11 APRILE 2018, UNA BELLA GIORNATA – di Carlo Germi

lunedì 16 aprile 2018

Tre volte mi sono alzato la mattina pensando “oggi è una bella giornata”.

La prima quando, nel lontano 1999,  assieme a 40 amici, tra i quali molti colleghi, mi sono trovato nella sala Congressi del Jolly Hotel di Roma per far nascere l’Associazione “Finanzieri, Cittadini e Solidarietà”.

E’ stata una bella giornata perché iniziava una avventura il cui esito credevamo scontato: anche i cittadini con le stellette avrebbero potuto avere  a disposizione strumenti di tutela  dei propri diritti attraverso un sindacato, al pari di tutti gli altri lavoratori italiani.

Era, infatti, pendente presso la Corte Costituzionale un giudizio di legittimità dell’articolo 8 della legge 382 del 1978, circa il divieto di costituire   od anche aderire ad Associazioni sindacali per i cittadini militari.

La Consulta di allora non ebbe il coraggio di compiere un passo verso la piena apertura di comparti che rischiavano di rimanere distaccati dal clima democratico del Paese.

Seguirono tempi cupi, ma la fiamma non si spense.

Altra bella giornata fu allorquando, nel 2001, uscì il primo numero della rivista “Finanzieri e Cittadini”. Pochi “scrittori”, volenterosi e soprattutto coraggiosi, diedero vita ad un prodotto che assieme al sito web per molti anni ha contribuito a far crescere negli ambienti militari in generale, ma  sopratutto nella Guardia di Finanza  quel seme di democrazia che oggi è divenuto una solida pianta.

La terza bella giornata è certamente stata l’11 aprile scorso, allorquando la Corte Costituzionale ha finalmente preso atto del cambiamento avvenuto ormai in tutti i Paesi europei e maturato anche nel nostro, circa l’ormai non più procrastinabile riconoscimento dei diritti sindacali anche a cittadini militari ed ha, decidendo su un ricorso promosso da una Associazione sorella, Assodipro, e portato avanti  da un nostro socio fondatore, Francesco Solinas, per la incostituzionalità  del divieto.

Riconoscenza quindi ai componenti della Corte Costituzionale che hanno accolto le speranze coltivate per decenni da coloro che hanno costituito con coraggio associazioni nelle diverse Forze Armate e nei Corpi ad ordinamento militare e da quanti in esse hanno creduto partecipando alle loro iniziative, a volte sacrificando anche le loro carriere, ma sempre convinti  della bontà delle azioni compiute.

La strada non è ancora completata. La Consulta  ha incaricato il legislatore di tradurre in norma il suo dettato e la speranza è che il nuovo Parlamento  interpretando produca  finalmente una normativa  al passo con quella dei Paesi europei più avanzati in grado di soddisfare le legittime aspettative che i cittadini militari hanno coltivato dal 1978 ad oggi.

 

CARLO GERMI

Cofondatore e primo Segretario generale dell’Associazione Ficiesse


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