MAFIA SCRITTE INTIMIDATORIE: FICIESSE CON CGIL ESPRIME SOLIDARIETA' A DON CIOTTI E VESCOVO DI LOCRI

lunedì 20 marzo 2017

Ci uniamo alle parole di condanna espresse dal segretario confederale della CGIL Giuseppe Massafra, a seguito del rinvenimento delle ignobili scritte sui muri del Vescovado di Locri.  Scritte intimidatorie che,  alla vigilia della giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia, gettano un ombra inquietante  sulla  radicalizzazione di una subcultura mafiosa  nella nostra società.

Un gesto che però, non può in alcun modo  scalfire, come afferma Massafra, la battaglia per il lavoro, la legalità, i diritti.

Facciamo quindi nostre le parole del Presidente della Repubblica  Mattarella: ‘La lotta alla mafia è una necessità per tutti: lo è, prima ancora che per la propria sicurezza, per la propria dignità e per la propria effettiva libertà. Si tratta di una necessità fondamentale per chi tiene, insieme alla libertà, alla serenità personale e familiare; per chi vuole misurarsi con le proprie forze e le proprie capacità, senza padroni né padrini”.

Ficiesse

La segreteria Nazionale

Roma, 20 mar. (AdnKronos) – “Esprimiamo indignazione per quanto accaduto a Locri e piena solidarietà a Don Luigi Ciotti e a Monsignor Francesco Oliva. Condanniamo quelle parole intimidatorie e come previsto domani, Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, saremo alla manifestazione nazionale di Libera e Avviso Pubblico per ribadire ancora una volta che la nostra battaglia continua e che l’unica strada per avere ‘più lavoro’ è quella della legalità e dei diritti”. Così in una nota il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra commenta le scritte comparse questa mattina sul muro della sede del Vescovado di Locri.

 

“Non sono la ‘ndrangheta, lo sfruttamento, la violenza, la corruzione e il malaffare – prosegue Massafra – a poter dare risposte ad un territorio come la Calabria. Sono necessarie invece cultura della legalità, sviluppo, buona occupazione e pieni diritti. Ed è necessario impegno per sconfiggere una piaga che ormai attraversa tutto il Paese. Un impegno – sottolinea il segretario confederale – che la Cgil mette in campo ogni giorno e che continuerà e si allargherà ancor di più dopo intimidazioni come quella di oggi”.
“Per questo – conclude – domani saremo insieme a Libera e Avviso pubblico, alla società civile e ai cittadini che condividono con noi il cammino contro la criminalità organizzata e per ricordare le vittime innocenti delle mafie”.


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