GEN. TOSCHI: GIOCHI, SETTORE MOLTO ATTRATTIVO PER INTERESSI CRIMINALITA' ORGANIZZATA

giovedì 19 gennaio 2017

IL VELINO - "Il settore del gioco pubblico, in questi ultimi anni è stato caratterizzato da una forte espansione, anche grazie al recupero e all’emersione di ampi spazi di mercato un tempo esclusivo appannaggio dell’illegalità. In questo generale scenario, la prevenzione e la repressione dei fenomeni di illegalità e abusivismo nel settore investono appieno le responsabilità della Guardia di Finanza quale polizia economico–finanziaria, posto che nella materia è necessario tutelare, contemporaneamente, più interessi, vale a dire: il gettito fiscale derivante dalla raccolta, con particolare riguardo alle imposte di settore, oltre che alle imposte dirette e indirette; il mercato, per porre un argine alla concorrenza sleale esercitata ai danni degli operatori onesti da parte di soggetti non autorizzati; i consumatori, che vanno protetti da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia". Lo ha evidenziato il Comandante Generale della Gdf, Giorgio Toschi, in audizione in Commissione bicamerale di vigilanza sull'Anagrafe tributaria. Quanto ai risultati - è stato sottolineato - da gennaio 2014 a giugno 2016 i reparti della Guardia di Finanza hanno eseguito 19.082 interventi ispettivi, riscontrando 6.273 violazioni, che hanno consentito di verbalizzare 20.990 soggetti e sequestrare 2.244 apparecchi da gioco, nonché 4.883 postazioni clandestine di raccolta scommesse e giochi “on line”.

Numerose e diverse sono le tipologie di illecito e frode che vengono riscontrate nel corso dell’attività di servizio: dalla manomissione degli apparecchi da gioco con vincita in danaro mediante alterazione dei contatori fiscali e del flusso telematico di comunicazione della raccolta operata, alla installazione di apparecchi illegali per la raccolta a distanza di giochi on line. In quest’ultimo caso, si tratta di congegni, denominati “totem”, forniti di un computer mediante il quale è possibile il collegamento alla rete internet e l’accesso alle offerte di gioco e scommesse illegali, proposte da soggetti privi della concessione per operare in Italia. "Ulteriore forma di condotta illecita - ha aggiunto il Generale Toschi - è l’abusiva raccolta di scommesse tramite i centri di trasmissione dati collegati a bookmaker esteri privi di concessione, o sfruttando i canali “a distanza”, attraverso l’apertura di “conti gioco” sui siti web esteri, gestiti da operatori non autorizzati ad operare nel nostro paese.

Infine, vi è l’offerta di gioco d’azzardo on line, che interessa principalmente il fenomeno della presenza in rete di innumerevoli casinò e altri siti analoghi, non autorizzati ad operare in Italia. Al riguardo, anche grazie alla collaborazione della guardia di finanza, in particolare del nucleo speciale frodi tecnologiche, l’agenzia delle dogane e dei monopoli ha inibito più di 6.200 siti non autorizzati di offerta di gioco on line. Il settore, inoltre, risulta molto attrattivo per gli interessi della criminalità organizzata, sia per l’alta remuneratività, sia per la possibilità di riciclare i proventi di altre attività illecite e sia, infine, per consolidare il controllo del territorio. A solo titolo esemplificativo, ricordo un’importante operazione svolta a Reggio Calabria, in cui è stata portata alla luce un’associazione per delinquere di stampo mafioso, costituita da soggetti affiliati alla ‘ndrangheta, che, avvalendosi di società estere di diritto maltese, ha esercitato abusivamente, per diverso tempo, l’attività del gioco e delle scommesse sull’intero territorio nazionale, attraverso una ramificata rete di centri di trasmissione dati collegati a bookmaker esteri privi di concessione a operare in Italia. 41 sono state le ordinanze di custodia cautelare eseguite, con il sequestro di 45 imprese, 1.500 punti commerciali e 82 siti internet nazionali e internazionali".


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