica la misura precisa del beneficio, ma se ipotizziamo una detassazione analoga a quella attuata nel settore privato per lo sgravio del lavoro straordinario (è stata applicata una cedolare secca del 10% in sostituzione dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali) ci rendiamo conto che il beneficio per il nostro personale è minimale.
Se prendiamo in riferimento l’importo del premio di produttività (Fondo Efficienza Servizi Istituzionali) circa 800 euro lordi pro-capite, mediamente corrisposto al personale con una retribuzione al disotto dei 35.000 euro, il risparmio sull’IRPEF non supera per il 2009, gli 80/100 euro per ogni avente diritto.
Infatti, l’importo del premio - soggetto a tassazione separata in quanto riferito all’anno precedente – di norma, sconta un’aliquota Irpef del 23% pertanto, applicando una cedolare secca del 10%, ci sarà una minore imposizione del 13% meno l’aliquota riferita alle varie addizionali regionali e comunali che comporterà un risparmio d’imposta nel 2009, pari ad 80/100 euro per coloro che nel 2008 hanno avuto un imponibile non superiore a 35.000 euro.
La situazione è ancor più grave per gli appartenenti al comparto difesa (Esercito, Marina ed Aeronautica) che avendo ottenuto da poco tempo l’istituzione del Fondo Efficienza per i Servizi Istituzionali, peraltro, alimentato con fondi molto più esigui di quelli assegnati alle forze di polizia, non permette di percepire il nostro stesso trattamento.
Per loro infatti, il premio che mediamente verrà erogato per il 2009 é di circa 250/300 euro lordi pro-capite, pertanto il risparmio d’imposta non supererà alcune decine di euro.
La battaglia è ancora tutta aperta, sappiamo benissimo che il percorso che ha portato all’emanazione di questa norma è stato irto di ostacoli ed ha visto contraddittori, a volte anche aspri, il Ministro della Difesa, favorevole alla norma e quello dell’Economia e delle Finanze, che non ha evitato di mostrare la sua contrarietà per motivi di bilancio e per disparità di trattamento con il pubblico impiego.
La partita è ancora aperta, in fase di conversione in legge del decreto anticrisi, il Governo, con un intervento emendativo, dovrà fare un ulteriore sforzo in favore di quelle categorie cosiddette più deboli del nostro personale, se vorrà dare una concreta boccata d’ossigeno a chi ogni giorno è impegnato a tutelare la collettività. E’ necessario, pertanto, innalzare l’importo dei 35mila euro di reddito almeno a 40mila, al fine di non escludere buona parte dei gradi apicali del ruolo ispettori aumentando, conseguentemente, l’importo dei fondi stanziati per lo sgravio fiscale (attualmente 60 milioni di euro).
ELISEO TAVERNA
DANIELE TISCI
RAFFAELE DALESSANDRO
Delegati Cocer Gdf – X Mandato