RESOCONTO DEL MARESCIALLO CIAVARELLI SULL'AUDIONE DEL COCER INTERFORZE IN COMMISSIONE DIFESA. SEGNALATO UN ALTRO POSSIBILE CASO DI MOBBING.

martedì 11 novembre 2003

Siamo lieti di pubblicare uno scritto di Antonio CIAVARELLI, delegato per la categoria Sottufficiali del Cocer Aeronautica militare, sull’audizione dell’Organismo centrale della rappresentanza militare in Commissione Difesa.

 

 

INCONTRO DEL CO.CE.R. INTERFORZE

CON LA COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

SULLA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE

(INTERVENTO DEL DELEGATO CIAVARELLI)

 

di Antonio Ciavarelli

 

Trovo utile e soprattutto doveroso informare i colleghi e amici su quanto da me illustrato nel corso dell’audizione in Commissione Difesa della Camera dei Deputati in merito alla Riforma della Rappresentanza militare.

Sig. Presidente della Commissione Difesa, Signori Deputati sono il Capo II cl. Nocchiere di Porto Antonio Ciavarelli e ringrazio sentitamente della possibilità che mi date nell’esprimermi in qualità di Delegato Co.Ce.R..

Alla fine degli anni ’70 in seguito alla grossa spinta derivante dai cambiamenti sociali, le Forze Armate non hanno potuto esimersi dall’interpretare/adeguarsi a quanto nei contesti della vita civile accadeva. La Rappresentanza Militare, costituita con legge 382/78 e applicata con regolamenti approvati nell’83, per quei tempi apparve una grande conquista. Alcune importanti modifiche all’Istituto si sono avute in un secondo momento. Il D.L. 195/95 istituì la concertazione e le regole ad essa correlate. Il D.P.R. 394/95, che raccolse gli accordi della 1^ concertazione, ampliò con l’art. 21 la forma di rapporto che il COCER avrebbe poi avuto con la base rappresentata. Ora il passaggio dallo "Strumento militare" a quello “professionale” e le nuove forme di impegno sul piano internazionale fanno sì che, una forma di rappresentanza più forte e più attenta a recepire la forte evoluzione avvenuta nella società è sempre più sentita. Per questo occorre trovare sistemi sinergici, rapidi e trasparenti per ben affrontare e rappresentare le esigenze e le necessità del personale. Una rappresentanza che tuteli il personale, ma ancor più che collabori a contribuire al bene del personale e di conseguenza delle Forze Armate e delle Istituzioni.

Quali sono le principali carenze sentite dal personale e che ancor più sentiamo noi delegati? Ancora oggi ci sono Consigli di base (come ad esempio nella sede di Taranto) che fino a questa estate non erano riusciti a riunirsi neanche per costituire il Comitato di Presidenza, nonostante, in apparenza, ci potrebbero essere tutti gli strumenti.

Di qui nasce la prima esigenza, cioè quella di avere una personalità giuridica che consente di ottenere una più ampia partecipazione possibile (per usare la terminologia del documento). Per arrivare a questo, sicuramente è indispensabile avere contatti, ai vari livelli (di base e intermedi) con il personale anche attraverso assemblee generali.

Quali i mezzi? In primis il ruolo negoziale alla Rappresentanza Militare facendo assumere agli SS.MM. il ruolo più naturale di “supporto tecnico”, perché oggi essi, in effetti, sono controparte del Co.Ce.R. ed assumono più un ruolo di “suggeritore” o “consigliere” del Governo. Per avere queste possibilità è indispensabile allargare il campo delle competenze come la formulazione di pareri, di proposte e di richieste alle istituzioni, in materie di trattamento accessorio ecc, come si deduce dall’elenco di cui al punto 3 dell’elaborato del Co.Ce.R..

Alla base di tutto, non può non esserci una maggiore tutela del delegato, proprio per avere maggiori strumenti e possibilità per lavorare, come la manifestazione del proprio pensiero. Ad es. a Taranto c’è il Sig. Alessandro Milani (il quale mi ha autorizzato a fare il suo nome), che, unitamente a 280 persone circa, ha firmato una lettera ad un giornale locale complimentandosi con il Co.Ce.R. e lo Stato Maggiore per aver posto attenzione agli Organismi di Protezione Sociale dando così speranze per la soluzione nell'ambito locale di alcune discriminazioni sociali, che si perpetuano nella base, in quel merito. Sembra a che a carico di questo signore che è 1° Maresciallo Luogotenente ed anche delegato del COIR di MARIDIPART Taranto, sia stato presentato un esposto, da parte del Dipartimento, alla Procura Militare, per verificare se si evincono fatti penalmente rilevanti da quell’articolo. Inoltre, lo stesso, sta ricevendo più di una telefonata dai Carabinieri (in servizio per la Marina di Taranto) che tendono ad intimidirlo invitandolo a titolo informale a presentarsi presso i loro Uffici senza spiegare per quale reale motivo. Comunque di ciò sarà mia premura e dovere portare a conoscenza anche informalmente le SS.VV. di eventuali risvolti.

In merito alla rieleggibilità penso che ciò derivi più da un’esigenza di continuità nel lavoro. Infatti si potrebbero ricercare anche soluzioni in elezioni intervallate di sei mesi iniziando dai livelli più bassi.

