VISCO: GEN.SPECIALE CHIEDE RISARCIMENTO 5MLN A GOVERNO - VISCO: PADOA SCHIOPPA INDAGATO DA PROCURA DI ROMA
VISCO: GEN.SPECIALE CHIEDE RISARCIMENTO 5MLN A GOVERNO
'RIMOZIONE POLITICA', PRONUNZIA TAR FORSE GIA' ENTRO L'ESTATE
(ANSA) - ROMA, 20 LUG - Due giorni fa la querela per diffamazione nei confronti del ministro Tommaso Padoa Schioppa, oggi la notifica alla presidenza del Consiglio dei ministri, al Consiglio dei ministri, e ai ministeri dell'Economia e della Difesa, di un ricorso al Tar del Lazio per contestare la legittimita' del decreto con il quale e' stato rimosso dalle funzioni di comandante generale della Guardia di finanza. Il generale Roberto Speciale, pero', alza ancor di piu' il 'tiro', chiedendo anche un risarcimento per 5 milioni di euro. Il perche' lo si legge nel testo del ricorso: la rimozione dall'incarico e' ritenuta lesiva ''non tanto e non solo dal punto di vista economico-professionale, quanto sotto l'aspetto dell'immagine, della dignita' e della onorabilita' professionale''.
Nel testo, una lunga serie di rilievi, partendo da un dato: ''la vera finalita' che vi e' dietro l'implicita revoca, e' di sostituire un soggetto di diversa nomina politica e politicamente, questo si', non complice''. Lo scopo della sostituzione, quindi, ''non era certo la nomina'' di un nuovo comandante, bensi' ''l'azzeramento totale di quel vertice della Gdf che era costato la perdita delle deleghe al viceministro'' Vincenzo Visco.
Un vero ''atto politico'', quindi, secondo il testo redatto dagli avvocati Filippo Satta, Gianluca Esposito e Anna Romano, le cui ragioni sarebbero smentite dai fatti. ''Il ministro accusa di slealta' e di una gestione personalistica della Gdf lo stesso soggetto in favore del quale ha disposto, in contemporanea, la nomina di consigliere della Corte dei Conti. Allora, delle due l'una: o la funzione giurisdizionale svolta dalla Corte dei Conti non ha goduto di alcuna considerazione, o l'accusa di slealta' e le altre accuse mosse sono destituite di qualsiasi fondamento''.
Tutti fatti, questi, che, ad avviso del ricorrente, tra gli altri dimostrano che la rimozione e' illegittima, in quanto ''non ricorre alcuno dei presupposti di legge per la cessazione dal servizio'', che avrebbe potuto giustificarla. Ecco che allora, si indica una strada interpretativa: la rimozione dall'incarico ''si appalesa coma una sanzione disciplinare'', in violazione dei ''fondamentali principi sul procedimento, sul contraddittorio e quindi sul diritto di difesa''. E, cosa che non si vuole trascurare, nonostante il fatto che ''sia il governo che il ministro in carica, dopo il loro insediamento, hanno confermato'' il generale Speciale ''nelle funzioni di comandante generale della guardia di finanza''.
Adesso spettera' al Tar decidere, non appena il ricorso sara' depositato negli uffici di via Flaminia. Forse, anche in una delle udienze stabilite durante la pausa estiva. (ANSA).
VISCO: PADOA SCHIOPPA INDAGATO DA PROCURA DI ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 lug - Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, e' stato iscritto oggi nel registro degli indagati della procura di Roma per l'ipotesi di reato di diffamazione aggravata. L'iscrizione e' scaturita dalla querela presentata ieri nei confronti di Padoa Schioppa, dall'ex comandante generale della Guardia di Finanza.
L'iscrizione del ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa e' la diretta conseguenza della querela presentata ieri da legale del generale Roberto Speciale, avvocato Ugo Longo. Nella querela Speciale si e' ritenuto diffamato dalle affermazioni fatte dal ministro dell'Economia durante il dibattito al Senato il sei giugno scorso.
Il fascicolo e' stato affidato al pm Angelantonio Racanelli, ma il procuratore Giovanni Ferrara manterra' la codelega. I due magistrati hanno anche il fascicolo sul caso Visco, il viceministro dell'Economia indagato per abuso d'ufficio e minacce proprio in relazione alla rimozione di Speciale.
La procura, dopo l'iscrizione di Padoa Schioppa, entro due settimane inviera' gli atti al Tribunale dei Ministri con un proprio orientamento: o richiesta di archiviazione o, di contro, richiesta di approfondire gli accertamenti. Il Tribunale dei ministri decidera' successivamente il destino del fascicolo rinviando poi gli atti a piazzale Clodio. (ANSA).
VISCO: SPECIALE, PAROLE MINISTRO FONDATE SU FALSITA'
(ANSA) - ROMA, 18 lug - ''La responsabilita' penale del ministro risulta assolutamente innegabile ove si ponga mente al fatto che tali dichiarazioni sono fondate su falsita' e manipolazioni e in generale su una visione capziosa e mendace di quanto e' accaduto''. E' un altro dei passaggi della querela di 13 pagine nei confronti del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, presentata oggi alla procura di Roma, dall'ex comandante della guardia di finanza, generale Roberto Speciale.
''La dimostrazione della inattendibilita' dei fatti – si legge ancora nella querela - sui quali si fondano i giudizi del ministro, rendera' incontrovertibile l'evidenza che nei suoi confronti deve procedersi per il reato di diffamazione''.
Nella memoria-querela Speciale risponde punto su punto a tutte le contestazioni fatte a Palazzo Madama dal ministro dell'Economia, premettendo che ha ispirato la sua attivita' ''al culto dei valori, della legalita' e delle norme giuridiche'' prendendo le proprie decisioni ''nel pieno rispetto di leggi, regole e procedure''. Speciale poi ribadisce, facendo alcuni esempi, che qualsiasi decisione da lui assunta ''sia stata conseguenza di approfondite istruttorie condotte dai competenti uffici del comando generale e vagliate da tutta la catena gerarchica dello Stato maggiore''.(ANSA).