CONSIDERAZIONI SULLA PARAMETRAZIONE - di Stefano Castelli

lunedì 11 febbraio 2002

Anno nuovo, vita nuova, inizia il 2003 e tutti sono pervasi da nuovo entusiasmo; infatti si tratta di un anno di grandi aspettative, anche se nel nostro caso � bene osservare una certa cautela.

Apprendiamo con soddisfazione che le cifre per l�attuazione della delega di cui all�articolo 7 della legge nr.86/2001, prendono consistenza all�interno della legge finanziaria in particolare con l�articolo 33 che cita testualmente: �in aggiunta a quanto previsto dall�articolo 16, comma 4, della legge 28 dicembre 2001,n.448, per la progressiva attuazione del disposto di cui dell�articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n.86, sono stanziate le ulteriori somme di 50 milioni di euro per l�anno 2003, di 150 milioni di euro per l�anno 2004 e di 500 milioni di euro per l�anno 2005.�, pertanto la cifra complessiva messa a disposizione per la revisione stipendiale tenuto conto di quanto gi� stanziato in precedenza, si aggira sui 930 milioni di euro spalmati su un arco temporale di circa 3 anni.

Va precisato che i maggiori effetti dei decreti che si verranno a produrre, auspicabilmente entro maggio 2003, come stabilisce un ulteriore articolo inserito sempre nella legge di bilancio, li potremo apprezzare nel 2005, dove per quell�anno � stanziata la parte pi� consistente del finanziamento.

Tutto l�entusiasmo manifestato dalle OO.SS. del settore, mi porta ad essere ottimista, anche se � mia opinione che il tempo a disposizione per un reale e costruttivo confronto tra chi materialmente � l�estensore degli atti (cio� le Amministrazioni del comparto difesa � sicurezza) e le Rappresentanze, sindacali e non, sia limitato, trattandosi di provvedimenti che portati a termine avranno un impatto significativo sul trattamento economico, paragonabile al cumulo delle somme di diversi contratti finora stipulati.

Se questo � vero, e non esiste il tempo necessario per  un adeguato confronto, allora dobbiamo aspettarci che si verifichi la possibilit� di ulteriori proroghe del provvedimento delega, oppure che vi sia l�intenzione di tener conto solo formalmente dei pareri espressi dalle Rappresentanze militari.

Personalmente ritengo che se ci� dovesse accadere, l�importante � che queste somme su cui, per ammissione del Governo, vige il principio dell�intangibilit�, cio� la loro destinazione pu� essere esclusivamente finalizzata alla �riparametrazione�, anche se in pi� periodi, vengano destinate a colmare il notevole �gap� economico che nel tempo si � venuto a creare tra il nostro comparto le altre amministrazioni del pubblico impiego, e che la cosa non si traduca nel solo tentativo di temporeggiare e vedere poi cosa accade.

Grande merito dunque a chi ha dovuto allentare i cordoni della borsa e finanziare concretamente, seppur in un periodo difficile, un provvedimento di tale portata, ma non va dimenticato che l�articolo 7 della legge 86, non nasce cos� per caso ma prende forma in un contesto particolare, dove per compensare le carenze di alcuni contratti economici, tra cui il penultimo (biennio economico di riferimento 2000-2001 peraltro non condiviso dal CO.CE.R e da diverse OO.SS.), l�esecutivo di fine 13^ Legislatura, consapevole di non essere in grado in quel preciso momento di poter esaudire le richieste pressanti che giungevano da tutte le OO.SS. e le RR.MM. logore da contratti deludenti, decise che era giunto il momento di dare una svolta riformista alle Forze di polizia nonch� alle Forze armate, riconoscendo a queste ultime delle peculiarit� e specificit� proprie di questo particolarissimo comparto.

Per attuare un processo di cos� ampio respiro, non vi erano per� nel contingente risorse disponibili se non per un provvedimento tampone, di conseguenza ecco la necessit� di impegnare grosse somme dilazionate in pi� esercizi finanziari. Pesante dunque l�eredit� per l�attuale esecutivo, ma finora ha dimostrato di mantenere fede all�impegno preso a suo tempo da un�altra coalizione di Governo, pertanto il merito va diviso tra tutti i membri del parlamento, che sensibili a quanto sostenuto in tutte le sedi istituzionali dal sottoscritto, che le Forze di Polizia non sono uno strumento prima di questo o di quel Governo, bens� un bene primario di tutta la Nazione, e come tale salvaguardato da chiunque sia chiamato a svolgere il massimo ruolo istituzionale, hanno dato contenuto al progetto.

Pur non volendo far nomi, mi corre l�obbligo di ringraziare l�allora Sottosegretario alla Funzione pubblica On. Gianclaudio BRESSA ma anche l�uomo che fu di raccordo con lo stesso Dipartimento, essendo il capo delegazione della G di F. per la concertazione, che nonostante il non felice esito delle trattative, entrambi si sono prodigati fino all�ultimo perch� fosse tracciato il solco per arrivare ad una vera riforma dell�attuale sistema  di retribuzione che oramai appartiene  solo ai cittadini in armi.

 

STEFANO CASTELLI

Gi� delegato CO.CE.R. 8� mandato
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