Sul punto della rappresentatività si è convenuti sull’equità al di fuori delle Sezioni. Questo è derivato dai vari squilibri che si creano nelle riunioni interforze. Basti pensare, ad esempio, come una sezione numerosa rispetto alle altre potrebbe condizionare un Consiglio con il far venir meno il numero legale o nelle votazioni. Anche nell’ambito delle sezioni nasce questo problema in riferimento alle categorie. 

L’anno scorso all’inizio dei lavori feci una domanda provocatoria rifacendomi all’Apologia di Socrate e riferita al contesto militare: “qual è il vero bene dell’uomo militare e chi sa qual è il vero bene dell’uomo militare". Personalmente posso dire con orgoglio, avendo partecipato ai lavori, che il “tavolo tecnico”, non solo, ma la Rappresentanza nella sua interezza, ha lavorato con tenacia e con tutti i migliori propositi, con l’obiettivo di fare il vero bene del personale ed è stato trovato in questo un giusto equilibrio. Credo che anche a voi tutto ciò dovrebbe tornare utile. Per gli stessi membri della Commissione Difesa, avere un confronto agile con dei rappresentanti, che hanno tutti i mezzi per lavorare, non può che essere un vantaggio. Per questo il mio auspicio è che la Commissione possa avere gli stessi sentimenti per il bene dell’uomo militare che specialmente in questi periodi di molta operatività vede mancarsi di rispetto costantemente, con raggiri attraverso ogni provvedimento legislativo, come in ultimo la finanziaria che è già al Senato e che disattende sia le legittime richieste del Co.Ce.R, sia i buoni propositi delle stesse Commissioni.

Al termine del mio intervento non si sono fatte attendere le precisioni sul caso da parte del Presidente del Co.Ce.R.. Riteneva che, per quanto riguarda il Luogotenente Milani, il problema era locale e rientrava in una sorta di strumentalizzazione per creare lotte di classe e che, essendo un fatto interno alla F.A., internamente andava risolto.

L’Onorevole Fallica di Forza Italia mi rivolgeva delle specifiche domande riferite ai motivi per i quali ci sono dei COBAR che hanno difficoltà a riunirsi e inoltre perché ritenevo che ci fossero delle disattenzioni in “finanziaria” visti i vari emendamenti presentati a riguardo dal centro – destra al Senato e infine notizie più accurate in merito al caso del Lgt Milani.

Vi è stata qualche difficoltà a concedermi la parola e quindi il suddetto Onorevole, dovendo andar via, chiedeva al Presidente della Commissione Ramponi di darmi l'opportunità di rispondere. Mi veniva concessa, ma al contempo l'Ammiraglio Bergantino, Presidente del Co.Ce.R., ci teneva ancora a precisare che io non fossi deputato a rispondere in quanto il mio COBAR è a Fiumicino e mi dovevo interessare solo del Cobar di Fiumicino o dei fatti del COIR delle Capitanerie. I problemi dei delegati di Taranto non mi riguardavano e se mi esprimevo era solo a titolo personale e non rappresentavo le opinioni del Co.Ce.R.. Da parte degli Onorevoli e dei Delegati presenti è stata manifestata perplessità in merito alla imbarazzante situazione che si era venuta a creare e hanno espresso la volontà di ascoltarmi lo stesso a qualsiasi titolo. Ho così risposto:

"Ritengo che i Cobar non si riuniscano o per superficialità o perché spesso capita che il Presidente di un Consiglio corrisponde con il Comandante in II o vice Comandante di un Comando/Ente che, in buona fede, pensa di risolvere direttamente i problemi, ovviando ai lavori assembleari e comportando la mancata rappresentatività degli altri delegati. Per il secondo quesito inoltre so bene quanto i Senatori si stiano adoperando come ad esempio per il riallineamento. Io stesso sono ricorso, in tal senso, alla disponibilità datami dal Senatore Semeraro del Collegio di Taranto. Appartenendo al Corpo delle Capitanerie apprezzo anche gli emendamenti dei Senatori Eufemi e Iervolino in merito alla Security portuale, importante compito che il Corpo svolge e si accinge a svolgere con maggiore impegno, nonostante viva un periodo di difficoltà per la riduzione di personale. Ci sono, insomma,   emendamenti di tipo trasversale alle forze politiche e questo significa che gli argomenti sollevati dal Co.Ce.R. sono condivisi. Ma tutto quest’impegno viene disatteso dal comportamento del Governo, in quanto, l'unico provvedimento a favore del personale militare in finanziaria è il calcolo ai fini della buonuscita dell'indennità di posizione con cifre che si aggirano attorno agli 80 milioni di lire in più sulla buonuscita dei Generali e Ammiragli. Sono questi i provvedimenti che, di fatto, istigano a lotte di classe cosa che né il personale Sottufficiale e volontari e la maggior parte degli Ufficiali vuole. Quindi il Governo disattende le legittime aspettative del Co.Ce.R, dimostrandogli scarsa considerazione, ma anche degli stessi membri delle commissioni parlamentari. Per ciò che concerne il "caso Milani" per chiunque la volesse, posso riprodurre la fotocopia dell'articolo, motivo di esposto alla Procura Militare e dico che comunque io sono il rappresentante dei ventimila sottufficiali di Marina e sono onorato esercitare il dovere di rappresentare i problemi di tutti i colleghi, delegati e non, e da questo dovere, mai mi sottrarrò".-

 

antonellociavarelli@libero.it

                                                           Antonio Ciavarelli

                                                           Delegato Co.Ce.R.

 


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