CGIL RICORRE AL COMITATO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALI (CEDS) PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI SINDACALI E DI CONTRATTAZIONE AL PERSONALE DELLA GUARDIA DI FINANZA.

lunedì 28 novembre 2016

Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS) con la sentenza del 4 luglio scorso ha accolto il ricorso del Consiglio Europeo dei Sindacati di Polizia (CESP) dichiarando contraria agli artt. 5 e 6 della Carta Sociale Europea la normativa francese, nella parte in cui vieta ai gendarmi d’oltralpe di costituire o aderire ad associazioni professionali (art. 5 della Carta) e di negoziare le condizioni di lavoro (art. 6 della Carta). 

Secondo il Comitato, infatti, la Carta, con riferimento ai Corpi di Polizia, consente solo di imporre limitazioni a tali diritti e non già di vietarli. Sulla scorta di tale importante decisione la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) ha presentato un formale ricorso‎ al Comitato (CEDS) per il riconoscimento degli stessi diritti al personale della Guardia di Finanza, in ragione della sostanziale e connotata tipizzazione del Corpo quale polizia economico-finanziaria. ‎

A nome dell'Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà (Ficiesse), manifesto la più profonda gratitudine alla CGIL per la sensibilità dimostrata sul campo. Alla luce di questo passaggio storico, auspico l’inizio di un percorso affinché la nuova e moderna veste rappresentativa del personale della Guardia di Finanza possa raggiungere, nei tempi e nei modi concertati, la piena facoltà di negoziazione e contrattazione, in ossequio al disposto di cui all’art. 6 della Carta Sociale Europea.

Il Segretario Generale di Ficiesse

Francesco Zavattolo


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