L’ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO DELLO SPORTELLO NAZIONALE ETPL AL COMANDO GENERALE GDF: INNESCATO IL PERCORSO VERSO L’EFFICIENZA NELLA TRASPARENZA - di Francesco Zavattolo

giovedì 16 novembre 2017

La trasparenza totale sulle attività delle pubbliche amministrazioni (in inglese Freedom of  information Act) è entrata a far parte dell’ordinamento giuridico italiano solo lo scorso 23 dicembre 2016 con l’introduzione dell’accesso civico generalizzato.

L’intervento del legislatore è stato necessario, ma da solo non basta. C’è bisogno che i cittadini comincino a esercitare il nuovo diritto in modo attento e consapevole e che le pubbliche amministrazioni si abituino e lo riconoscano in concreto. Ciononostante, per raggiungere appieno gli obiettivi prefissati della legge, non è da escludere il ricorso a contenziosi amministrativi.

In questo contesto si inserisce l’accesso generalizzato del Direttore dello Sportello Etpl  della nostra Associazione nei confronti della Guardia di Finanza. Richiesta ritenuta dalla stessa Guardia di Finanza legittima, chiara e corretta. Malgrado ciò l’Amministrazione non ha fornito i dati numerici richiesti (codici S.I.Ris.)

Nel panorama interno è la prima volta in assoluto che un’organizzazione civica chiede dati numerici così precisi e puntuali a una pubblica amministrazione che, tra l’altro, è una Forza di Polizia a struttura militare. Nel caso specifico, però, dobbiamo ammettere che si tratta di un’amministrazione di grandi dimensioni che dispone, ormai da vent’anni, di un sistema informativo evolutissimo per la rilevazione completa degli impieghi effettivi di tutte le sue risorse umane (S.I.Ris.).

Del tutto comprensibile, quindi, la scelta prudente del Comando Generale che rimette alla responsabilità del Governo e dei giudici amministrativi decidere se il “Foia italiano” possa entrare così profondamente nelle realtà delle gestioni pubbliche o se debba rimanere uno strumento apparente e formale.

Di certo sarà molto interessante seguire gli sviluppi giudiziari e politici dell’accesso civico alla Guardia di Finanza, come anche degli altri accessi effettuati nei confronti della Polizia e dei Carabinieri sull’andamento delle truffe agli anziani, dell’Agenzia delle Entrate sulla partecipazione dei Comuni all’accertamento tributario e degli altri che verranno.

Vista la novità della materia riteniamo apprezzabile la prudenza con la quale si è mosso il Vertice di viale XXI Aprile e auspichiamo che anche altre organizzazioni civiche, o “semplici” cittadini organizzati, seguano la strada tracciata dalla nostra Associazione e dal Sindacato Pensionati Italiani della Cgil per dare esecuzione alla volontà del legislatore e per rendere le pubbliche amministrazioni delle autentiche e forti case di vetro.

 

FRANCESCO ZAVATTOLO - Segretario Generale Ficiesse


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