FIAMME GIALLE, QUATTRO UFFICIALI PROSCIOLTI DAL GUP MILITARE

giovedì 11 gennaio 2018

«Non sussistono gli estremi oggettivi e soggettivi dei reati» o comunque «gli elementi in atti non sono sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio»: per questo motivo il gup del Tribunale militare ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico di quattro ufficiali superiori della guardia di finanza indagati per aver fornito un'auto e due autisti all'ex parlamentare del Pdl Alfonso Papa. Escono definitivamente dall'inchiesta, dunque, il generale Giovanni Mainolfi, il colonnello Sandro Baldassari, il maggiore Fernando Capezzuto e il colonnello in congedo Angelo Raucci. Al Tribunale militare gli atti erano stati inviati dalla Corte d'Appello, cui si erano rivolti gli ufficiali dopo la condanna di primo grado da parte del gup nel processo con rito abbreviato (in precedenza anche il pm ordinario aveva chiesto l'archiviazione delle accuse). I giudici di secondo grado, infatti, ravvisavano gli estremi del reato di peculato militare che invece, secondo il gup militare Francesco Paolo Fasoli, non ci sono: dal 2008, infatti, a differenza di quanto era accaduto prima, gli ufficiali SI LIMITARONO A ESEGUIRE ORDINI SUPERIORI, peraltro limitando l'utilizzo dell'auto ai giorni lunedì e venerdì e alla provincia di Napoli. Soddisfatti i difensori, Filippo Gargallo, Vincenzo Maiello, Vincenzo Siniscalchi, Ilaria discuoio, Domenico Ciruzzi, Enrico Accinni e Gabriele Amodio.

(fonte: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO, edizione del 30/12/2017, estratto da pag. 2).

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CONTRIBUTO CORRELATO:

"SE UN MILITARE RITENESSE DI NON ESEGUIRE UN ORDINE IRREGOLARE NON VI SONO GARANZIE. QUALE MILITARE CONTESTEREBBE UN ORDINE RISCHIANDO CONSEGUENZE NEFASTE? "

"..I militari sono stati rinviati a giudizio per aver obbedito all’ordine di  mettersi a disposizione di un noto politico e dei suoi familiari. Gli ordini erano:  “fate tutto ciò che vi chiede ... State attenti e cercate di rigare diritto”. (...) Se i finanzieri si fossero rifiutati di eseguire l’ordine, probabilmente, sarebbero stati trasferiti d’autorità[4], magari puniti con una motivazione fantasiosa[5] e, di conseguenza, giudicati in peius in occasione della successiva valutazione annuale,  cui sarebbe derivata la retrocessione nelle graduatorie dell’avanzamento e dei trasferimenti, con le immaginabili penalizzazioni stipendiali.. ."

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